41 milioni di cifre, ingegnere scopre il più grande numero primo

Una quantità impressionante di cifre, scoperta resa possibile dalla potenza delle moderne GPU.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Un nuovo primato nella matematica è stato stabilito con la scoperta del più grande numero primo conosciuto, il (2^136,279,841)-1, identificato grazie a Luke Durant, ex ingegnere software di Nvidia, e al progetto Great Internet Mersenne Prime Search (GIMPS).

Questo numero, che si ottiene moltiplicando il due per sé stesso più di 136 milioni di volte per poi sottrarre uno, è stato annunciato sul sito di Mersenne.org. La designazione ufficiale del numero è M136279841, dove il numero che segue la lettera M indica l'esponente.

La scoperta di questo numero primo di Mersenne non è solo un traguardo per gli amanti dei numeri, ma illustra anche l'avanzamento delle tecnologie di calcolo. Infatti, questo è il primo numero primo di Mersenne scoperto utilizzando le potenti GPU dei data center, una significativa evoluzione dalla precedente scoperta, avvenuta sei anni fa, di M82589933. Il contributo di Mihai Preda, che nel 2017 ha sviluppato il software GpuOwl, ha permesso di testare i numeri di Mersenne per verificarne la primalità, rendendo il software accessibile a tutti gli utenti di GIMPS.

L'importanza di questi calcoli va oltre la semplice matematica, influenzando settori come la crittografia e la simulazione

Il lavoro di Luke Durant con le GPU dei data center ha portato alla conferma del risultato ottenuto da una GPU Nvidia A100 a Dublino, in Irlanda, l'11 ottobre scorso. La primalità del numero è stata successivamente confermata da una Nvidia H100 a San Antonio, Texas, tramite il test di Lucas-Lehmer. Queste verifiche sottolineano non solo il successo dell'impresa, ma anche il crescente ruolo dei GPU in ambiti di ricerca avanzati. Si prevede che, con la prossima generazione di GPU, ancora più potenti, possano essere scoperti altri numeri primi ancora più grandi in tempi più brevi.

Oltre a dimostrare l'efficacia dell'uso di GPU in data center per compiti che vanno oltre l'intelligenza artificiale, questa scoperta sottolinea come l'innovazione tecnologica possa continuare a spingere i limiti della nostra conoscenza e delle nostre capacità computazionali.

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