Lo scorso 1° gennaio è venuto a mancare il professor Niklaus Wirth, inventore e co-inventore di alcuni linguaggi di programmazione che hanno contribuito a plasmare il panorama dell’ingegneria del software e della progettazione. Wirth è morto all’età di 89 anni.
A dare la triste notizia è stato Bertrand Meyer, ingegnere del software, che lo ha ricordato su X scrivendo: "Abbiamo perso un titano dei linguaggi di programmazione, della metodologia di programmazione, dell’ingegneria del software e della progettazione hardware. Niklaus Wirth è venuto a mancare il primo gennaio. Siamo a lutto per un precursore, un collega, un mentore, un amico".
Wirth nacque il 15 febbraio 1934 in Svizzera e nel corso della sua vita ha lasciato un’impronta indelebile nel campo dell’informatica, contribuendo alla creazione di Pascal, ALGOL W e Modula-2, che hanno influenzato profondamente lo sviluppo del software moderno. Tra i suoi successi più grandi troviamo lo sviluppo di Oberon, linguaggio di programmazione derivato da Modula-2 e creato alla fine degli anni ’80 insieme all’omonimo sistema operativo, caratterizzato da multitasking e modularità.
Dopo una formazione al Politecnico di Zurigo, a Quebec e a Berkeley, Wirth è stato professore associato alla Stanford University in California dal 1963 al 1967, per poi tornare al Politecnico di Zurigo in qualità di docente dal 1968 al 1999.
Il suo contributo è stato fondamentale anche per la letteratura, con l’articolo “Program Development by Stepwise Refienement” e il libro “Algorithms + Data Structure = Programs” è diventato uno dei pilastri della programmazione strutturata, influenzando intere generazioni di informatici e risultando ancora oggi, a distanza di anni, una delle fonti essenziali nel campo dell’informatica.