Prestazioni

L'Acer Predator 17 è un notebook gaming per chi è disposto a spendere pur di assicurarsi prestazioni elevate.

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a cura di Tom's Hardware

Calore e autonomia

Anche se il peso del Predator 17 potrebbe scoraggiarvi dal tenerlo appoggiato sulle gambe durante l'uso, sappiate che almeno non vi scotterà. Dopo 15 minuti di riproduzione video in streaming da Hulu abbiamo registrato una temperatura tra 26,6 e 28,3 gradi sulla parte superiore della base e di circa 27,3 gradi sul fondo, tutti valori ben al di sotto dei 35 gradi che abbiamo fissato convenzionalmente come soglia di comfort. Durante i giochi le temperature sono salite un po', ma non al punto tale da infastidire chi lo sta usando.

 

Da notare che le due ventole posteriori si attivano quasi istantaneamente quando si avviano i giochi, altrimenti restano quasi sempre ferme. Acer ha integrato la tecnologia proprietaria DustDefender che inverte il senso di rotazione delle ventole ogni 3 ore per eliminare eventuale polvere accumulata. Questo dovrebbe mantenere le ventole molto più pulite nel corso del tempo, anche se ci vorrebbe un test di un paio di mesi per valutarne bene l'efficacia.

Quando le ventole si attivano sono moderatamente rumorose, ma per fortuna gli altoparlanti sono abbastanza potenti da non far percepire alcun soffio.

 

Per questo notebook Acer dichiara un'autonomia di 5 ore, ma con il nostro test di navigazione web via Wi-Fi con la luminosità dello schermo impostata a 100 candele abbiamo registrato un tempo massimo pari a 6 ore e 54 minuti. Ottimo rispetto alle 2 ore e 21 minuti dell'Aorus X7 e alle 3 ore e 17 minuti dell'Asus G751JY.

Prestazioni generali

La dotazione comprende un processore Core i7 di ultima generazione affiancato da ben 32 GB di memoria  RAM (ulteriormente espandibile a 64 GB se voleste far girare una dozzina di giochi contemporaneamente) e la grafica integrata che può far risparmiare batteria quando dovete solo vedere un film da Netflix o scrivere una mail.

 

Il notebook così equipaggiato ha totalizzato 13.524 punti con Geekbench 3, un benchmark sintetico che misura le prestazioni complessive del sistema. L'Aorus X7 (con una CPU Core i7-4810HQ) si è fermato a 12.632 punti, mentre il G751JY (con CPU Core i7-4710HQ a 2.5 GHz) è arrivato molto vicino con 13.271 punti.

 

L'unità di archiviazione SSD da 1 TB è stata veloce ma non tanto quanto quelle dei concorrenti. È riuscita a duplicare quasi 5 GB di file multimediali misti in 10 secondi, pari a un transfer rate di 500 Mbps. L'Aorus X7 ha registrato un transfer rate di 848 Mbps, mentre il G751Jy ha raggiunto 1.018 Mbps.

Prestazioni grafiche

La GPU installata è una Nvidia GeForce GTX 980M. Rainbow Six Siege a 1080p ha girato a 161 frame per secondo con impostazioni basse e a 82 FPS con quelle massime (Ultra).

Con il benchmark integrato di Metro: Last Light il Predator 17 ha totalizzato 118 FPS con dettagli bassi, ma è crollato a 38 FPS con impostazioni massime. Per convenzione consideriamo giocabile qualsiasi valore superior a 30 FPS. Per confronto, l'Aorus X7 (con doppia Nvidia GTX 970M) ha totalizzato 63 FPS con dettagli alti mentre il G751JY (con Nvidia GeForce GTX 980M) si è fermato a 34 FPS. Il Predator 17 in sostanza si colloca in una rispettabilissima via di mezzo.

 

Per quanto riguarda la qualità di giochi non abbiamo nulla da obiettare. Con il software Nvidia Experience siamo riusciti a ottimizzare la maggior parte delle impostazioni di gioco con un solo clic e i giochi hanno funzionato senza alcun problema.

In Titanfall, Rainbow Six: Siege, StarCraft II: Legacy of the Void, Star Wars: The Old Republic and Star Trek Online la grafica di questo notebook si è dimostrata di alto livello, con un gameplay fluido ed effetti decisamente migliori di quelli che si possono avere sulle console. 

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