L'adattamento cinematografico

Come Alan Moore e David Lloyd trasformarono il 1997 in 1984, e come le sorelle Wachowski e James McTeigue portarono l'opera sul grande schermo, lanciando un messaggio che oggi è più attuale che mai: libertà, sempre!

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a cura di Tom's Hardware

Nel 1988 Joel Silver (produttore di I guerrieri della notte e delle saghe di Predator e Matrix) decise di assicurarsi i diritti per una trasposizione cinematografica di questa e un'altra opera di Moore, quel Watchmen a cui abbiamo accennato (e che a breve torneremo a trattare su Retrocult). Le sorelle Wachowski, registe della saga di Matrix, avevano già preparato una sceneggiatura a metà anni '90 e la ultimarono durante le riprese di Matrix Revolutions, nel 2002.

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Nella pellicola sono presenti differenze sostanziali con il fumetto. Su tutte, Evey Hammond non è più una timida ragazzina di sedici anni, ma una donna matura e forte, che ha il volto del premio Oscar Natalie Portman. V, invece, ha il corpo e la voce dell'eccezionale Hugo Weaving, che aveva già interpretato Re Elrond nel Signore degli Anelli e l'agente Smith proprio nella saga di Matrix.

v for vendetta evey

Il dittatore Adam Sutler è invece interpretato dal compianto John Hurt (Alien, Orwell 1984, Balle Spaziali, Contact, Hellboy, Harry Potter e Melancholia, tra gli altri), mentre Stephen Fry interpreta Gordon Deitrich, altro personaggio che cambia radicalmente tra fumetto e pellicola. Stephen Rea recita nella parte dell'investigatore Eric Finch.

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Un grande cast riunito per la pellicola diretta da James McTeigue, che in un'intervista raccontò di come Lana e Lilly Wachowski gli fecero trovare la sceneggiatura del film impacchettata sotto l'albero di Natale, neanche fosse un regalo qualsiasi. Le riprese si svolsero tra Londra e Berlino. In seguito, Lana Wachowski racconterà di come, proprio durante la produzione, Natalie Portman fosse completamente presa da un libro intitolato Cloud Atlas. L'attrice ne consigliò caldamente la lettura alla regista, che da quel romanzo, insieme all'altra Wachowski, trarrà l'omonimo film del 2013.

La rivoluzione di V

"Una rivoluzione senza un ballo è una rivoluzione che non vale la pena di fare"

(V, parafrasando Emma Goldman)

A posteriori, la cosa che colpisce forse più di tutte in V for Vendetta, è la capacità del personaggio di trasformare la sua rivalsa in quella del popolo. V trasforma la sua sete di sangue in modo che anche gli inglesi possano trarne giovamento. Non è un eroe puro, che agisce in maniera disinteressata, ma il più umano dei criminali.

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Nel suo romanzo Se questo è un uomo, Primo Levi si chiese dove fosse la sua umanità se altri potevano decidere della sua vita quando lui era costretto a lavorare nel fango tutto il giorno per un tozzo di pane raffermo - era prigioniero ad Auschwitz. V non si pone questa domanda, in quanto pensa di avere già la risposta: Io oso fare tutto ciò che può essere degno di un uomo, chi osa di più non lo è.

still of hugo weaving in v for vendetta 2005 large picture

Un personaggio potente, che ha avuto una grande influenza sulle produzioni culturali successive. Un'influenza dovuta in gran parte al film. È dopo il 2005, per esempio, che gli hacker di Anonymous e gli Indignados spagnoli cominceranno a nascondere i propri volti dietro le maschere di Guy Fawkes.

Tuttavia, come altre opere delle Wachowski, il successo del film non sarà immediato (gli incassi saranno di circa 130 milioni per un costo di 50), ma l'opera vedrà riconosciuta la propria importanza negli anni successivi. Anche in questo caso, quindi, ai posteri è spettata l'ardua sentenza, come sempre avviene nella storia dell'arte. Perché se è vero, come diceva Evey, che gli artisti usano le bugie per dire la verità, è vero anche che non sempre la bellezza delle loro menzogne viene immediatamente compresa.

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Retrocult è la rubrica di Tom's Hardware dedicata alla Fantascienza e al Fantastico del passato. C'è un'opera precedente al 2010 che vorresti vedere in questa serie di articoli? Faccelo sapere nei commenti oppure scrivi a retrocult@tomshw.it.

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