Primavera del 1970. Ho sei anni e in edicola appaiono i primi numeri delle testate Marvel pubblicate in Italia dalla Corno. I due personaggi chiamati a rappresentare quella che sarà presto una vera e propria invasione di supereroi a stelle e strisce sono Spider-man, in Italia L’Uomo Ragno, e Daredevil o per noi semplicemente Devil. Tra i due, contrariamente alla tendenza più diffusa, non ho dubbi e le mie preferenze vanno per il diavolo rosso. Il primo numero che riesco a comprare, grazie al potere d’acquisto e di scelta che i bambini dell’epoca ancora detenevano potendo contare sull’autonomia di gestione delle proprie risorse economiche garantite da paghette e mance di nonni e parentame vario, è il 9 intitolato ‘Il Duca di Lichtenbad’ con cui apro la mia (molto) personale serie di ‘essential’ dell’epoca d’oro di questo personaggio.
Andrea Artusi ci guida alla scoperta del suo affetto per Matt Murdock, alias Daredevil
Perché lo amo così tanto? Credo perché riesce a rappresentare un connubio di forza e debolezza allo stesso tempo che me lo fece immediatamente sentire vicino. E’ un supereroe dotato di straordinari poteri che nella vita di tutti i giorni potrebbero essergli utili ma che non può dimostrare perché ne svelerebbero l’identità segreta, mentre al contempo è costretto a delle forti limitazioni nel suo ruolo di vigilante. E’ tormentato, complesso. Non lineare nel suo agire. Fu una folgorazione per come mi apparve umano nel suo essere super umano. Tratteggiato com’era al meglio dal punto di vista narrativo da uno Stan Lee nel pieno della sua vulcanica attività di sceneggiatore e disegnato da alcuni dei talenti più straordinari di quell’era fulgida del fumetto americano come Wally Wood, John Romita, Gene Colan che saranno seguiti negli anni successivi da altri grandi come Miller, Sienkiewicz, Mazzuchelli... Un character che come pochi altri incarna il paradigma del ‘supereroe con superproblemi’ ma che lo fa con tante e tali peculiarità che, a mio parere, lo staccano dal tutto il panorama del fandom marveliano ponendolo su una dimensione del tutto particolare.
Devil N°9 edizione Corno ‘Il Duca di Lichtenbad’
La storia è tra quelle tipiche e deliziosamente naïf delle produzioni Marvel degli anni ‘60. Matt Murdock, attirato dalla prospettiva di recuperare la vista grazie ai promettenti risultati delle ricerche di un medico, lascia New York per raggiungere il fantasioso staterello del Lichtenbad dove opera lo studioso in questione, pur se in preda a mille dubbi sul fatto che l’intervento possa privarlo dei suoi poteri. Arrivato sul posto l’avvocato cieco avverte immediatamente il clima di paura della popolazione soggiogata dal Duca che ne è l’imperatore e che domina la piccola enclave con pugno di ferro e modi da dittatore d’altri tempi. Devil ovviamente sacrificherà la sua ambizione di diventare ‘normale’, e quindi accettabile e amabile dalla sua bella segretaria Karen Page, per porre fine al giogo che schiaccia la gente dello stato non prima che il medico compia un sacrificio ancor più estremo del suo rimanendo ucciso nella rivolta. Un epilogo che cancella definitivamente anche la più flebile speranza di un ulteriore intervento per ridare la vista a Matt Murdock. Considerato che le attività di Devil come eroe mascherato sono concentrate a New York per il 99,99% delle sue avventure e che una delle pochissime volte che lo vediamo entrare in azione in altri luoghi riguarda una situazione così specifica forse per scoprire qual era la sua identità segreta bastava spulciare la check list dei voli per il Lichtenbad di quel periodo, ma tant’è... ai comics della Silver Age si perdona questo e altro.
‘Fantastici 4’ N°34 edizione Corno ‘Un cieco li guiderà’
Non è un numero di Devil, ma un crossover estremamente interessante perché è una rara interpretazione del personaggio da parte di Jack ‘The King’ Kirby. Anche la storia sembra il classico plot di Stan Lee pesantemente reinterpretato dal disegnatore che più di ogni altro ha segnato i destini della Casa delle Idee. Nella storia i Fantastici Quattro, protetti dallo schermo di forza prodotto dalla Donna Invisibile, riescono a sopravvivere a un esplosione nucleare, ma dopo essere stati soccorsi da un sottomarino amico, si accorgono di aver perso irrimediabilmente i loro poteri. Reed Richard, preoccupato che i Fantastici Quattro diventino bersagli facili dei tanti nemici, progetta dei congegni che simulano in maniera artificiale le abilità perdute, ma dopo essersi reso conto della difficoltà nell'imitare le caratteristiche del quartetto, convoca il legale del gruppo, Matt Murdock alias Devil, affidandogli l'incarico, nel caso dovesse succedergli qualcosa, di preservare il materiale scientifico. Intanto, nel castello di Latveria, il Dottor Destino, ricorda di essere stato ingannato da Reed Richard nel precedente scontro e, deciso a vendicarsi contro l'odiato nemico, irrompe nel Baxter Building attaccando i nostri eroi. Matt Murdock, resosi conto della disperata situazione in cui si trovano i Fantastici Quattro, si trasforma in Devil e aiuta il quartetto a difendersi dall'assalto di Destino. Imperdibili gli interminabili dialoghi di stima tra Devil e Reed Richards alias Mister Fantastic che dichiarano la loro reciproca ammirazione tra un pugno di Destino e l’onda d’urto di un esplosione.
Devil Edizione Corno N°46 ‘Il costume sotto la pelle’
Il periodo in cui Devil viene disegnato da Gene Colan è estremamente significativo per l’evoluzione del personaggio. Il tratto tormentato e a tratti espressionista dell’artista americano sembra voler rendere grafiche e visibili le angosce dell’avvocato cieco che si dibatte tra il suo ruolo di supereroe e giustiziere e quello di un uomo che ha visto la sua vita stravolta dalla sua doppia identità. In questo numero dal (bellissimo) titolo, emblematico in questo senso, troviamo un Matt Murdock che attraversa una profonda crisi d’identità e decide di dire basta con Devil. Il suo alter ego gli ha fatto perdere il suo miglior amico e l’affetto di Karen e Matt la desidera più di ogni altra cosa. Mentre si trova a casa a rimuginare su come potrà scusarsi con i suoi amici viene aggredito da un automa che scopriremo essere in qualche modo ‘sintonizzato’ per rintracciarlo ovunque si trovi. Una lotta strenua che mette quanto mai in evidenza il tono a tratti irreale e lisergico della vita del personaggio e delle sue vicende, che appare in questo come in altri episodi realizzati da Colan come sospinto da eventi inesorabili e tragici dai quali gli riesce impossibile sottrarsi.
Devil Edizione Corno N°49 ‘La notte della pantera’
Mentre la serie regolare italiana si avvicina al traguardo fondamentale del numero 50, che per tutti i personaggi Marvel ha sempre segnato un punto di svolta fondamentale dell’arco narrativo, ecco che irrompe un episodio che si stacca totalmente dagli altri. La storia, francamente, appare un po’ confusa e raffazzonata. Foggy Nelson e la polizia stanno cercando Devil dappertutto non per arrestarlo, ma perché nel suo sangue si sta scatenando una violenta reazione chimica e rischia di morire. Incontrano casualmente la Pantera Nera e gli chiedono di aiutarli a rintracciarlo. La Pantera accetta e lo comunica al quartier generale dei Vendicatori dove già stavano impegnandosi per ripescare Occhio di Falco, anch’esso sparito senza lasciare traccia. Intanto Miss Page viene tenuta in ostaggio da Saxon, che aspetta nell’appartamento di Matt Murdock l’arrivo del suo bersaglio finale che è Devil. Ad arrivare è invece la Pantera Nera che, dopo essere stato colpita da Matt in preda al delirio causato dal composto chimico, si era ripresa e lo aveva seguito. Quello che fa la differenza è l’interpretazione che Barry Windsor Smith dà dei due personaggi, Devil e Pantera Nera, fin dalla copertina dell’albo. Una contorsione di muscoli e posizioni impossibili, espressioni del volto dilatate e corpi che paiono voler esplodere da quanto non sembrano stare assieme anatomicamente. Eppure è tutto bellissimo come solo lui lo sapeva rendere.
Devil Edizione Corno N° 50 ‘Le origini di Devil’
Nei primi numeri della serie le informazioni che riceviamo sulle origini del personaggio, come spesso accade nelle testate Marvel, sono molto scarne. I numeri 50 sono spesso l’occasione per approfondirle (o per stravolgerle come accade ad esempio per Thor che scopre che di fatto il suo alter ego il Dottor Blake di fatto non è mai esistito) e anche Devil non sfugge a questa regola. In questo episodio appaiono tutta una serie di dinamiche e di character che saranno più volte ripresi e ulteriormente dettagliati nel proseguo delle pubblicazioni del personaggio. Un cattivo, Starr Saxon, ha scoperto l’identità segreta di Devil e Matt, pensando a come risolvere il problema, inizia a ricordare come tutta la sua avventura è iniziata. Ripensa a suo padre, che lo spingeva a studiare per affermarsi nella vita, al suo incidente nel tentativo di salvare un cieco, quando fu investito dal camion e colpito in volto da alcuni elementi radioattivi. Si rende conto dei suoi poteri mentre si trova al liceo, compagno di stanza di Foggy Nelson. Ricorda suo padre, il pugile Battling Murdock, costretto a invischiarsi con un certo Fixer, un tipo losco che combinava incontri truccati di pugilato per spillare soldi ai gonzi. E di soldi, il padre di Murdock ne aveva bisogno per pagare gli studi al figlio e per le cure mediche. Poi ricorda un altro giorno fatale della sua vita, quando suo padre doveva perdere un incontro di boxe ma, essendo Matt venuto a vederlo, decise di non deluderlo e vinse. Fixer non la prese di certo bene e lo fece uccidere. Questo flusso di pensieri fa prendere a Matt Murdock la decisione fatale. A scomparire sarà l’avvocato cieco, a rimanere solo Devil. Meravigliosa a da ricordare la stupenda copertina di Gene Colan.
ANDREA ARTUSI è disegnatore e sceneggiatore per la Sergio Bonelli Editore, dopo aver debuttato giovanissimo sulle pagine dell’editoria per ragazzi cattolica. È stato direttore creativo del dipartimento Comics & Illustration di Fabrica, il Centro Ricerche sulla Comunicazione del Benetton Group, Illustratore e insegnante. Conduce tutte le settimane per IUSVE Cube Radio la rubrica radiofonica Avamposto 31 sul fumetto e la cultura pop.
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