Vampire State Building: vampiri scatenati a New York
Mostri dei miti indiani, un edificio dalla natura controversa e una notte di violenza e sangue: tutto questo è Vampire State Building
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a cura di Manuel Enrico
In sintesi
Mostri dei miti indiani, un edificio dalla natura controversa e una notte di violenza e sangue: tutto questo è Vampire State Building
Da quando Bram Stoker ha reso i vampiri un mito della letteratura gotica con il suo Dracula, i succhiasangue sono divenuti una delle incarnazioni più amate dei racconti horror. L’arrivo nel mondo cinema con pellicole divenute storiche grazie da interpreti leggendari come Bela Lugosi, Max Schreck o Christopher Lee li ha reso i vampiri irresistibili, portandoli anche in altri media, come il fumetto. Personaggi come il marveliano Blade, comparso in La Tomba di Dracula, hanno reso merito a questi villain peculiari, aprendo a variazioni sul tema come il recente Vampire State Building, recente aggiunta del catalogo saldaPress.
La casa editrice italiana ha una certa propensione per i vampiri, che vantano delle proposte di forte impatto nell’offerta di saldaPress. Dopo aver pubblicato Redneck, la serie vampirica di Cates, saldaPress ha recentemente puntato su un’altra celebre storia ad altro tasso di emoglobina, portando in fumetteria il reboot fumettistico di Buffy, la cacciatrice di succhiasangue creata anni fa da Whedon. Non stupisce quindi che ad ampliare le letture a tema vampirico arrivi il nuovo comic di Ange e Patrick Renault, disegnato dal talentuoso Charlie Adlard.
Vampire State Building, i vampiri del Nuovo Mondo
Nonostante l’ambientazione e lo stile della storia, Vampire Stare Building non è una produzione d’oltreoceano, ma arriva direttamente dal mercato francese, che ha accolto questa intrigante rivisitazione del mito dei vampiri grazie alle Edition Soleil nel 2019. Il mercato francese viene spesso considerato un territorio di fumetto profondamente diverso da quello americano, per stile e tecnica, ma ad uno sguardo più attento e ampio si rivela essere un paradiso in cui trovano spazio produzioni ‘tradizionali’ come Shangri-La o avventure più innovative, come dimostrato dal nostro Mario Alberti con il suo avvincente Il Muro.
Vampire State Building si inserisce in questa varietà, offrendo una dimensione fumettistica che si discosta dai classici dogmi delle band desinèe e avvicinandosi alle atmosfere del comics americano. Nel farlo, i due autori non si limitano ad adattare ad uno stile narrativo un concept, quello draculino, oramai abusato e spesso villipeso da produzioni approssimative, ma lo riscrivono adattandolo ad una nuova origine dei vampiri, che consente di poter utilizzare i tratti tipici della tradizione letteraria dei figli di Dracula per dar loro una visione nuova.
Terry è un giovane newyorkese che ha deciso di partire come volontario per l’Afghanistan, una decisione che coglie di sorpresa i suoi amici e la sua ex ragazza, Mary. Prima che parta per il Medio Oriente, Terry viene festeggiato dagli amici di sempre con una serata d’addio, che inizia con un rendez vouz in cima ad uno dei simboli della Grande Mela: l’Empire State Building.
Mentre i ragazzi stanno pianificando la serata, nell’edifico una squadra di operai, occupati in un’ispezione per la creazione di nuovi uffici, trova una stanza, al 75° piano, non presente nelle planimetrie del palazzo. Questa scoperta segna l’inizio di una notte di paura e sangue non solo per Terry e gli amici, ma per tutti gli abitanti di New York. Pur essendo una storia basata sull’elemento vampirico, Ange e Patrick Renault non lasciano che questo elemento monopolizzi sin dalle prime batture Vampire State Building, ma creano un’evoluzione della narrazione che costringa i personaggi a confrontarsi con una situazione irreale, passando anche da ferite reali della città.
Nelle prime fasi della storia, le forze di polizia reagiscono alle inquietanti notizie che arrivano dall’interno dell’Empire State Building. Dolori laceranti come gli attentati terroristici dell’11 settembre aleggiano nei primi pensieri della polizia, che intende reagire alla situazione come se dovesse gestire un attentato terroristico. Man mano che le cose prendono una piega assurda e inattesa, anche la loro mentalità si evolve e assume una nuova dinamica.
Vampiri, leggende antiche e misteri architettonici
Vampire State Building non è solo una rivisitazione del mito dei vampiri, ma è soprattutto una storia a fumetti completa e appassionante. L’Empire State Building non viene ridotto a semplice scenario di un’avventura ad alto tasso di adrenalina, è un elemento essenziale della narrazione, capace di essere al contempo una gabbia da cui fuggire e la chiave per comprendere questa misteriosa invasione.
Nel caratterizzare l’edificio, gli autori hanno inserito all’interno della loro origine dei vampiri elementi storici reali dell’Empire State Building, che hanno ispirato in modo evidente i due autori. Ad esempio, un particolare evento che riguarda un ascensore è legato ad un evento straordinario come lo schianto di un aereo militare nel 1945, quando, per l’impatto del veivolo, un ascensore precipitò per ben 75 piani prima che i freni d’emergenza fermassero la caduta, consentendo a Betty Lou Oliver, rimasta all’interno, di entrare nel Guinnes dei Primati per il maggior numero di piani da cui precipitare rimanendo indenni.
Tralasciando eventi straordinari, i due autori si sono concentrati principalmente sulla realizzazione dell’Empire State Building per dare vita alla propria storia. In Vampire State Building viene svelato che per la costruzione dei questo imponente edifico ci si avvalse di manodopera indiana, della tribù Mohawk, verità storica che diventa anche fondamento della riscrittura del mito dei vampiri e della creazione della parte sovrannaturale di Vampire State Building, dando vita ad un concetto di vampiro slegato dalla tradizione europea e avvicinato alle credenze mistiche delle popolazioni indiane.
Anche la presenza della stanza segreta all’interno dell’edificio, centrale per la storia di Vampire State Building, è una dimostrazione di un buon lavoro di documentazione degli autori, che ricordando una delle origini del nome dell’edificio, ovvero la cava Empire Mill Land da cui erano state prese le pietre utilizzate per la costruzione, hanno ideato questa stanza in pietra come rifugio per una minaccia sovrannaturale, inserendolo in modo perfetto sia all’interno della loro trama che nella ‘verità’ della storia dell’edificio.
A dare vita alla storia dei Renault è l’estro artistico di Charlie Adlard, che interpreta questa trama adrenalinica e angosciante con la solita autorevolezza. Nelle tavole traspare la paura e la disperazione degli umani, contrapposta alla ferina ferocia e sete di sangue dei vampiri, dando vita a scorci realistici di questa avventura spaventosa che omaggino anche alcuni dei più oscuri miti che aleggiano sull’Empire State Building (come l’esser l’edificio dei suicidi). Sèbastien Gèrard completa la squadra di artisti occupandosi dei colori, che pur essendo convincenti negli spazi chiusi all’interno dell’edifico diventano stupendi quando si tratta di cogliere le sfumature newyorkesi che si possono godere solamente in cima all’Empire State Building.
Perché leggere Vampire State Building
Vampire State Building è una lettura completa, capace di offrire a un lettore una narrazione serrata e convincente che si può esaurire in un unico volume, senza lasciare nulla in sospeso. I Renault, comunque, hanno imbastito un mondo in cui si possono ambientare nuove storie e offrire maggior respiro a questi vampiri particolari, con un finale sostanzialmente aperto che può condurre i sopravvissuti a questa notte di sangue e violenza verso nuove sfide.
Voto Recensione di Vampire State Building
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Storia avvincente e ben strutturata
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- Profonda conoscenza del mito dell'Empire State Building
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- Personaggi principali ben ideati
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- Potenziale primo capitolo di una saga
Contro
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- Alcuni personaggi secondari avrebbero meritato più spazio
Commento
Vampire State Building è un'avvincente rivisitazione del mito dei vampiri, calato nella dimensione urbane newyorkese e reso solido dalla presenza di uno dei simboli della Grande Mela. Frenetico e appassionante, il racconto a fumetti dei Renault è una lettura piena e avvolgente