Adobe potrà "controllare" i progetti degli utenti: novità nei termini di servizio di Photoshop

Le nuove condizioni d'uso di Photoshop obbligano gli utenti a concedere ad Adobe l'accesso ai loro progetti in corso per moderazione di contenuti.

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a cura di Giulia Serena

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Le nuove condizioni d'uso di Photoshop obbligano gli utenti a concedere ad Adobe l'accesso ai loro progetti in corso per motivi di "moderazione dei contenuti". Ma cosa significa? 

In seguito all'insorgenza di preoccupazione da parte degli utenti, Adobe ha rilasciato un post nel proprio blog ufficiale per chiarire i nuovi termini e condizioni. In particolare, Adobe ha chiarito che richiede una licenza limitata per utilizzare i contenuti degli utenti al fine di migliorare i propri servizi, sviluppare nuove funzionalità e prevenire abusi. Questo utilizzo è strettamente regolamentato e finalizzato esclusivamente all'ottimizzazione dei prodotti Adobe, senza mai assumere la proprietà dei contenuti stessi​.

Inoltre, l'azienda ha specificato che i contenuti degli utenti non vengono utilizzati per addestrare i modelli di intelligenza artificiale senza il consenso esplicito degli utenti. Gli strumenti di AI di Adobe, come il riempimento consapevole del contenuto in Photoshop, analizzano le immagini per fornire suggerimenti contestuali, ma ciò avviene solo con il permesso degli utenti. 

La parte più importante del post è, però, l'aggiornamento sui modi in cui Adobe può accedere ai progetti degli utenti:

"Contenuto" significa qualsiasi testo, informazione, comunicazione o materiale, come file audio, file video, documenti elettronici o immagini, che carichi, importi, incorpori per l'uso o crei utilizzando i Servizi e il Software. Ci riserviamo il diritto (ma non l'obbligo) di rimuovere Contenuti o limitare l'accesso a Contenuti, Servizi e Software se uno qualsiasi dei tuoi Contenuti è ritenuto in violazione dei Termini. Non esaminiamo tutti i Contenuti caricati sui Servizi e sul Software, ma possiamo utilizzare tecnologie, fornitori o processi disponibili, compresa la revisione manuale, per controllare determinati tipi di contenuti illegali (ad esempio, materiale di abuso sessuale su minori) o altri contenuti o comportamenti abusivi (ad esempio, schemi di attività che indicano spam o phishing, o parole chiave che indicano che i contenuti per adulti sono stati pubblicati al di fuori del muro per adulti). 

Insomma, è chiaro che Adobe non verrà a "spiare" i vostri progetti personali, bensì il controllo riguarda una specifica tipologia di contenuti: quelli illegali.

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