"Un giorno da cana" è un librogame a fumetti realizzato dal fumettista Stefano Tartarotti e dal game designer Christian Giove, autore di Origami (qui potete leggere un nostro articolo su Origami: Leggende con una breve intervista a Christian). La protagonista è Lucy, la "cana", termine di origine dialettale che sempre più spesso gli amanti dei cani preferiscono per la designazione degli esemplari di sesso femminile. Già da questa scelta lessicale si intuisce il tono scanzonato dei dialoghi del libro. Ma procediamo con ordine!
Nei panni di Lucy
Lucy è una simpatica cagnolina meticcia di taglia media, che vive con il pelato, il suo padrone, che di mestiere fa il disegnatore. Poiché l'uomo è molto distratto e costantemente indietro con il lavoro, Lucy ha molto tempo libero e si diverte a scorrazzare nei dintorni, visitando numerosi luoghi e incontrando diversi animali, alcuni dei quali davvero bizzarri. Il pelato non è a conoscenza delle sue scorribande e lei torna sempre a casa in tempo per non farsi scoprire.
Il finale della storia è quindi sempre il ritorno a casa, ma Lucy può tornare soddisfatta dopo aver vissuto un'avventura interessante o perplessa perché ha la sensazione che le sia sfuggito qualcosa.
Lucy è golosa, curiosa, ironica e sempre pronta a vivere nuove avventure. Il resto, sarà il lettore a deciderlo.
Come si gioca
Nel corso di ogni lettura di "Un giorno da cana" accompagnerete Lucy in una delle sue giornate di vagabondaggio nei dintorni di casa, sulle colline piacentine. Il libro propone un gran numero di percorsi a bivi e alcuni enigmi, che consentono di procedere nella storia decidendo passo dopo passo dove va Lucy, chi incontra, cosa fa, come reagisce in diverse situazioni. Giocare è molto semplice: si legge l'inizio della storia, poi si decide come procedere, nella maggior parte dei casi scegliendo fra due o più opzioni indicate nelle vignette da numeri che rimandano a diversi paragrafi. Talvolta, invece, è necessario risolvere semplici enigmi per trovare il numero del paragrafo successivo.
Le scelte sono davvero molte e, poiché la lettura è molto scorrevole e divertente, spesso ci si trova a fare numerosi tentativi uno dopo l'altro per esplorare diverse possibilità.
Nel corso delle sue avventura Lucy può trovare alcuni oggetti interessanti che, forse, le serviranno in seguito. Quando li trova, va a sotterrarli nelle buche che ha scavato in giardino (un abbozzo di inventario molto semplice), dove resteranno al sicuro tra un'avventura e l'altra e potranno essere recuperati in qualsiasi momento.
Il libro
Un giorno da cana è costituito da 207 paragrafi che possono includere una o più vignette, fino a 8, occupando più pagine. Il libro è strutturato molto bene: infatti, per offrire ai lettori la massima comodità di consultazione, le pagine riportano il numero dei paragrafi che contengono, rendendo la ricerca molto comoda.
L'obiettivo del gioco è completare le 4 avventure principali, ma il libro riserva alcune sorprese, incluso un piacevole "gioco nel gioco" che comporta la ricerca di upupe disseminate qua e là nelle vignette. Quando le avrete trovate tutte potrete andare sul sito web di MS Edizioni per una simpatica sorpresa.
Per quanto riguarda l'aspetto fisico del volume, "Un giorno da cana" ha una bella rilegatura con copertina spessa e pagine dalla buona grammatura che si prestano a essere sfogliate più e più volte senza accennare a rovinarsi.
Illustrazioni e stile di scrittura
Un giorno da cana è un prodotto davvero molto curato. A livello grafico, il fumetto risulta piacevolissimo, con illustrazioni dettagliate e simpatiche e disegni molto nitidi in cui tutti gli elementi rilevanti per il gioco saltano subito all'occhio senza difficoltà. Anche le esotiche upupe sono chiaramente visibili, se si presta giusto un po' di attenzione nell'osservare le vignette. I personaggi sono molto espressivi e gli ambienti in cui si muove Lucy sono tratteggiati con accattivante semplicità.
Lo stile dei dialoghi è divertente e scanzonato e rende Lucy un'attenta osservatrice del mondo che la circonda, le regala una buona dose di ironia e un caratterino pepato, per cui la "cana" non si fa nessun problema a dire quello che pensa, senza preoccuparsi troppo delle conseguenze. Questo è l'unico aspetto del libro che lo colloca più prettamente come destinato a un pubblico adulto, poiché il tipo di humor e i riferimenti sono difficilmente comprensibili (per non dire incomprensibili) per i bambini.
Conclusioni
Ho letto "Un giorno da cana" insieme a mia figlia di sette anni e devo dire che ci siamo divertite molto entrambe. Questa storia-gioco ha diversi pro, tra cui una protagonista simpaticissima, illustrazioni molto belle e chiaramente visibili, situazioni buffe e un buon grado di ironia e, non ultimo, una notevole comodità nella ricerca dei paragrafi.
A livello di gioco, Un giorno da cana è molto semplice e questo lo rende adatto ai lettori più giovani, che oltretutto saranno affascinati dalla cagnolina e dai suoi amici animali. Ai grandi offre battute divertenti e l'esperienza molto originale di giocare un librogame a fumetti. L'immediatezza del fumetto rende la rilettura molto gradevole e spinge a voler esplorare tutti i percorsi possibili, anche quelli poco utili ai fini delle missioni, per gustare tutte le sfaccettature della storia.
Il modo di esprimersi di Lucy è semplice e immediato, ma il tipo di battute che fa è pensato per il pubblico adulto ed è molto improbabile che un bambino sia in grado di coglierne l'ironia. Al contrario, il gameplay è molto semplice, nella maggior parte dei casi è sufficiente scegliere come procedere e solo in pochi casi è necessario risolvere enigmi, comunque semplicissimi. È quindi probabile che, a livello di gioco, il prodotto risulti un po' troppo semplice per gli appassionati di librogame, ma che possa essere risultare invece perfetto per introdurre i lettori più giovani al genere. Personalmente trovo che, pur nella sua semplicità, il libro sia molto divertente e l'idea del fumetto a bivi sia interessante e originale e pertanto possa risultare comunque piacevole anche per i lettori esperti del genere.
L'esperienza di gioco genitore figlio è risultata particolarmente appagante, con la bimba che continuava a chiedere ancora una rilettura senza mai stufarsi. Sottolineo però che a sette anni la bimba non sarebbe riuscita a risolvere gli enigmi da sola, un po' per mancanza di esperienza, un po' per l'ancora scarsa capacità di fare calcoli con numeri "grandi".
A chi è adatto
Un giorno da cana è adatto a tutti gli appassionati di fumetti con gli animali come protagonisti. È perfetto da proporre ai bambini più grandi per avvicinarli al genere del librogame e ai più piccoli da giocare insieme ai genitori, ma piacerà anche agli adulti grazie alla simpatica protagonista e alla sua ironia a volte pungente. Si tratta di un prodotto molto curato e anche piuttosto originale, tuttavia i lettori abituati ai librigame, che sono caratterizzati da un sistema di gioco decisamente più complesso, potrebbero trovarlo un po' troppo semplice a livello di gameplay.