Tu sei Deadpool: la divertente fusione tra fumetto e librogame!

Tu sei Deadpool è il primo esperimento della linea "fumettogame" della Marvel, che unisce la narrazione a fumetti alle meccaniche più tipiche degli indimenticabili librogame d'epoca.

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a cura di Raffaele Giasi

Senior Editor

La formula “choose your own adventure” non è certo cosa nuova nel mondo del fumetto, ed anzi soprattutto noi italiani, avidi lettori di Topolino, ci siamo spesso imbattuti in questa particolarissima formula narrativa.

Per chi fosse a digiuno dell'argomento, parliamo di storie a fumetti che, strutturate come un librogame (e come dimenticare i leggendari volumetti dedicati a Lupo Solitario?) permettono al lettore di scegliere il percorso che prenderà la storia, grazie a dei bivi tra una pagina ed un'altra.

Con il grande ritorno degli anni '80, e di tutto ciò che ad essi è annesso tra cui, ovviamente, i librogame, non deve meravigliare l'idea di Marvel di prendere uno dei suoi personaggi più apprezzati ed “estroversi” e metterlo ad uso e consumo dei lettori in quello che è un progetto editoriale decisamente intrigante e fuori di testa.

Prendete quindi Deadpool, assegnatelo ad autori talentuosi come Al Ewing, Paco Diaz e Salva Espin, date al tutto un sapore vintage da librogame ed ecco che il vostro “fumettogame” è bello che pronto! Questa è sostanzialmente la premessa del nuovo progetto editoriale Marvel “Tu sei Deadpool”, in cui il fumetto si accompagna ad un numero esagerato di bivi e azioni da compiere, il tutto arricchito dall'uso di dadi, matite e persino una scheda personaggio, per ritrovare con DP quel sapore, per tanti perduto, tipico delle avventure ruolistiche “pen & paper”.

Marvel, in realtà, non è nuova a questi esperimenti, e già qualche anno fa aveva presentato per i lettori statunitensi uno special di Halloween con protagonista Squirrel Girl, altro ottimo personaggio per bucare la quarta parete, il cui albo in questione non fu però in grado di brillare.

Con Deadpool invece la storia è completamente diversa, tanto che vogliamo dirvelo adesso e subito: questo è un albo da possedere assolutamente! Che sia nella sua versione liscia, o in quella da collezione (con tanto di gadget), perché il lavoro messo in piedi dal team creativo di questo primo volume è a dir poco esemplare.

La premessa della storia è, come spesso accade per DP, abbastanza sempliciona e banalotta, salvo poi complicarsi in modi assurdi, un po' per colpa del personaggio, che pare incapace di seguire ogni filo logico, un po' per le azioni del giocatore, che inevitabilmente porteranno alcune situazioni a complicarsi.

In sostanza Deadpool è in missione per conto di un misterioso committente (tranquilli, potrete scoprire anche subito di chi si tratta!), con l'incarico di trafugare da un deposito della Roxxon, un tecnologico casco dai misteriosi poteri. Al giocatore il compito di accompagnare, o meglio, “collaborare” con DP per la buona riuscita della missione, aiutando lo stravagante mercenario a cavarsi fuori dai guai.

Al di la della trama, semplice ma efficiente, la cosa straordinaria di questo volume è proprio il sistema di gioco, che con tanto di dadi, matite, oggetti e caratteristiche richiama apertamente ai librogame dell'epoca, trasformando Deadpool in un personaggio da gioco di ruolo a tutti gli effetti.

Le prime pagine faranno da tutorial al gioco, ma in sostanza non dovrete far altro che compiere numerose decisioni, passando da una pagina all'altra del volume secondo il sistema di numerazione delle diverse vignette, con una storia che è divisa in ben cinque capitoli differenti. Il bello è che il fumetto si diverte a metterci alla prova con situazioni assurde, garantendoci però la possibilità di visitare (salvo non sia game over!) tutti i cinque capitoli, e relative ambientazioni, del volume.

Non mancano ovviamente i diversi punti abilità, che il personaggio acquisirà o perderà a seconda dell'andazzo delle nostre azioni e, soprattutto, dei combattimenti, che in pieno stile Dungeons & Dragons, richiederanno l'uso di due dadi a sei facce (inclusi nell'edizione da collezione) per affrontare i diversi combattimenti. Il fumettogame Marvel, insomma, ricalca in pieno il culto dei librigame, adattandoli al personaggio in modo intelligente, rimpiazzando abilità classiche come “forza” o “intelligenza” con “tristezza” e “cattiveria” a seconda che le nostre azioni siano fallimentari, o la nostra morale deprecabile.

Il sistema è semplice, funziona, e si sposa molto bene al tipo di narrativa comunemente proposta da Deadpool che, anzi, spesso richiede proprio al giocatore di intraprendere azioni diverse da quelle che lui giudica sgradevoli o tediose, salvo però offrirci comunque la possibilità di fare quello che ci pare.

Tu sei Deadpool, in sintesi, è un'idea fresca, divertente e molto disinvolta. Il merito non è solo del protagonista, Deadpool, capace più di qualunque altro personaggio di veicolare il coinvolgimento e il divertimento del lettore, ma soprattutto del team creativo, che è stato capace di creare una serie di storie in cui il sistema tipico dei librogame è replicato con semplicità ed efficacia.

Saltare da una pagina all'altra seguendo la numerazione suggerita dai bivi narrativi è infatti divertente e per nulla tedioso, e mette questo albo nella vantaggiosissima posizione di essere uno dei pochi fumetti veramente “rileggibili” del panorama statunitense. Troppo spesso un volume si acquista per leggerlo una o magari due o tre volte, salvo poi archiviarlo sullo scaffale per chissà quanto tempo.

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