Two Weeks to Live, la nuova commedia thriller su Sky e NOW

Commedia e thriller si mescolano nella nuova serie TV Sky Atlantic, in onda su Sky e NowTV: Two Weeks to Live. La nostra recensione.

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a cura di Rossana Barbagallo

È arrivata anche in Italia la serie TV Sky Atlantic che, dopo Game of Thrones, vede protagonista Maisie Williams nei panni di una giovane in cerca di vendetta: Two Weeks to Live, commedia nera scritta da Gaby Hull e diretta da Al Campbell che ci catapulta nella serie di sfortunati eventi di Kim Noakes. Una brillante comedy thriller dai toni caustici e british in onda su Sky e NowTV dal 26 dicembre. Nella nostra recensione, i pro e i contro della serie TV Two Weeks to Live.

Verso la civiltà e la fine del mondo

Kim Noakes ha vissuto tutta la sua esistenza in un capanno nei boschi insieme alla madre, Tina, imparando a sopravvivere senza però apprendere nulla del “mondo reale”. Ciò di cui è certa è che la fine del mondo è vicina, che sia causata dall'inquinamento atmosferico, da un olocausto nucleare o da un’epidemia. Decide perciò di scappare di casa per raggiungere la città in cui è nato e vissuto il padre e spuntare dalla sua lista le cose da fare in quel mitico mondo reale da cui la madre l’ha sempre allontanata e protetta. Il primo ingresso in un pub è occasione per Kim di conoscere due fratelli, Nick e Jay, con i quali stringe subito amicizia.

I due comunicano però una notizia a Kim che la sconvolge (d’altra parte, non è in grado di distinguere una fake news da una notizia reale): il mondo sta per finire davvero e alla razza umana restano solo due settimane da vivere. Kim perciò non perde tempo e si reca nella lussuosa abitazione di Jimmy Davies, il gangster che ha ucciso il padre della giovane davanti ai suoi occhi, quando lei aveva solo sei anni. Se la fine del mondo è vicina, non resta che spuntare la più importante delle azioni sulla lista, ovvero uccidere Jimmy per ottenere vendetta. Ma quanto sta per compiere Kim è solo l’inizio di una catena di eventi tragicomici.

La vendetta può essere divertente

Two Weeks to Live è la serie TV britannica Sky Atlantic che vede alla sceneggiatura Gaby Hull e alla regia Al Campbell, con protagonisti Maisie Williams, Sian Clifford, Mawaan Rizwan, Taheen Modak, Jason Flemyng e Thalissa Teixeira. Ha fatto il suo debutto in patria nel 2020, ma è approdata in Italia soltanto in questi giorni, il 26 dicembre. Tuttavia è valsa la pena di attendere. Composto da 6 episodi della durata di circa 24/30 minuti ciascuno, Two Weeks to Live è un thriller/comedy che scorre via velocemente (forse anche troppo) e intrattiene garantendo humor tagliente e brillante, tanto da creare un certo grado di dipendenza (quasi d’obbligo il binge watching).

Sin dalle prime sequenze, risulta evidente che il binario su cui intende scorrere Two Weeks to Live è quello dello humor, con una Kim (Maisie Williams) in grado di tenere testa a furbi e approfittatori, ma impacciata, goffa e totalmente priva di cognizione su aspetti normali del vivere civile, come ad esempio il valore reale delle banconote che conserva in tasca. È una comicità brillante, fatta di dialoghi caustici, situazioni imbarazzanti, fraintendimenti, black humor, capace di ravvivare il grigiore nord-britannico e di cui non se ne ha mai abbastanza nel corso delle varie puntate.

Intendiamoci, non stiamo parlando di comicità pura e marcata tanto da divenire unico attributo estetico che porti valore alla serie. Two Weeks to Live possiede tuttavia il fascino della commedia nera e salace, che richiama per certi versi titoli come The Nice Guys o The End of the F***ing World, con un po’ di Utopia qui, una spolverata leggerissima di The Boys qua. La risata è garantita, gli scenari assurdi diventano fonte di humor e ogni episodio fornisce il giusto equilibrio tra thriller e comedy che questa serie TV britannica promette.

Two Weeks to Live: bugie, segreti e pistole

Divertente e scorrevole, la serie in onda su Sky e NowTV ha forse proprio il difetto di voler condensare in pochi episodi e in altrettanto poco tempo una trama che invece dimostra tanto potenziale e molto altro da scoprire. Non sappiamo ad oggi se ciò sia intenzionale nell'ottica di una possibile seconda stagione, come suggerirebbero alcune battute lanciate lì “per caso” nell'ultimo episodio (non vi sono news o aggiornamenti in merito a un possibile seguito, infatti). Tuttavia, Two Weeks to Live appare talvolta davvero troppo rapida, ansiosa di mettere in scena l’azione, la comicità, i fraintendimenti, a discapito di quello che avrebbe potuto essere ad esempio un excursus sul background di Kim e la madre; o di quei segreti che sappiamo essere lì, sotterrati da qualche parte, pronti a esplodere come una delle mine della pericolosa survivalista Tina.

Two Weeks to Live, forse, si muove però tanto rapidamente anche grazie alla sua godibilità, frutto di una sceneggiatura in cui ogni personaggio è inserito correttamente nella trama, possiede una propria psicologia, tratti distintivi, peculiarità che lo rendono unico. E nessuno è mai banale o superfluo. Non c’è dubbio che a tenere le redini dello show è la Kim di Maisie Williams. L’attrice divenuta celebre in Game of Thrones, torna a cercare vendetta con intenti omicidi in Two Weeks to Live, ma abbandona definitivamente i panni della piccola Arya che abbiamo conosciuto tutti nella serie di Weiss e Benioff. Williams dimostra maturità, ma anche brio; la sua recitazione è ponderata e mai eccessiva, riuscendo a divertire quando deve senza risultare macchiettistica.

Anche gli altri protagonisti di Two Weeks to Live, però, sanno prendersi il proprio posto nella serie, possiedono un’eccellente caratterizzazione e persino i cattivi sono capaci di entrare nelle grazie dello spettatore, nonostante le cattive azioni. A metà tra luce e ombra, Tina, la madre di Kim, che risulta essere ora un’eroina senza macchia che si scaglia contro il consumismo sfrenato e le ipocrisie della società; ora un’antieroina nel cui passato si addensano ombre scure fatte di segreti e bugie che potrebbe rappresentare senza remore la versione femminile di Billy Butcher. Two Weeks to Live gioca infatti parecchio sui segreti di un mondo al quale è sempre stato precluso l’accesso a Kim, cresciuta per credere nella semplicità della vita tanto da rimanere sinceramente sconvolta dalla quantità di bugie che gli individui sono capaci di proferire senza pensarci troppo, giorno dopo giorno.

Ai malintesi, alle battute salaci, ai segreti che a poco a poco trovano la strada per saltar fuori in questo thriller tutto da ridere, si aggiunge in Two Weeks to Live un buon grado di azione, che si traduce in combattimenti corpo a corpo, sparatorie, inseguimenti in auto. Nella cornice un po’ grigia e disillusa dell’Inghilterra. E di quell'umanità spaventata dal proprio passato e dal mondo reale, goffa, impacciata e perché no, divertente e ridicola anche nelle situazioni più pericolose e assurde. La visione di Two Weeks to Live è caldamente consigliata.

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