Dopo tanta attesa, Venom arriva finalmente nei nostri cinema, e lo fa carico di un'attesa che raramente ha avuto eguali per i film non strettamente legati all'universo cinematografico Marvel. Parliamo ovviamente dei film prodotti da Sony e Fox, i cui film sembrano irrimediabilmente caratterizzati da più bassi che alti e, purtroppo, è dura constatare che Venom non è affatto da meno.
La storia è una tipica storia delle origini, senza particolari guizzi ed anzi, con una caratterizzazione dei personaggi che va quasi a stonare con quello che era il personaggio creato da David Michielinie e Todd McFarlane.
Il protagonista è Eddie Brock (Tom Hardy), un reporter d'inchiesta particolarmente talentuoso che, nel tentativo di incastrare lo scoop del secolo, finisce per farsi licenziare, perdendo al contempo quanto di buono si era guadagnato nella sua vita da sbandato: una casa, una ragazza, ogni sicurezza economica.
Si perde, in sostanza, la natura di Eddie Brock così come lo ricordavamo nell'universo dell'Uomo Ragno, ovvero quella di bullo, quasi un deprecabile teppista, dal carattere irascibile e incontrollabile. Brock è qui quasi un bravo ragazzo (anzi, togliamo pure il quasi), il cui unico difetto sembrerebbe quello di essere sin troppo arrivista ed egocentrico, quanto meno sul lavoro.
L'edulcorazione è insomma notevole, anche se questo è forse l'elemento che meno spiccherà agli occhi di chi non ha dimestichezza con l'universo cartaceo della Marvel ed è abituato per lo più ai eroi del cinema.
A fare invece una notevole differenza è il simbionte, Venom, una creatura aliena arrivata sulla Terra per mezzo di una compagnia che, come da manuale, predica bene e razzola male: la Life Foundation. Una compagnia con mire di conquista spaziale guidata da Carlton Drake (Riz Ahmed), miliardario e filantropo il cui background sembra fare sin troppo eco a Elon Musk.
Senza spoilerarvi quel poco che c'è nel film dal punto di vista della trama, come immaginerete ad un certo punto Venom e Eddie entrano in contatto, e come nei fumetti si fondono in una simbiosi che darà vita al tanto amato personaggio, villain nei fumetti, qui vero e proprio eroe.
La malvagità di Venom è qui presente poco, anzi pochissimo, e si limita a sottolineare con fare macchiettistico quello che è il carattere dell'alieno, che in quanto tale si muove basandosi spesso su sensazioni ferine, quasi animalesche, essendo incapace di discernere tra bene e male.
La fusione tra Eddie e Venom rappresenta di certo il punto di svolta del film, dividendolo di fatto in due parti. La prima di presentazione di Eddie e del suo carattere, attraverso momenti anche abbastanza noiosi e poco ispirati, la seconda in cui si mette in scena la natura da cinecomics del film, con inseguimenti, combattimenti e la "violenza".
Qui le virgolette sono d'obbligo, perché la grande svolte di Venom al cinema sarebbe dovuta essere proprio quella della violenza, del gore, del coraggio di portare al cinema un personaggio per adulti, che sceglie di distaccarsi completamente dal resto dei fumetti su pellicola. Era la sfida di Logan, che nella sua bellezza era stata pienamente vinta ma che, per motivi che sembrano esulare critica, pubblico e botteghino, non è stata mai più ripetuta.
E dire che non è un problema di promesse della produzione, perché a ben vedere negli ultimi mesi erano chiari i segnali che il progetto di Venom si fosse trasformato in qualcosa di molto meno esplosivo di quanto non sarebbe dovuto essere (lo stesso Tom Hardy ha dichiarato che sono state tagliati ben 40 minuti di film). Piuttosto è un problema di premesse, quelle più squisitamente legate al personaggio che, ricordiamolo, non è un antieroe (come Deadpool) ma era e resta saldamente ancorato al suo carattere da Villain. Spesso lunatico, ma comunque malvagio.
Il bello di Venom, della sua genesi negli anni '90, era che un mostro da incubo avesse concesso il suo potere ad un essere umano deprecabile, legato ad una morale molto labile. La sua ricchezza, la sua potenza era lì, nella fascinazione che deriva dal male che è, inutile negarlo, propria di gran parte della razza umana.
Qui invece ci viene riconsegnato un personaggio che è una macchietta di sé stesso (uno sfigato sul suo pianeta!) che unendosi ad un altro sfigato dà vita ad una "rivincita dei nerd" in sala grottesca.
Se Tom Hardy (istrionico e convincente come sempre) e Riz Ahmed ci mettono del loro per tenere il film in piedi, con interpretazioni non sempre azzeccate, ma comunque apprezzabili e divertenti, i simbionti a schermo sono invece di tutt'altra pasta.
La loro realizzazione in computer grafica è infatti dozzinale, quasi posticcia. Il film si sforza di mascherare tra oscurità, fumo e penombre l'effetto quasi straniante dato dalla realizzazione del corpo di Venom, ma non ci riesce sempre, e quando in chiusura arriva la resa dei conti tra gli alieni, per quanto il tutto si sforzi di essere spettacolare, il risultato è quanto mai discutibile e brutto da vedere.
Dimenticatevi, per dire, Thanos o anche solo Ultron, o qualunque altro personaggio digitalizzato abbiate visto nel cinema supereoistico degli ultimi anni. Venom nasce tecnicamente vecchio, quasi come fosse un film di poco meno di 20 anni fa e questo, in una produzione del genere, con attori come Hardy, è quanto mai bizzarro.
In sostanza, Venom è un film buono come companatico di una serata pigra, in cui non avete nulla di meglio da fare che andare al cinema. Spiace dirlo, ma la realtà dei fatti è che il film non è degno dei fan, e paradossalmente non è neanche degno della piega che hanno preso i cinecomics degli ultimi anni. Marvel, da diverso tempo, ha alzato l'asticella della qualità settando una standard narrativo e tecnico che non può essere ignorato. Venom, invece, sceglie la propria strada, senza però avere il coraggio di percorrerla fino in fondo.
Questo film toglie al personaggio ogni forma di violenza esplicita, ogni goccia di sangue (praticamente non se ne vede quasi mai) e rende tutto a portata del grande pubblico, ad uso e consumo dei bambini che vogliono vedere l'ennesimo costume al cinema. Che sarebbe andato bene per tutti, ma non qui. Deadpool e Logan hanno mostrato quella che può essere la vera alternativa al Marvel Universe, e chi in un modo, chi in un altro, la strada è stata vincente.
Venom si affida praticamente solo a Tom Hardy per dire qualcosa di sé, tanto che se non ci fosse stato l'attore, probabilmente non staremmo qui a parlare neanche della sufficienza.
Se il film di Venom lascia insoddisfatti, stessa cosa non può dirsi per i fumetti! Perché allora non recuperarsi questo ottimo volume sulle origini?