Il contributo di Stan Lee ai fumetti Marvel e al Fantastico in generale è innegabile, così come il fatto che non ha trattato tutti i suoi lavori allo stesso modo. Con gli X-Men è stato particolarmente crudele, abbandonandoli al loro destino dopo pochi albi.
Avvenne così che le uscite degli eroi mutanti furono relegate a poche ristampe. Negli anni '70, però, la casa newyorkese viveva una profonda crisi di vendite, finché qualcuno non notò una cosa: le vecchie avventure degli X-Men vendevano quasi più di quelle nuove di altri supereroi. Era giunto il momento del rilancio.
Nel 1974 la testata fu quindi affidata a Len Wein e Dave Cockrum, con l'ambizione di rivoluzionare tutto. È qui che vengono introdotti tutti i mutanti che troveremo nei film: Wolverine, Tempesta, Nightcrawler, Colosso, Banshee, Sole Ardente e Thunderbird, oltre alla prima squadra già citata, cui nel frattempo si erano aggiunti Havok, Polaris e Mimo.
Wein intuisce la chiave del successo degli X-Men: la diversità e il disagio che essa provoca. Nei mutanti come nei giovani, che si rivedono in questi poveri diavoli, discriminati e vessati dagli uomini normali; una normalità che rappresenta il potere tradizionale, che si oppone al nuovo, ma anche quello dei padri che vogliono ostacolare i giovani in ogni modo per non esserne soverchiati.
L'autore amplifica quindi queste caratteristiche all'ennesima potenza nelle storie. I nuovi supereroi da lui introdotti sono infatti un canadese solitario e aggressivo i cui poteri non sono, all'epoca, ancora ben definiti (Wolverine); una keniota che ha vissuto di piccoli furti finché non si è resa conto dei suoi poteri, e ora è adorata come una dèa dalle tribù del deserto, che periodicamente la supplicano perché dia loro un po' di pioggia (Tempesta); un tedesco dall'aspetto di un diavolo, in grado di teletrasportarsi attraverso una nuvola di zolfo in qualunque luogo lui veda, costretto per anni a lavorare in un circo itinerante (Nightcrawler); un povero e umile contadino russo che riesce a trasformare il suo corpo in acciaio (Colosso); un irlandese in grado di emettere devastanti onde soniche grazie alle quali è capace di volare e colpire i nemici (Banshee); un giapponese, anch'egli in grado di volare e dar fuoco agli oggetti (Sole Ardente); un nativo americano schivo e tenebroso, ma anche forte, agile e veloce (Thunderbird).
Wein debutta con la sua storia sul primo "Giant Size X-Men" per poi cedere subito il posto a Chris Claremont, all'epoca venticinquenne. Questi diventerà il vero e proprio padre spirituale della testata, curandola dal 1975 al 1990, anni in cui i mutanti si piazzano stabilmente al primo posto tra i fumetti più venduti della Marvel, ricevendo, finalmente, una loro identità ben precisa all'interno dell'universo della "Casa delle idee".
A Chris "X" Claremont verrà poi affiancato John Byrne, che lavorerà con lui fino al 1981. Negli anni di Claremont & Byrne vengono pubblicate due delle avventure più belle e celebri degli X-Men, come la stupenda Saga di Fenice Nera. Uscita tra il gennaio e l'ottobre del 1980, sconvolge violentemente il mondo dei mutanti, obbligandoli a convivere con impetuosi cambiamenti, a causa dei quali i lettori saranno costretti a salutare diversi membri fissi della squadra. Esistono poche storie dei comics davvero importanti, che si distinguono dalle altre sia per contenuti che per forma, riuscendo a far sembrare improvvisamente "vecchio" tutto quello che è successo prima: Fenice Nera è una di queste.
L'altro di Claremont è Giorni di un futuro passato, uscita nelle edicole nel gennaio 1981. Anticipando la tematica di Terminator (che debutta nei cinema nel 1984), i due autori rappresentano un 2013 oscuro e distopico, dove gli USA sono governati tramite le Sentinelle, giganteschi robot senzienti creati dall'uomo per estinguere i portatori del gene X. I mutanti vivono in campi di concentramento, dai quali possono saltuariamente uscire solo per brevi periodi, e portano speciali collari che inibiscono i loro poteri.
Ogni volta che entrano ed escono dal campo, sono costretti a passare davanti a un cimitero, dove sono sepolti tutti i loro vecchi amici che si unirono a loro nella rivolta fallita contro le Sentinelle: non solo mutanti come Xavier, Nightcrawler e Ciclope, ma anche superuomini che si erano opposti al regime, come i Fantastici Quattro, Spider-Man e Iron Man.
La speranza per cambiare il presente è affidata ad una rischiosissima missione: Kitty Pryde deve tornare indietro nel tempo fino al 1980 e avvisare gli X-Men dell'epoca (Tempesta, Colosso, Nightcrawler, Wolverine e Angelo) che la "Confraternita dei Mutanti Malvagi" (capeggiata da Mystica) compirà a breve un attentato contro il candidato alla presidenza Robert Kelly, da sempre avverso ai portatori del gene X. Questo evento, concretizzatosi nel 2013 di Kitty Pryde, porterà il mondo a temere i mutanti sempre più, dando il via alla sequenza di eventi che porterà le Sentinelle al potere.