Il nostro primo passo nella Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe si sta avviando verso una scoppiettante conclusione. Con Negli episodi precedenti, WandaVision si avvicina ulteriormente alla sua conclusione, dopo averci riportati nell’MCU in un momenti più complessi del contesto cinematografico Marvel: il mondo dopo il Blip. La serie di Disney+, infatti, è ambientata subito dopo la fine di Avengers: Endgame, come possiamo notare anche da alcuni comportamenti dei protagonisti, ancora alle prese con le conseguenze della tragica esperienza vissuta per mano del Titano Folle, Thanos.
In WandaVision assistiamo, seppur in una modalità narrativa diversa dal solito, alla personale lotta di Wanda con la sua perdita affettiva. Nel corso della serie, questa elaborazione interiore è stata presentata in modo sottile, ma con Negli episodi precedenti finalmente ogni aspetto del passato di Wanda sembra trovare il giusto collocamento, anche tramite la presenza di easter eggs e citazioni della versione fumettistica dei personaggi.
ATTENZIONE: Quanto segue contiene una serie di importanti spoiler sull'ottavo episodio di WandaVision
Occhio ai colori
Sin dalla sua prima apparizione, il logo dei Marvel Studios è stato un elemento cardine dell’MCU. Raramente si è deciso di apportare modifiche al logo, come per ricordare Stan Lee in Captain Marvel o in Avengers: Endgame quando lo si impreziosì di un effetto ‘polvere’ in riferimento alle conseguenze dello schiocco di dita di Thanos. Recentemente, alla scomparsa di Chadwick Boseman si è deciso di ricordare l’attore ridisegnando il logo all’inizio della pellicola dedicata a Pantera Nera, ma tutte queste varianti hanno avuto una valenza narrativa o emotiva bene precisa. Vedere quindi all’inizio di questo episodio di WandaVision la familiare scritta assumere una tonalità violacea ha sorpreso gli spettatori, ma come spesso accade nell’MCU nulla accade per caso.
Il colore utilizzato, infatti, è lo stesso che si può notare quando si manifestano i poteri di Agatha. Vedere questa colorazione all’inizio di Negli episodi precedenti lascia subito intendere come il controllo dello show immaginario di Wanda non sia più in mano alla donna sokoviana, ma venga assunto dalla strega.
Il passato di Agatha
Dopo avere appreso la vera identità della frizzante Agnes in Infrangere la quarta parete, è arrivato il momento di conoscere meglio Agatha Harkness. Discostandosi parecchio dalla sua controparte cartacea, la versione MCU della strega si presenta come bene poco positiva, come scopriamo subito dal flashback a inizio puntata.
Assistiamo infatti a un particolare processo a Agatha tenutosi nel 1693 nella famigerata Salem, cittadina nota per essere da sempre al centro delle storie con protagoniste streghe e mostri vari, tanto cara anche a Stephen King. Durante il procedimento, Agatha è accusata di aver avuto accesso a conoscenze proibite e letali, come le ricorda anche sua madre, che sembra essere la guida di questa congrega di streghe.
Proprio l'incantatrice potrebbe essere un’altra manifestazione della magia del Marvel Universe all’interno del MCU. Nel momento in cui la donna libera pienamente il suo potere magico, infatti, le compare una corona che ricorda quella di Zhered-Na, potente strega atlantidea creata nel 1973 da Steve Gerber e Val Mayerik, comparsa per la prima volta in Adventure into Fear with Man-Thing.
Zhered-Na, in tempi remoti, fu anche Strega Suprema, corrispettivo del titolo del Dottor Strange, nonché scrittrice del Libro di Zhered-Na, volume proibito in cui erano contenuti i suoi potenti incantesimi, oltre una profezia sulla fine di Atlantide.
Il sentiero dei ricordi
Il titolo dell’episodio, Negli episodi precedenti, è un vero colpo di genio. Mantenendo l’approccio metanarrativo tipico della serie, grazie a questo titolo l’ottava puntata di WandaVision consente di ripercorrere le tappe essenziali della tragica vita di Wanda.
In questo viaggio nei ricordi scaturito dai poteri di Agatha, assistiamo alla morte dei suoi genitori, evento raccontato in Avengers: Age of Ultron, dove Wanda spiegava che era stata traumatizzata dall’essersi rifugiata sotto il letto davanti a una bomba inesplosa delle Stark Industries. Scena che vediamo in Negli episodi precedenti, che si ricollega anche allo spot visto nel primo episodio della serie Disney+: il lampeggiare rosso della bomba inesplosa si riferisce alla luce intermittente rossa del tostapane Stark reclamizzato.
Da notare come secondo Agatha, la bomba era rimasta inesplosa non perché difettosa, come ipotizzato da Wanda, ma in quanto la piccola sokoviana aveva lanciato inconsciamente un piccolo incantesimo di probabilità: una manifestazione di potere che nei comics Marvel indicava la nascita dei poteri di Wanda.
Sempre legato agli spot è il secondo ricordo, ovvero quando Wanda entra in contatto con la Gemma della Mente durante gli esperimenti dell’Hydra, durante i quali sviluppa i suoi poteri. In questo caso, però, non solo ci stiamo gustando un easter egg, ma ci troviamo anche di fronte al primo caso ufficiale di retcon all’interno dell’MCU: vengono riscritte le origini di Wanda.
Se fino ad oggi abbiamo pensato che i suoi poteri fossero stati causati dagli esperimenti dell’Hydra, ora scopriamo che la Gemma della Mente ha solo risvegliato capacità latenti in Wanda, come rivela sorpresa Agatha:
“La Gemma dell’Infinito ha amplificato ciò che altrimenti non sarebbe mai nato”
Con questo passaggio, viene stabilito che Wanda era già in possesso di poteri magici. La visione che la giovane ha durante il suo contatto con la Gemma dell’Infinito, quindi, potrebbe esser inteso come il risveglio dei suoi poteri, e la figura che compare, incredibilmente simile alla versione fumettistica del personaggio, potrebbe essere una visione del suo futuro.
Piacere, Scarlet Witch
Per tutta la durata di WandaVision abbiamo visto dei rimandi alla figura di Scarlet Witch, ma solo con questo episodio della serie finalmente siamo autorizzati a utilizzare il nome di battaglia di Wanda. Complice la retcon di cui parlavamo, in Negli episodi precedenti Agatha è la prima a intuire la vera natura della sokoviana, identificandola come la Scarlet Witch, potente strega che attinge al potere di una delle forze magiche più potenti: quella del caos.
Nei fumetti, la natura mutante di Wanda era intrecciata ai suoi poteri magici. In particolare, la sua capacità di alterare la realtà era un’emanazione della sua magia, una dinamica chiarita solo in tempi relativamente da Kurt Busiek, che definì la magia di Wanda come derivanti dalla forza del caos, che nel Marvel Universe era dominata dal demone Chthon. Che sia proprio Chthon una delle sorprese finali di WandaVision?
Il ritorno di Visione
Negli episodi precedenti abbiamo modo anche di scoprire quale sia stata la vera sorte di Visione dopo gli eventi di Avenges: Infinity War. Nelle puntate precedenti eravamo stati convinti a pensare che Wanda avesse trafugato i resti dell’amato sintezoide dalla base dello S.W.O.R.D, ma oggi scopriamo come siano andati realmente i fatti, grazie a un flashback che ricostruisce una delle scene più tragiche della vita fumettistica della coppia durante la militanza nei Vendicatori della Costa Ovest.
Sempre in questa parentesi delle loro vite attinge la scena post credit, in cui assistiamo alla rinascita di Visione, in una particolare colorazione neutra. Il riferimento è alla saga del 1989 Vision Quest, in cui dopo che il sintezoide era stato sezionato da un’agenzia governativo si tentava una sua ricostruzione, ma quando Hank Pym si mise all’opera dovette accettare il rifiuto di Simon ‘Wonder Man’ Williams di fornire nuovamente i suoi engrammi cerebrali, che erano stati alla base della creazione di Visione. Senza questo componente base, il Visione ricreato da Pym tornò in vita privo delle emozioni e con una colorazione bianca.
Quello che abbiamo visto nella scena post credit al termine di Negli episodi precedenti sembra essere proprio questo Visione, magistralmente interpretato da Paul Bettany, che ci offre anche una diversa prospettiva delle intenzioni del direttore dello S.W.O.R.D., Hayward. Il citato progetto Cataract era quindi un tentativo di ricreare una potente arma?
WandaVision: Negli episodi precedenti
Bisogna riconoscere a Disney+ di avere compiuto, con WandaVision, un’operazione quasi perfetta. Dopo anni di film del Marvel Cinematic Universe improntati a una narrazione coinvolgente, ma comunque fissata su un impianto poco propenso a variazioni, tolti gli esperimenti con Thor: Ragnarok e I Guardiani della Galassia, la presenza di una serie come quella dedicata ai due Avengers è una piacevole variazione. Non solo siamo stati guidati in un’avventura diversa nei toni, ma è stato anche tentata una sperimentazione in termini narrativi, scegliendo di incuriosire gli spettatori con la presenza di una meta-narrazione convincente e appassionante.
Negli episodi precedenti non deve essere considerato solo come un puntata di WandaVision, bensì come un punto nodale della continuity del Marvel Cinematic Universe. Una vera e propria origin story che avvia un processo di retcon per un personaggio, Wanda, che dopo esser stata sostanzialmente una figura di secondo piano in mezzo a un contesto eroistico in cui primeggiavano Capitan America e Iron Man, ora, grazie alla scomparsa di questi due titani, può assurgere a un nuovo ruolo.
Una decisione che in ogni episodio trova le sue piccole conferme, trovando anche una formula per inserire aspetti dei comics, studiati per attirare la vecchia guardia dei Veri Credenti, e al contempo creare un universo narrativo nuovo in cui anche chi non ha familiarità con i personaggi dei comics possa sentirsi a proprio agio. WandaVision, al netto del misterioso finale, a oggi si rivela un prodotto che, con alti e bassi, ha comunque cercato di dare nuova linfa al MCU, guidando i primi passi di questa saga oltre quello spartiacque che è stato Avengers: Endgame.
Gli episodi precedenti
- Girato davanti a un pubblico in studio – Non cambiare canale
- Ora a colori
- Interrompiamo questo programma
- In questo episodio molto speciale
- Nuovissimo Halloween spaventacolare!
- Infrangere la quarta parete
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