Wonder Book, la nostra prova in anteprima

La nostra prova in anteprima di Wonder Book, il gioco da tavolo cooperativo pop-up di dV Giochi in cui la cartotecnica la fa da padrona.

Avatar di Davide Vincenzi

a cura di Davide Vincenzi

Domenica scorsa, abbiamo avuto il privilegio e l’opportunità, assieme ad alcuni colleghi del settore, di provare in anteprima Wonder Book, il primo gioco da tavolo pop-up interattivo, realizzato e pubblicato dalla casa editrice italiana dV Giochi.

Accolti calorosamente dagli amici di dV Giochi nell’area Comics&Games della libreria Feltrinelli di piazza Piemonte a Milano, a noi riservata, dopo i convenevoli di rito e qualche informazione relativa al prodotto ci siamo seduti attorno a un tavolo assieme ad altri tre colleghi, per provare con mano i primi due capitoli di Wonder Book.

Andiamo dunque a svelare le nostre impressioni a caldo su Wonder Book, dopo aver speso qualche parola per raccontare cos’è questo innovativo e peculiare gioco da tavolo.

Wonder Book, il prodotto

Wonder Book è un gioco da tavolo cooperativo per 1-4 giocatori dai dieci anni in su, basato sulla narrazione e diviso in sei scenari e caratterizzato da un tabellone di gioco tridimensionale, un vero capolavoro dell’arte cartotecnica e del pop-up. Wonder Book è stato progettato da due giovani game designer italiani, Martino Chiacchiera e Michele Piccolini, ed è stato illustrato da uno degli artisti più apprezzati nel settore dei giochi da tavolo, Miguel Coimbra.

In Wonder Book, capitolo dopo capitolo, il tabellone si svelerà agli occhi dei giocatori con sorprendenti meccanismi e la storia narrata sarà caratterizzata da interessanti risvolti di trama, legati alle scelte compiute dai giocatori. Ognuno dei sei capitoli che compongono la storia di Wonder Book è dotato di un mazzo di carte preordinate che porteranno avanti la narrazione, oltre a includere le regole di gioco e le sfide che i personaggi dei giocatori dovranno affrontare. I giocatori dovranno dunque seguire le istruzioni fornite dal mazzo di carte del capitolo in corso e perseguire lo scopo indicato nella carta Obiettivo. Un capitolo dopo l’altro, mentre la storia si dipanerà davanti ai loro occhi, i giocatori esploreranno nuove parti del pop-up tridimensionale e scopriranno nuovi dettagli dell’ambientazione.

Wonder Book, il flusso di gioco

Una partita a Wonder Book si svolge in turni in cui i giocatori dovranno collaborare per portare a termine una serie di obiettivi, assegnati loro dalle carte del capitolo in corso. Per prima cosa, però, i giocatori dovranno scegliere chi tra i quattro giovani eroi, rappresentati da delle simpatiche miniature in plastica, vorranno impersonare durante la partita, ognuno con le sue caratteristiche peculiari e le proprie abilità speciali.

Il turno di gioco inizia con la fase degli eroi, durante la quale ogni eroe potrà compiere tre azioni, tra cui muoversi, combattere e utilizzare le proprie abilità speciali o quelle fornite da alcune carte di cui potrà entrare in possesso. Per utilizzare le abilità speciali, dovrà però essere in possesso di alcune Scintille di Magia che potranno essere raccolte dal tabellone, utilizzando una delle tre azioni a disposizione. Ogni eroe potrà usare le proprie azioni anche per interagire con le carte e con i pop-up sparsi sul tabellone.

Una volta che tutti gli eroi hanno compiuto le loro tre azioni, la fase degli eroi avrà termine e inizierà la fase dei nemici, anch’essi rappresentati da delle miniature in plastica. Si dovrà dunque pescare una carta dal mazzo Wyrm (così sono chiamate le malvage creature al servizio del male), che determinerà gli spostamenti, gli attacchi e il numero di nuovi nemici che saranno generati dal vortice oscuro presente sul tabellone di gioco.

La partita prosegue in questo modo, con un susseguirsi di turni scanditi dalle due fasi sopra esposte. L’alternanza di fase degli eroi e fase dei nemici, però, talvolta può venire stravolta dal risultato di alcune azioni, di solito interazioni con le carte o gli oggetti presenti sul tabellone. Queste azioni vanno quindi a interrompere il normale flusso di gioco e fanno sì che il mazzo di carte che guida la storia fornisca nuove istruzioni o nuovi obiettivi. Le carte con cui si interagirà e le scelte fatte dai giocatori durante i bivi presenti nella storia forniranno delle parole chiave che andranno annotate e che, a seconda di quelle possedute dal gruppo, faranno dirigere la storia in una direzione piuttosto che in un’altra. Nel corso della partita, infine, ogni eroe potrà acquisire nuove abilità e potenziare i propri talenti.

Wonder Book, la nostra prova

Mettiamo subito una cosa in chiaro: Wonder Book ci ha fatto fin da subito un’ottima impressione. Ancora prima di sederci al tavolo da gioco, vedere in bella mostra il libro/tabellone di gioco aperto, con il pop-up dell’albero in tutta la sua magnificenza ci ha davvero entusiasmato.

Ed è proprio sul “fattore wow” che Wonder Book gioca le sue carte migliori. Non fraintendiamo, non è che il resto del gioco sia meno interessante, tutt’altro, ma l’aspetto estetico e l’interazione con i vari elementi pop-up e di cartotecnica sono davvero il valore aggiunto di questo gioco da tavolo. Giocare il primo capitolo della storia sulla quarta di copertina del libro, per poi aprire il volume e vedere l’albero ergersi all’improvviso in tutto il suo splendore è un qualcosa che riesce a emozionare un adulto, non osiamo immaginare quanto possa risultare magico agli occhi di un bambino.

Ma l’apertura dell’albero è solo il primo degli effetti speciali che Wonder Book riserva ai giocatori. Purtroppo, non possiamo addentrarci troppo nei dettagli per evitare di fare spoiler e rovinare la sorpresa di chi vorrà giocarci, ma possiamo comunque affermare che l’interazione con l’intero tabellone di gioco e con altri elementi, sempre realizzati in cartotecnica, sarà decisamente elevato e sempre piacevole e foriero di forti emozioni. Ci spingiamo solamente a fare un paio di esempi giusto per far capire meglio quali piccole perle ci si troverà davanti.

A un certo punto, si avrà a che fare con un drago dorato in cartoncino che dovrà essere posizionato sul tabellone di gioco e fatto muovere verso un obiettivo (che non stiamo a specificare) a suon di “schicchere” sulla coda. Nel suo movimento potrà abbattere i nemici, ma finire anche rovinosamente sugli eroi. Un altro elemento, invece, spunterà fuori dal tabellone tirando una linguetta in cartoncino, cosa che farà catapultare in aria l’eroe che sostava in quella zona e che potrebbe o meno risentire della caduta.

E proprio a causa dell’interazione con questi elementi un po’ delicati, sebbene costruiti con materiali di ottima qualità e grammatura, che Wonder Book non è adatto a giocatori troppo giovani che rischierebbero di romperli con estrema facilità. Il gioco si rivolge quindi a un pubblico dai dieci anni in su, sebbene alcune meccaniche di gioco possano essere ostiche per i più giovani, ma decisamente immediate e di facile apprendimento per gli adulti. La difficoltà non ci è sembrata particolarmente sfidante, anche se abbiamo notato un aumento scalare della stessa con il procedere del gioco.

Dal punto di vista della narrazione e delle scelte che sarà possibile compiere, i primi due capitoli della storia ci hanno presentato quella che di fatto è una sorta di fiaba fantasy piuttosto classica in cui gli eroi sono chiamati a supportare le forze del bene contro quelle del male che vogliono corrompere tutto il regno di Oniria, il mondo fantastico in cui il gioco si svolge. Le scelte che abbiamo dovuto compiere sono state piuttosto semplici e in più di un’occasione ci è sembrato piuttosto ovvio quale fosse la scelta migliore da compiere, ma quelle stesse scelte, poste davanti a un bambino, potrebbero ben rappresentare un momento di seria riflessione.

Tirando le somme, per quanto visto attraverso i primi due capitoli, Wonder Book ci è sembrato essere un gioco da tavolo con tutte le carte in regola per essere apprezzato e amato da una vasta fetta di pubblico. Gli adulti, a nostro avviso, saranno spinti a proseguire nel gioco soprattutto grazie alla spinta emozionale che dà lo scoprire ogni pop-up presente e interagire con ogni elemento del libro/tabellone, ma potrebbero trovare la storia e le scelte a disposizioni un po’ troppo fanciullesche.

Di contro, i più giovani, fatto salvo che le emozioni suscitate dai pop-up sarebbero ugualmente se non addirittura maggiormente apprezzate, potrebbero trovare un po’ ostiche alcune meccaniche (la gestione dei nemici e delle proprie abilità) ma al contempo adorare la storia e i dilemmi proposti. Una cosa è sicura, comunque, Wonder Book è davvero un capolavoro di artigianato e di ingegneria.

Ci riserviamo comunque di effettuare un’analisi più approfondita in sede di recensione, quando potremo valutare fino in fondo anche i capitoli seguenti e capire quanto e come il gioco crescerà. Nel frattempo, non vediamo l’ora di poter mettere le mani sul gioco, che dovrebbe uscire nei negozi verso la fine di novembre e avere un costo consigliato di € 69,90.

Leggi altri articoli