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Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi: la recensione

Arriva il penultimo volume di Zero, edito da saldaPress: Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi, di cui trovate qui la nostra recensione.

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a cura di Rossana Barbagallo

In sintesi

saldaPress stampa in Italia in edizioni di tutto rispetto una delle serie a fumetti più esplosive degli ultimi anni: Zero, che giunge alla pubblicazione del suo penultimo volume intitolato Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi. Tra pura azione e immersioni in apnea nei recessi oscuri dell'animo umano, la serie di Aleš Kot ci racconta il ritorno di Edward Zero sul campo.

Vicini più che mai all'epilogo di una delle action spy story più innovative degli ultimi tempi, i misteri che si erano spalancati come delle voragini sotto ai nostri occhi sembrano diventare ancora più oscuri e profondi, innalzando ulteriomente le aspettative sull'imminenente finale. Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi è la serie a fumetti ideata da Aleš Kot e pubblicata in Italia da saldaPress, che riporta sul campo l'agente segreto Edward Zero, dopo una rocambolesca fuga dall'Agenzia fino alle fredde terre islandesi. Un ritorno all'azione che se da un lato ci racconta con una scarica adrenalinica il letale mestiere di Zero, dall'altro ingrossa le fila di tutti quei punti interrogativi tracciati lungo il corso della serie nei numeri precedenti.

Qual è la verità? Di chi ci si può realmente fidare quando tutti sembrano puntarti una pistola alla nuca? Non sarà in fondo insita nei geni dell'uomo la tendenza alla distruzione del genere umano? Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi è una action spy story che scava nelle complessità e nelle contraddizioni della natura umana, e con il terzo volume pubblicato non ha abbassato il livello mantenuto finora con i precedenti numeri, seppur ponendoci di fronte nuovi dubbi a un passo dall'inesorabile epilogo. Qui la nostra recensione.

Bentornato al lavoro, Edward

Giunti al terzo volume di Zero, è chiaro che la fine di questa avventura così esplosiva sta per volgere al termine. Tuttavia, è doveroso informare quanti leggeranno ciò che segue che, se non hanno ancora ultimato la lettura dei precedenti volumi, sarà necessario prestare attenzione in quanto da qui in avanti potrebbero trovare dei grossi spoiler.

Zero Vol. 2 – Il Cuore del Problema si era concluso infatti con l'abbandono dell'Agenzia da parte di Edward Zero, dopo aver ucciso il suo mentore Roman Zizek e aver sventato l'agguato omicida nei confronti della direttrice Sara Cooke. La perdita di un occhio deve aver causato anche la perdita di parte della sua lucidità, tuttavia sembra aver condotto in Zero anche una sorta di nuova consapevolezza, spingendolo a fuggire in Islanda dopo una vita trascorsa al servizio dell'Agenzia. Qui il letale agente segreto sembra essersi costruito una nuova vita, anonima, fatta di tutti quegli aspetti quotidiani presenti nell'esistenza della maggior parte degli individui.

Lo troviamo infatti all'inizio di Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi insieme a Siobhan Penn, la donna che è diventata la sua nuova compagna di vita: insieme fanno la spesa, chiacchierano, fanno l'amore, vivono in una casa tutta loro. La tranquillità di una vita comune è però minacciata dal passato che si trova esattamente dietro l'angolo nonostante gli innumerevoli chilometri coperti da Zero: un'agente dell'Agenzia tende infatti un'imboscata all'uomo facendo irruzione in casa sua. Dopo una brusca colluttazione, scopriamo il motivo di questa visita indesiderata: Zero deve tornare, la sua presenza è necessaria e richiesta da Sara Cooke, per rieducare i bambini dell'Agenzia e renderli capaci di rifiutare l'indottrinamento ricevuto finora durante l'addestramento.

Anche stavolta, però, la nuova missione di Edward Zero non sarà semplice: fatta di nuovi scontri, sangue, combattimenti esplosivi, verso la rivelazione finale e incontri inaspettati dal passato che stravolgeranno completamente la vita dell'agente segreto e del mondo intero.

Nessuna redenzione

Quando abbiamo letto Zero per la prima volta, è stato chiaro fin da subito che non si trattava di un mero fumetto action o di una spy story alla vecchia maniera: la serie di Aleš Kot è una sbirciata sulla natura umana attraverso il buco della serratura, mentre dall'altra parte della porta i violenti scontri dei protagonisti non lasciano scoperta solo la carne, ma anche le profondità più oscure del loro animo. Aleš Kot probabilmente non intende fare la morale a nessuno, ma solo descrivere attraverso una storia d'impatto la complessa violenza dell'esistenza umana. E ci riesce ancora benissimo, giunti al terzo volume della serie a fumetti.

Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi ci mostra un Edward Zero che, venuto a patti con la disumanità cui è stato sottoposto per tanti anni fin da bambino a causa dell'Agenzia, prende in mano le redini della propria vita e tenta di ricostruirla. A piccoli passi, partendo da quegli aspetti che per chiunque di noi potrebbero essere normali e addirittura così scontati da essere quotidianamente ignorati, ma in realtà preziosi poiché pezzettini ordinati (e ordinari) di quel caos che è la vita. Non ha più intenzione di servirsi della sua efficienza nell'uccidere per difendersi dagli aggressori, nemmeno se questi irrompono nella sua casa e nella sua nuova quotidianità. Tuttavia, come Aleš Kot ci mostra, l'uomo è composto da una moltitudine di sfaccettature, compresa quella che lo conduce a non tirarsi indietro di fronte alle responsabilità, al dovere che chiama, nonostante esso rappresenti una promessa di morte per sè e per gli altri.

Zero torna a combattere. D'altra parte "abbiamo la guerra nel sangue" e soprattutto per l'agente segreto protagonista la violenza e la morte sono state da sempre il motore che ha spinto gli ingranaggi della sua vita. È la cosa giusta da fare, pur avendo scoperto cosa l'Agenzia nasconde? Zero conosce i rischi, è consapevole del male che si annida nell'organizzazione che per tanti anni è stata la sua unica casa, ma la richiesta a tornare che gli viene inviata dalla Cooke non è solo una promessa di morte: è anche una promessa di redenzione. La possibilità di sradicare quello stesso male alla fonte, stare per una volta dalla parte del bene sfruttando le proprie conoscenze da agente segreto per operare un cambiamento.

Anche in Sara Cooke, forse inaspettatamente, troviamo lo stesso desiderio di redimersi, di inceppare quella macchina mortale così efficiente che è l'Agenzia minandone le basi, attraverso un nuovo addestramento dei bambini che per tanti anni hanno rappresentato la forza lavoro dell'organizzazione con indottrinamenti disumani. La regina di ghiaccio sembra essersi sciolta di fronte alla possibilità della morte e alla grazia ricevuta per mano di Zero, quasi in un atto d'amore per un altro essere umano, che probabilmente ha stupito la stessa Cooke, incapace fino a quel momento di comprendere una cosa tanto elementare quanto il sacrificio per gli altri. Nel labirinto fatto di morte e segreti, però, sembra non esservi via di fuga.

Aleš Kot costruisce un percorso che sembra condurre a una conclusione semplice e inevitabile: non c'è alcuna felicità ad attendere gli agenti della morte. Gli sforzi tesi alla redenzione arriveranno sempre troppo tardi, saranno sempre troppo pochi. Come Sara Cooke diventa il villain che ritrova sè stesso e la sua umanità, Zero rappresenta l'antieroe per eccellenza, con una marcata propensione verso l'eterna sofferenza tipica dei protagonisti del passato: Frank Castle, Guts, John Constantine, solo per citarne alcuni, pregni di una quantità eccezionale di difetti umani e destinati a ricercare il bene, talvolta senza mai trovarlo. Da macchina letale a uomo capace di amare, in Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi vediamo probabilmente il culmine dell'evoluzione di Edward Zero, con l'attitudine tuttavia alla distruzione e all'autodistruzione che tanto ci piace negli antieroi, così profondamente sbagliati eppure per questo così profondamente umani.

Il team creativo dietro Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi

Perché Zero è tanto bello quanto innovativo? La sceneggiatura di Aleš Kot scorre finora fluida come l'olio, ma è sorretta sicuramente da un lavoro creativo senza precedenti: ogni volume del fumetto è infatti illustrato sempre da quattro artisti diversi, che di volta in volta curano i capitoli che lo compongono. Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi presenta perciò, come i suoi predecessori, quattro capitoli disegnati da altrettanti autori.

Il capitolo 11 che apre il volume, Colpo Mortale, è illustrato da Ricardo Lopez Ortiz, autore nato a Porto Rico stabilitosi a Brooklyn che ha firmato alcuni numeri presenti tra testate quali American Vampire 1976, The Pull, Black Panther Vs. Deadpool, Weapon X, Civil War 2: Kingpin, KILLBOY e Hit Girl: Colombia. A lui, Aleš Kot affida la quiete che viene squarciata dalla tempesta di un violento scontro nella casa islandese di Zero, grazie ad un tratto spigoloso ma fortemente cinetico che esalta i corpi in movimento e mette in risalto l'azione rendendola rapida e talvolta sfuggente. Uno stile sicuramente giovane e moderno, quello di Ricardo Lopez Ortiz, in grado di raccontare il lato più "tenero" di Edward Zero senza cadere nel patetico, ma con decisione e plasticità.

Al lavoro sul capitolo 12, Riunione di Famiglia, troviamo invece Adam Gorham. Autore insieme a Fred Kennedy della trilogia Teuton, le sue illustrazioni appaiono sulle testate Marvel quali Venom, Rocket Racoon, Black Panther, New Mutants, Savage Avengers, oltre che su titoli IDW Publishing, Boom! Studios e Image Comics. Con Gorham ci spostiamo nel mondo grottesco invaso dall'arma biologica sviluppata dall'Agenzia: un mondo in frantumi reso maggiormente sconnesso dalla costruzione delle tavole ad opera dell'autore in maniera, per usare un ossimoro, accuratamente scomposta. Il suo tratto è netto e deciso, i suoi scenari sono molto dettagliati e raccontano il caos di quest'invasione "aliena", senza lesinare in particolari mostruosamente agghiaccianti.

L'italiano Alberto Ponticelli firma il capitolo 13 di Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi, dal titolo Addio. Vincitore di un Eisner Award insieme a Joshua Dysart per Unknown Soldier, l'illustratore milanese ha firmato Marvel Knights, Sam & Twitch, Frankenstein Agent of S.H.A.D.E., Batman the Dark Knight, oltre a Second Sight e Godzilla per saldaPress. Il capitolo di Zero curato Ponticelli fa sue le zone d'ombra di cui arricchisce le tavole l'autore per calarci in un pezzo della storia di Edward in cui predomina l'oscurità. L'agente segreto sembra essere alle ultime battute sulla strada verso la rivelazione finale e lo dimostra attraverso il brutale scontro con dei bestioni armati che sembra essere uno tra i più violenti ed esaltanti tra quelli descritti finora: al buio dei corridoi dell'Agenzia si contrappone la lotta di Zero contro i suoi nemici illuminata dalla sola luce di un ascensore, sanguinosa e densa d'azione. Impossibile non notare (e apprezzare) il tratto squisitamente italiano di questo capitolo.

Nessuna Terra Tranne la Terra, Nessun Mare Tranne il Mare è l'ultimo capitolo del volume, illustrato stavolta da Marek Oleksicki, autore polacco che ha debuttato con il graphic novel di Warren Ellis intitolato Frankenstein's Womb. Ha lavorato inoltre a 28 Days Later, Planet of the Apes e The Darkness. A Oleksicki si devono forse le tavole più realistiche del fumetto, fatte di volti e corpi che sembrano quasi disegnati guardando dal vero degli individui viventi, talmente sono pieni di espressività. La pecca maggiore qui è forse il tratto fin troppo duro e spesso, che sacrifica i dettagli e appesantisce le tavole, tuttavia è innegabile che l'azione messa in scena sia dotata quasi di vita propria.

Anche Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi, infine, porta la firma di Jordie Bellaire per ciò che riguarda i colori, trait d'union tra tutti i capitoli e i volumi, garantendo l'omogeneità tra essi nonostante l'utilizzo di stili artistici tanto diversi tra loro.

Voto Recensione di Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi



Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Tra ricerca di normalità e redenzione, la storia di Edward Zero è semplicemente coinvolgente;

  • - Con questo volume assistiamo al culmine dell'evoluzione umana di Zero;

  • - Un antieroe come ai vecchi tempi;

  • - Illustrazioni tanto diverse quanto spettacolari, soprattutto nei combattimenti

Contro

  • - Giunti al penultimo volume ancora alcune domande non hanno avuto risposta: quale sarà il destino di Zero nell'ultimo numero della serie?

Commento

Benché nuovi dubbi e nuove domande affiorino dalla lettura di questo penultimo volume, con la speranza che verso l'epilogo possano trovare risposta, il mistero che avvolge la feroce esistenza di Edward Zero rende la serie a fumetti di Aleš Kot semplicemente sbalorditiva. Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi mescola ancora una volta la pura azione dei combattimenti di cui Zero è protagonista alle riflessioni latenti sugli aspetti più oscuri dell'animo umano. Pochi dialoghi, molti combattimenti, ancora tante domande cui dare risposta, ma un antieroe così non lo si vedeva davvero da tanto tempo. Ben fatto!

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Zero Vol. 3 – La Tenerezza dei Lupi

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