a cura di Marco Pedrani
Managing Editor
L'SSD, acronimo di Solid State Drive, è l'unità d'archiviazione di tutti i computer moderni e, in quanto tale, un elemento fondamentale di ogni PC. Si tratta di un componente che negli anni ha preso il posto dei classici hard disk e che oggi ospita il sistema operativo e i dati del sistema, per questo è fondamentale sceglierne uno di qualità per il proprio sistema.
Gli SSD hanno cambiato profondamente il mercato PC, soppiantando i vecchi HDD grazie all'incredibile velocità offerta dalle memorie flash, che assicura maggiori prestazioni non solo nella copia dei file, ma anche nell'avvio del sistema e nella reattività generali, aspetti che migliorano notevolmente l'esperienza d'uso del computer.
Oggi in commercio troviamo SSD in formato SATA e M.2, ma sono questi ultimi quelli più moderni e che ormai hanno prese piede, trovandosi all'interno di praticamente qualsiasi dispositivo, dai PC alle console, passando anche per gli handheld come Steam Deck e ROG Ally. Gli SSD SATA sono ancora convenienti per dare nuova vita a vecchi PC che non offrono slot M.2, o per aumentare di molto la capacità di archiviazione del sistema spendendo pochissimo. In tutti gli altri casi, però, gli SSD M.2 con protocollo NVMe e connessione PCIe sono la scelta migliore.
In questa guida vi consigliamo i migliori SSD sul mercato, ma come scegliere quello giusto per il proprio sistema e per le proprie esigenze? Cerchiamo di capirlo.
Quanti GB deve avere un SSD?
Partiamo dalla questione spazio, forse la più importante quando si tratta di scegliere un SSD. Nel corso del tempo, queste unità di archiviazione sono diventate sempre più economiche, per la gioia degli utenti finali: all'inizio, gli SSD da 512GB o 1TB costavano cifre astronomiche, mentre adesso è possibile acquistare anche unità da 1TB o più a circa un centinaio di euro, o poco più.
Ma quanto dev'essere capiente un SSD? Molto dipende dalle vostre esigenze, ma ci sono delle regole generali che vale la pena tenere sempre a mente in fase d'acquisto. È sempre meglio evitare SSD troppo piccoli, come quelli da 128GB, che offrono pochissimo spazio: una volta installato Windows e pochi programmi basilari, vi ritroverete già con quasi metà dello spazio occupato. 256GB è quindi il minimo sindacale, mentre per un uso standard del computer, 512GB o 1TB vanno benissimo.
Se usate il vostro PC per giocare, tenete in considerazione che i giochi sono sempre più grandi e hanno bisogno di sempre più spazio, quindi vi serve un SSD capiente. Con un modello da 256GB rischiate di poter installare solo 1 o 2 giochi, quindi scegliete almeno un SSD da 512GB. Il consiglio però è quello di optare per unità da 1TB o, meglio ancora, 2TB, che vi permettono di tenere molti più giochi installati.
Discorso simile vale per i professionisti che creano contenuti: i progetti, che si tratti di video da editare o file da renderizzare, sono spesso molto grandi, quindi serve quanto più spazio possibile. In questi casi può valere la pena anche investire su SSD da 4TB, molto costosi ma che risolvono il problema dello spazio.
Qual è la memoria migliore per un SSD?
Gli SSD sono tutti basati su memoria flash NAND, che però può essere di diversi tipi. I primi SSD erano tutti basati su memoria SLC (Single-Level Cell) e MLC (Multi-Level Cell), in grado di immagazzinare rispettivamente un bit e due bit per cella. Successivamente, sono state introdotte le memorie NAND TLC (Triple-Level Cell), che possono contenere 3 bit per cella, e più di recente la memoria QLC (Quadruple-Level Cell), capace di memorizzare quattro bit per cella.
Le memorie SLC e MLC garantivano performance superiori e una resistenza alle scritture eccellente, ma il loro costo era elevato e non permettevano una notevole espansione della capacità di storage. Per questo motivo, sono gradualmente scomparse dal mercato consumer, sostituite dalle più economiche e capienti TLC e QLC.
Oggi, la memoria TLC è la più diffusa, grazie al suo costo contenuto, alla sua alta densità e alla possibilità di garantire alte velocità grazie a tecniche come il caching SLC. La memoria QLC è più lenta della TLC e meno resistente alle scritture di SLC e MLC, ma è anche meno costosa, quindi viene spesso usata negli SSD economici o in quelli più capienti; queste unità sono le migliori per chi vuole un SSD secondario il più capiente possibile, o per gli utenti che non hanno bisogno di prestazioni elevatissime e preferiscono risparmiare qualche decina di euro.
Quanto è importante la cache su un SSD?
Alcuni SSD, solitamente quelli di fascia più alta, sono dotati di una cache DRAM. Avere una cache permette di migliorare di molto le prestazioni, specialmente in caso di carichi di lavoro prolungati, scenario dove spesso le performance calano drasticamente rispetto a quelle dichiarate, o comunque a quelle raggiunti con carichi di lavoro rapidi, come ad esempio la copia di file di piccole dimensioni.
Su alcuni SSD di fascia media la cache DRAM è sostituita da una memoria SLC adibita a cache. Pur essendo molto veloce, non riesce a raggiungere le prestazioni della DRAM e risulta peggiore, d'altro canto però ha comunque un effetto positivo sulle prestazioni.
Se volete le massime prestazioni, dovete necessariamente acquistare un SSD con cache DRAM. Se invece avete una configurazione di fascia media o di fascia bassa, dove semplicemente volete un SSD per velocizzare le operazioni e non vi interessa avere le massime velocità possibili, allora potete pensare di acquistare un modello con cache SLC o senza cache, risparmiando diverse decine di euro.
Meglio un SSD SATA o M.2 NVMe?
Gli SSD SATA sono limitati alla vecchia interfaccia SATA, la stessa degli hard disk, motivo per cui sono i più lenti sul mercato. Il loro vantaggio è quello di costare molto poco, anche nelle versioni estremamente capienti, e di poter essere usati sia nei vecchi PC sia in quelli moderni, come spazio d'archiviazione secondario per lasciare libero l'SSD principale. Gli SSD SATA si possono usare anche all'interno dei NAS.
Gli SSD M.2 NVMe sono quelli più veloci e moderni, che usano il protocollo NVMe per comunicare con il sistema attraverso il bus PCIe. A questo proposito, gli SSD più veloci attualmente sul mercato sono quelli PCIe 5.0, capaci di raggiungere anche i 14GB/s, ma sono anche i più costosi. Gli SSD PCIe 4.0 arrivano fino a 7,5GB/s e costano ormai molto meno dei modelli PCIe 5.0, offrendo un ottimo rapporto prezzo / prestazioni. Infine, gli SSD PCIe 3.0 sono un po' più lenti e arrivano fino a 3,5GB/s, ma sono molto economici.
Qui è doveroso fare una precisazione: M.2 è un'interfaccia ed esistono anche SSD M.2 SATA, che hanno le stesse caratteristiche delle unità con interfaccia SATA standard, compresa una velocità massima di 500MB/s. Queste unità sono ormai quasi del tutto fuori produzione, ma è ancora possibile trovarle sul mercato.
Qual è il miglior SSD per giocare?
L'avvento delle nuove console ha reso l'SSD obbligatorio in molti giochi, ma qual è il miglior SSD per giocare, se ne esiste uno? Si potrebbe pensare che più è veloce l'SSD, maggiori saranno le prestazioni in gioco, ma in realtà non è proprio così.
Un SSD più veloce è in grado di leggere e scrivere dati più velocemente, velocizzando ad esempio processi come installazione e caricamento dei giochi, soprattutto se dotato di cache DRAM. Tuttavia, i molti benchmark effettuati hanno dimostrato che, tra i vari SSD M.2, non c'è poi molta differenza, nemmeno tra uno standard PCIe e l'altro. Gli SSD PCIe 4.0 caricano i giochi più velocemente dei PCIe 3.0, ma spesso si parla di differenze inferiori ai 2 secondi, quindi trascurabili per la maggior parte dei giocatori.
Se volete il miglior SSD in assoluto per giocare e per voi ogni secondo conta, allora è una buona idea optare per un nuovo SSD PCIe 5.0, o per il miglior SSD PCIe 4.0 se la vostra scheda madre non supporta il nuovo standard. In alternativa, un SSD PCIe 3.0 di qualità farà al caso vostro; l'importante è non scegliere un SSD SATA, molto più veloce di un vecchio hard disk, ma decisamente più lento di un'unità M.2 NVMe.
Prodotti
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Samsung 990 Pro 2TB
Il top a livello di prestazioni
Un SSD perfetto per chi vuole prestazioni elevate senza passare al PCIe 5.0, grazie ai suoi 7.450 MB/s in lettura e 6.900 MB/s in scrittura.
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