Cooler Master ha intentato una causa contro SilverStone, Enermax e Apaltek (fornitore OEM di SilverStone ed Enermax) per violazione di brevetti riguardanti il design dei radiatori con pompa integrata. Secondo quanto riportato da TechPowerUP, l’azienda avrebbe già citato in giudizio i tre produttori per aver copiato il design dei mini-controller ARGB.
La causa è stata presentata al Tribunale distrettuale degli Stati Uniti del Distretto Centrale della California. Cooler Master accusa le tre aziende di aver violato tre brevetti statunitensi (10.509.446, 11.061.450 e D856.941) e coinvolge diversi prodotti delle tre aziende, come i SilverStone IceMyst 240 e IceGem 360 e gli Enermax Aquafusion ADV e Liqmax III ARGB.
Sembra che i problemi principali siano legati al brevetto 10.509.446, che parla di un design di raffreddamento specifico: vi riportiamo qui sotto alcuni dettagli.
Un apparecchio di raffreddamento che include una piastra base configurata per dissipare il calore e che include un'unità di scambio termico, e un elemento di copertura accoppiato alla piastra base e che racchiude almeno parzialmente l'unità di scambio termico.
L'elemento di copertura e la piastra base definiscono una camera di scambio termico che include l'unità di scambio termico.
L'elemento di copertura definisce un primo e un secondo foro, e almeno uno dei primi e dei secondi fori è sopra l'unità di scambio termico.
L'apparecchio di raffreddamento include inoltre una piastra di guida del flusso disposta sull'elemento di copertura e un alloggiamento disposto sulla piastra di guida del flusso.
Cooler Master sarebbe alla ricerca di chiunque abbia creato dissipatori AIO con la pompa all’interno del radiatore, tuttavia è singolare come l’azienda non citi in giudizio MSI e NZXT, due produttori molto famosi che hanno usato proprio questo design in passato nella serie MSI MAG CoreLiquid e nel NZXT Kraken M22 120mm. Non sappiamo il perché di questa scelta, ma sembra improbabile che, come affermato da alcuni utenti, Cooler Master se la stia prendendo semplicemente con i produttori più piccoli, non affrontando colossi come i due brand già citati.
Difficile prevedere come andrà la causa vista la delicatezza dell’argomento, specialmente se consideriamo il fatto che basta una piccola variazione nel design perché non si tratti di violazione di brevetti. In ogni caso, non è la prima volta che assistiamo a cause di questo tipo: la stessa Cooler Master è stata accusata in due occasioni da Asetek, perdendo una causa nel 2015 e vincendone un’altra nel 2017.