Una serie dalla vita difficile

Le produzioni britanniche diedero un buon contributo alla fantascienza degli anni '70 e sicuramente UFO e uno dei prodotti che più di altri vale la pena ricordare. Curata nei dettagli e piacevole, ebbe però una storia travagliata.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

In Gran Bretagna UFO fu trasmessa per la prima volta dalle emittenti locali, senza trovare una buona collocazione nei palinsesti. Spesso si trovava nelle fasce per ragazzi, perché i prodotti precedenti di Anderson erano per i più giovani. Molti episodi tuttavia non erano adatti per il tono drammatico, la mancanza di un lieto fine, i temi trattati (come la droga o la discriminazione sessuale).

Ci furono così diversi spostamenti di orario e questo rese difficile creare un pubblico fedele. Due episodi in particolare furono trasmessi solo in tarda serata, nel 1973. Negli USA andò un po' meglio: qui la serie andò in onda a partire dal 1972, su molte emittenti locali ma anche dalla CBS, con buoni risultati di pubblico. Il successo fu sufficiente da spingere i network a chiedere altre due stagioni.

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Anderson si mise subito al lavoro su UFO 2, un nome provvisorio. Ma verso la fine della prima stagione l'interesse degli statunitensi venne a mancare, e sfumò così l'occasione di produrre nuovi episodi. Ci riprovò una compagnia australiana nel 1996, che però non riuscì a trovare finanziatori interessati; così il progetto fu accantonato nell'ottobre di quell'anno.

In Italia il successo fu più che discreto nonostante una distribuzione a dir poco caotica. UFO fu trasmessa inizialmente dalla TV Svizzera Italiana con il titolo Minaccia dallo Spazio. Verso la fine del 1971 andarono in onda solo tredici episodi, il venerdì sera alle 21:00. La RAI la riprese e nell'autunno del 1971 ne trasmise otto episodi all'interno del contenitore La TV dei Ragazzi. Altri otto episodi andarono in onda nella stessa fascia oraria, tra gennaio e febbraio del 1973.

Vennero mandate le versioni in bianco e nero, e tra quei due momenti cambiarono alcuni doppiatori. Mandare UFO in un programma per ragazzi spinse la RAI a censurare diverse sequenze ritenute inadatte. Questa scelta, tra le altre cose, fa sì che tra la versione RAI e TVSI ci siano differenze anche sostanziali. Nessuna delle due aziende, tuttavia, arrivò a trasmettere la serie intera.

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Il successo in Italia comunque fu notevole, tanto che tra il 1973 e il '74 nel nostro Paese furono proposti ben cinque film nei cinema. Non film originali; erano rimontaggi dei vari episodi. Per chi aveva visto la versione RAI, era la prima volta che si poteva vedere UFO a colori. Era anche la prima volta che si potevano vedere certe sequenze prese dagli episodi mai andati in onda.

Dopo qualche anno ancora, siamo nel 1979, la versione TVSI fu comprata da alcune emittenti locali dell'Italia settentrionale. Dopodiché UFO scomparve dai radar fino al 1997, quando la RAI la ripropose, finalmente a colori, durante la notte. Si mantenne però la versione censurata degli anni '70.

Per vedere la versione integrale anche in Italia, dunque, dobbiamo aspettare fino a luglio del 2000. Tutti e 26 gli episodi - cinque erano ancora del tutto inediti - furono trasmessi in versione restaurata all'interno della trasmissione Dottor Futuro della rete TMC2. I sedici episodi RAI con il doppiaggio originale, più altri dieci proposti in lingua originale con sottotitoli in italiano.

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L'operazione fu riproposta pochi mesi dopo dal canale Jimmy, che però recupero altri cinque episodi in italiano nella versione TVSI. Per l'episodio Uccidete Straker fu recuperato il doppiaggio dei film - che includeva l'episodio quasi per intero. Gli episodi trasmessi in italia sono quindi 22, con quattro che non sono stati mai doppiati.

Nel 2003 UFO esce in DVD, finalmente con tutti e 26 gli episodi doppiati nella nostra lingua. Il doppiaggio però non è totalmente nuovo, e si notano le voci diverse da una versione all'altra. La prima stagione è proposta in due cofanetti, il primo con 12 episodi e il secondo con gli altri quattordici.

Omar Serafini

Classe 1965, è laureato in Ingegneria Elettronica e in Scienze della Comunicazione, con una tesi sulla Storia e critica della filmografia di Godzilla del periodo Showa. Ha curato molti prodotti dedicati al genere kaiju eiga, e ha collaborato con Fantascienza.com, e Università dell'Insubria di Varese nell'ambito dei seminari Scienza & Fantascienza. Nel 2011 crea il podcast FantascientifiCast (Facebook - Twitter), già vincitore di diversi riconoscimenti. Potete seguire Omar su Twitter.

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