X of Swords, recensione: la prima guerra della nuova nazione mutante
X of Swords: gli X-Men di Hickman affrontano il loro primo conflitto
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a cura di Manuel Enrico
Difficile immaginare dove la rivoluzione avviata da Jonathan Hickman al mondo mutante avrebbe condotto i Figli dell’Atomo. Per quanto nota la fama di creatore di mondi di Hickman, apprezzata recentemente anche in Decorum, dare un nuovo corso all’universo mutante non era un compito semplice, considerato quante volte gli X-Men sono stati guidati verso nuove direzioni che evolvessero la loro tradizione di pariah, creando una continuitty complessa con cui districarsi. Hickman non solo ha creato un ideale punto di ingresso nell’universo mutante con il suo maxi evento, ma ha dato vita a una vera e propria nuova vita per Xavier e i suoi pupilli. Il primo anno di vita editoriale delle X-Testate scaturite dopo House of X/Powers of X è stato un consolidamento, specialmente sociale, del nuovo ordine mondiale dell’Era Krakoana, studiato per arrivare a un primo maxi-evento in linea con il nuovo corso: X of Swords.
Come da tradizione dei grandi eventi marveliani, specialmente in casa mutante, un momento così epocale richiede una complessa pianificazione, raramente focalizzata su un’unica testata ma andando a coinvolgere diverse pubblicazioni. Nel caso di X of Swords, per il mercato italiano questo si è tradotto in un complesso reperimento dei diversi numeri coinvolti, dato che X-testate sono state frammentate su diversi circuiti distributivi. Elemento che ha reso difficile per chi si avvale della tradizionale edicola completare la lettura di X of Swords, che ha spostato spesso la storia su pubblicazione per il settore delle fumetterie (come Excalibur) o raccogliendo in brossurato interi cicli, come nel caso di Hellion.
X of Swords: gli X-Men di Hickman affrontano il loro primo conflitto
Frammentazione inevitabile, considerato il modo con cui Hickman ha dato vita a una vera epica mutante, richiedendo quindi agli sceneggiatori delle altre serie (come Duggan, Williams o Percy) di conformarsi a una trama orizzontale che legasse ogni testata a questo evento. Se nelle serie regolari il primo anno della nuova Era Krakoana era stato improntato soprattutto a una gestione del nuovo ordine mutante e alla valorizzazione di un aspetto socio-culturale che passava dalla definizione della nuova cultura mutante ai suoi rapporti con il resto del mondo, X of Swords può essere considerata come la prima dimostrazione di potere militare da parte dei krakoani.
Mentre i mutanti stanno consolidando il loro potere, la loro isola nazione, Krakoa, comincia a mostrare segnali che divengono un allarme per i Figli dell’Atomo. Queste avvisaglie trovano concretezza quando viene svelato come millenni prima Krakoa era collegata ad Arakko, parte di un unico essere che fu teatro di una letale battaglia tra mutanti e demoni, conclusasi con l’esilio di Arakko in un’altra dimensione. Con il passare dei secoli questa storia sembra esser stata dimenticata, sino a quando una nuova generazione di arakki decide di voler riconquistare la patria a lungo perduta. Una minaccia che coinvolge anche il multiverso, al punto che la Signora del Multiverso Saturnine, comparsa anche in SpiderVerse/Spider-Geddon, decide di risolvere la questione in modo inusuale: un torneo di campioni.
Dieci campioni per ogni fazione che dovranno affrontarsi per decidere le sorti di questo conflitto, al termine del quale solamente uno dei due schieramenti potrà regnare. Con una mossa che strizza l’occhio alla tradizione manga dei battle shonen, Hickman trova una sintesi tra il concept del torneo e la valorizzazione del contesto personale di ogni personaggio coinvolto. Non pago di aver creato un nuovo mondo per i mutanti, Hickman decide di creare un passato remoto che sia un’origine vera e propria della nuova vita degli X-Men, mostrando con l’aiuto degli altri narratori coinvolti una sorta di lato oscura del sogno mutante. Laddove l’influenza di Xavier ha modellato gli X-Men per essere una forza capace di compassione e di preservare la propria umanità, i secoli di costante guerra vissuti dagli arakki ha creato una società violenta e fondata su un’etica che premia la forza bruta come strumento di potere.
X of Swords non è solamente una battaglia fisica, fatti di due duelli e di insolite sfide, ma è soprattutto un punto nodale per la creazione di una società mutante sinora mai immaginata. L’essere parte di un’unica specie non crea una sinergia tra gli abitanti di Arakko e i mutanti, ma anzi diventa un solco tra due antitesi morali, che alimenta questo scontro in nome di una necessità di attestare una presunta superiorità. Hickman e la squadra autoriale di questo maxi-evento lavorano con attenzione su questo aspetto, consentendosi di affrontarlo con diversi slanci emotivi approfittando della presenza di numerose testate su cui suddividere questo scontro fratricida. Pur non riuscendo ad evitare situazioni stridenti se non totalmente avulse dalla continuity mutante odierna, X of Swords si rivela un maxi-evento appassionante e godibile, che non si limita a chiudere il primo ciclo dell’Era Krakoana, ma la proietta verso una direzione ancora più avvincente.
Un punto essenziale della nuova continuity mutante
Le conseguenze di questa lotta tra due mondi differenti eppure uniti da una radice comune fa sì che l’intero arco narrativo dei mutanti venga arricchito da un’ulteriore tratto di contrasto interno. La forzata unione di queste due culture, infatti, ha un forte impatto sul futuro degli X-Men, che divengono improvvisamente consci di come il loro ruolo non si limite più solamente alla Terra, ma ha diramazioni più complesse. Sotto questo aspetto, X of Swords mostra di esser un capitolo essenziale del nuovo corso avviato da Hickman, dando vita a un’evoluzione del ruolo dei mutanti che prosegue sino al primo Gala Infernale, momento in cui l’interno mondo scopre la presenza degli arakki, grazie a un evento come la conquista di Marte e una serie di situazioni che stanno avendo una diretta influenza anche su un evento collettivo del Marvel Universe come Judgment Day.
Considerando la citata suddivisione su più testate di X of Swords, il volume di Panini Marvel Italia rappresenta un ottimo modo per avere in un’unica soluzione l’intero evento. Come per i precedenti volumi dedicati dall’editore modenese alla raccolta della prima annata del nuovo corso mutante, anche la corposa raccolta di X of Swords preserva l’identità grafica delle altre raccolte, grazie a una copertina che identifica chiaramente nella nostra libreria X of Swords come un parte di un preciso arco narrativo. Pecca del volume è l’assenza di un comparto redazionale che fornisca uno sguardo dietro le quinte a questo essenziale evento del nuovo corso del mito degli X-Men.
Voto Recensione di X of Swords
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Evento centrale nel nuovo corso mutante
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- Ritmo narrativo intenso
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- Hickman completa la sua costruzione del nuovo corso degli X-Men
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- La prima guerra dell'Era Krakoana
Contro
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- Mancanza di redazionali
Commento
Considerando la citata suddivisione su più testate di X of Swords, il volume di Panini Marvel Italia rappresenta un ottimo modo per avere in un’unica soluzione l’intero evento. Come per i precedenti volumi dedicati dall’editore modenese alla raccolta della prima annata del nuovo corso mutante, anche la corposa raccolta di X of Swords preserva l’identità grafica delle altre raccolte, grazie a una copertina che identifica chiaramente nella nostra libreria X of Swords come un parte di un preciso arco narrativo. Pecca del volume è l’assenza di un comparto redazionale che fornisca uno sguardo dietro le quinte a questo essenziale evento del nuovo corso del mito degli X-Men.