Until I Meet My Husband, recensione: una storia dal grande valore emotivo e sociale

Star Comics porta in Italia Until I Meet My Husband: una storia bellissima con un grande valore sociale e culturale.

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a cura di Beatrice Villa

Until I Meet My Husband è una bellissima storia dal grande valore emotivo e sociale, una storia di memorie scritta dall'attivista gay Ryousuke Nanasaki, che segue passo per passo, la sua vita, le sue lotte per accettare la sua omosessualità e trovare il suo posto nel mondo, fino al tanto agognato matrimonio. Until I Meet My Husband è stato originariamente pubblicato in Giappone come romanzo poi adattato in un manga. Ci sono ancora moltissime cose che devono essere cambiate e Ryousuke e suo marito si impegnano ancora oggi per l’accettazione della comunità Lgbtq+ attraverso il centro “LGBT Comunty Edogawa” e per regalare alle persone omosessuali il matrimonio dei loro sogni attraverso il “Juerias LGBT Wedding” fondato nel 2016.

“Io un giorno vorrei sposarmi. Anche se sono gay, vorrei avere una famiglia.”

Until I Meet My Husband: un viaggio nella memoria di un ragazzo che cerca di accettare se stesso

Until I Meet My Husband è la storia di un viaggio emozionante che vaga nelle memorie e nel passato di Ryousuke, da quando da bambino si accorge di essere diverso dai suoi coetanei dello stesso sesso per bramare giocattoli di solito indirizzati alle bambine, per preferire trascorrere il tempo a giocare con loro e per il suo aspetto decisamente più effeminato dei maschi, che lo porta a essere vittima di bullismo fin dalla tenera età. Ryousuke decide quindi di indossare una maschera e di lottare per diventare una persona normale, innamorarsi di una ragazza ed entrare così nelle regole imposte dalla società. Ma non può negare per sempre il suo io ed ecco che il suo cuore inizia a battere per un suo compagno di classe. La storia tra di loro non si evolverà anzi, sarà l'ennesima dimostrazione che Ryousuke è sbagliato, che per lui non c'è futuro e non troverà mai la felicità.

Attraverso un racconto introspettivo Ryousuke racconta del suo cammino tutto in salita per accettare chi è veramente, dalle prime cotte conflittuali che non hanno fatto altro che sottolineare il fatto che lui è diverso e che non ha nessun diritto di innamorarsi, ai primi tentativi di accettare la sua sessualità attraverso l’utilizzo di siti di incontri che lo portano ad avere la sua prima esperienza sessuale con un uomo adulto e di dubbia personalità, fino alla ricerca di una comunità che possa accettarlo per com’è veramente, un ragazzo gay che ha tutto il diritto di amare e di lasciarsi amare.

E alla fine, dopo molte cadute, sofferenze, pianti e dolore, anche lui riuscirà a trovare una persona con cui desidererà con tutto il suo cuore trascorrere la vita, "fino a quando morte non li separi". Ryosuke ha sempre voluto creare una famiglia e bramava di non rimanere solo, tanto che questo desiderio lo costringeva ad amare qualcuno che sentiva non essere fatto per lui, ad accettare di essere trascurato e venire trattato male. Solo quando incontra il suo futuro marito, finalmente riesce a vivere in prima persona quell'amore sincero e profondo tanto agognato, amore non solo per Ryo ma anche verso lui stesso.

Until I Meet My Husband: anche io ho il diritto di amare e di crearmi una famiglia

Until I Meet My Husband racconta, attraverso una narrazione potente e sincera e disegni dolci e delicati che trasmettono una vasta gamma di emozioni diverse che riescono a fare battere il cuore di chi legge, la storia di un ragazzo che, con difficoltà, realizza che anche lui ha il diritto di essere felice, nonostante la società cerchi in ogni modo e con metodi non tanto sottili, di ostacolargli la strada e di convincerlo che com’è ora è sbagliato, che deve cambiare se vuole integrarsi al suo interno perché ora come ora nessuno lo avrebbe mai accettato.

Fin da bambino Ryousuke è sottoposto ai giudizi negativi di chi li sta intorno e capisce ben presto che nessuno lo avrebbe amato per chi è. In fondo anche la sua stessa insegnante aveva negato il suo vero io quando aveva spiegato ai suoi compagni di classe che per lei non era un “finocchio”, ma un bambino normale. Ma se è un bambino normale allora non ci sarebbe stato bisogno di discutere della sua normalità. Per questo Ryousuke cerca con tutte le sue forze di comportarsi “normalmente” negando la sua sessualità. Fino a quando non si innamora per la prima volta.

Until I Meet My Husband è un viaggio di accettazione e di comprensione di chi si è veramente, una storia che urla la sofferenza di chi non riesce a comprendere il suo vero io, intrappolato in un mondo alienante, che costringe le persone a vivere indossando una maschera, a nascondere sotto una corazza dubbi, incertezze e paure, a lottare per venire accettati anche dai propri genitori.

Ciò che Ryosuke ha sempre desiderato è di non rimanere solo e di avere una famiglia, desiderio che lo ha spinto ad amare una persona che non faceva per lui, ma che in quel momento era tutto il suo mondo, non importava quanto ossessivo e opprimente fosse il sentimento che riversava su di lui. In fondo Ryosuke si era convinto che non avrebbe mai incontrato un’altra persona disposta a stare al suo fianco, fino a quando non ha incontrato il suo futuro marito. Alla fine Ryosuke riesce a realizzare il suo sogno: avere la sua famiglia e a vivere un amore puro e sincero.

Come funzionano i matrimoni gay in Giappone

Il matrimonio tra persone dello stesso sesso in Giappone non è legale a livello nazionale. Ryosuke e Ryosuke diventano marito e marito attraverso un contratto di partnership, ovvero un atto legale prodotto dal notaio che tutela i contraenti sui diritti e doveri reciproci, nonché sulle questioni patrimoniali e di assistenza. È uno dei mezzi utilizzati dalle coppie gay per ovviare alla mancanza di un vero riconoscimento ufficiale dei matrimoni Lgbt+. Fino al 2018 otto città e quartieri comunali in Giappone hanno legalizzato le partnership omosessuali. Un sondaggio del 2017 pubblicato dalla NHK ha mostrato che il 51% dei giapponesi sosteneva il matrimonio omosessuale ma la strada verso l’accettazione è lunga. In un paese, ma anche in un mondo, in cui l’essere gay non è ben visto e criticato dalla stessa società, invece che essere accettato e compreso, c'è ancora moltissima strada da fare.

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