Valery: la recensione del sesto numero di Samuel Stern
Valery, il numero di aprile di Samuel Stern, mostra le tremende conseguenze delle azioni dei due esorcisti di Edimburgo nella loro missione contro i demoni
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a cura di Manuel Enrico
In sintesi
Valery, il numero di aprile di Samuel Stern, mostra le tremende conseguenze delle azioni dei due esorcisti di Edimburgo nella loro missione contro i demoni
Una serie come Samuel Stern non può poggiarsi solo sulle spalle del barbuto esorcista di Edimburgo. Non per una debolezza del protagonista, ma perché un mondo così particolare come quello in cui si avventura Samuel ha necessità di trovare più di una strada per arrivare a creare una solidità narrativa che gli consenta di costruire un futuro come serie. Fumasoli e Filadoro sono consapevoli di questa esigenza, facendosi trovare pronti e orchestrando un’evoluzione che sa prendersi dei rischi, compreso quelle più insidioso per una serie con un protagonista definito: mettere in secondo piano la star dello show.
Valery, l’albo di aprile di Samuel Stern, rilega l’esorcista in un ruolo secondario, marginale ai fini della trama principale. Se fino ad oggi l’espansione del mondo di Samuel passava per la definizione di un contesto narrativo che ci veniva presentato attraverso il suo punto di vista, in Valery la prospettiva viene spostata verso coloro che vengono aiutati da Samuel e padre Duncan: i posseduti.
Valery, cosa resta dopo la liberazione?In Legione avevamo avuto una parziale apertura verso gli ospiti dei demoni, ma il focus era rimasto sui due esorcisti e si era voluto esplorare maggiormente il punto di vista dei demoni, portando il lettore nel loro mondo. Valery, invece, vuole muoversi in una nuova direzione, quasi un volere mettere Samuel faccia a faccia con le conseguenze delle sue azioni. Cosa succede una volta che viene liberato il posseduto?
Sino ad oggi, la serie ci ha mostrato, specie nei primissimi numeri, conseguenze spesso violente legate al post-esorcismo, senza approfondire la vita delle vittime dopo la loro liberazione.
Un aspetto che viene spesso dimenticato nella letteratura di genere. Difficile trovare un fumetto o un film che analizzi il trauma di essere sopravvissuti ad una possessione, dato che l’interesse maggiore dei narratori è valorizzare l’esorcista, il protagonista. Fumasoli e Filadoro, invece, cercando di dare alla propria serie una personalità differente e più strutturata, scelgono di non dimenticarsi di questo tassello fondamentale della storia. Un cambio di ritmo che richiede una nuova mente dietro la storia, incarico che viene affidato a Luca Blengino, che prende in mano la vita di Samuel e la racconta attraverso un’altra vita, quella di una delle anime che apparentemente salva. Ma è davvero così?
Dopo esser stata salvata dal demone che albergava nel suo corpo, Valery ha la possibilità di tornare alla sua vita quotidiana. Ma come fare a convivere con la consapevolezza di ciò che la logorava dentro? Se prima era possibile credere che la propria insoddisfazione era frutto di questa presenza infernale, una volta libera Valery deve affrontare la dura realtà: la sua vita è comunque un inferno.
Incapace di stabilire delle relazioni interpersonali per una profonda sfiduci a in se stessa, Valery si muove nelle sue giornate come un automa, subendo una vita che sembra non riservarle alcuna gioia. Schiava di un lavoro che patisce come un obbligo, preclusa all’amore per via del suo aspetto poco gradevole, la ragazza trova inizialmente rifugio in un diario, in cui cerca una sfera protetta per sentirsi libera di esprimersi.
Quando Samuel sceglie di ricontattarla per vedere come sia gestendo la sua rinnovata libertà, si innnesca un meccanismo di illusioni e follia che porta Valery a sviluppare una visione idilliaca di Samuele e del suo ruolo, in cui lei è quasi un angelo custode del ruolo dell’esorcista. E la situazione, ovviamente, non può che degenerare.
La forza del nuovo numero di Samuel Stern è il presentare l’aspetto umano del recupero dopo un’esperienza traumatica come quella della liberazione da un demone, soprattutto in rapporto alla figura del liberatore. Nei precedenti albi di Samuel Stern l’attenzione era focalizzare su altri aspetti, lasciando liberi Samuel e padre Duncan di non curarsi delle conseguenze dirette delle loro azioni, curando il piano più ampio: la lotta dei demoni
Oltre la liberazione dai demoni
Ma i demoni prendono di punta persone comuni, che si ritrovano poi a dover gestire una consapevolezza che rischia di infrangere la loro sanità mentale. Come accade a Valery, che diventa il metro con cui misurare la validità della loro azione, soprattutto quando il loro compito si esaurisce e qualcuno deve raccogliere i pezzi di un’esistenza andata in frantumi.
Valery è la rappresentazione di questo dramma, la difficoltà di chi ritrovare un equilibrio che riconcili la realtà con il trauma. La possessione può essere vista come un trauma qualunque del quotidiano, in questo albo, mostrando come le fragilità di un individuo, se trascurate, possono condurre a una spirale distruttiva e folle capace di rovinare un’esistenza.
Blengino trova un buon equilibrio nello strutturare questo episodio di Samuel Stern. La prima parte dell’albo, preparatoria e dal tono vario, avvicina il lettore all’emotività di Valery, introducendo una vena di compassione per la sua sfortuna, salvo poi virare improvvisamente verso il dramma, mostrando la sua discesa nella follia. Un crollo che viene raccontato dalle didascalie che riproducono le confessioni di Valery al suo diario, a cui i diegni di Riccardo Randazzo fanno da eco con una profondità inquietante.
La fisionomia di Valery muta con l’acuirsi della sua follia, si vedono piccoli segnali nelle sue espressioni, amplificate dal modo in cui Randazzo ritrae la sua esistenza mostrandone i dettagli più disturbanti e alienanti, creando un racconto grafico che apre all’ambivalenza dell’atteggiamento di Valery, possessione o follia?
Valery segna un cambio di passo importante per Samuel Stern, prendendo coscienza che alle azioni di Samuel corrispondono conseguenze spesso tremende, capaci di mettere in discussione la validità del loro operato.
Voto Recensione di Samuel Stern: Valery
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
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- Blengino coglie al meglio un lato essenziale del mondo di Samuel Stern
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- Sotto esame un lato poco sviluppato del tema della possessione
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- Randazzo ritrae al meglio la discesa nella follia di Valery
Contro
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- Alcune tavole mostrano piccole debolezze
Commento
Valery, il sesto capitolo delle avventure di Samuel Stern, mostra un lato diverso della vita dell'esorcista di Edimburgo. Blengino offre una visione unica di ciò che resta dopo il passaggio di Samuel, mostrando un'umanità ferita e disperata
Informazioni sul prodotto
Samuel Stern: Valery