Prendete delle tessere, costruite un vostro percorso e muovete su di esso la vostra pedina. Anche gli avversari dovranno fare la stessa cosa, ma ad un certo punto o uscirete dal tabellone o vi scontrerete con le altre pedine. Vince chi resta per più tempo sul tabellone di gioco. Insomma, un gioco da tavolo filler strategico semplice, immediato ed elegante nel design. Questo è Tsuro, un titolo uscito per la prima volta nel 2004 che recentemente è stato ristampato dall'editore italiano dV Giochi. Scopriamolo insieme in questa recensione.
Tsuro: unboxing e componentistica
In ogni recensione dedichiamo un paragrafo apposito alla scatola prima di addentrarci all'interno delle meccaniche di gioco, ma per Tsuro non parlarne sarebbe quasi un sacrilegio. La confezione di vendita, infatti, è esteticamente sublime e certamente è uno dei punti di forza dell'opera. Le dimensioni non sono compattissime (24 x 24 x 5 cm) ma rientrano comodamente nei limiti per garantire una facile trasportabilità.
Le stampe hanno un chiarissimo richiamo orientale con un bel dragone rosso a spiccare sul lato frontale accanto al titolo, ma è una volta aperta la scatola che ci rendiamo conto della cura con cui è stato realizzato Tsuro. Aprendola ci troviamo davanti ad un foglio serigrafato trasparente in cui spicca il titolo del gioco scritto in kanji, come se fosse stato realizzato usando un pennello, posizionato al centro di varie scritte in oro che indicano il nome e il sottotitolo del gioco.
Durante l'apertura della scatola verremo invasi da un odore di similpelle: ebbene, sì, il tabellone di gioco è realizzato in cartoncino e poi è rafforzato con uno strato di similpelle come quello usato per le agende, per capirci meglio. Sinceramente è la prima volta che ci capita di osservare una scelta realizzativa simile e va certamente premiata.
In ogni caso, continuando con l'analisi dei contenuti interni alla scatola, troviamo un regolamento in cartoncino lucido ripiegato a mo' di lettera aristocratica e sotto il tabellone sopracitato vi sono conservati i componenti di gioco veri e propri, ovvero 36 tessere di cartoncino spesso e 8 pedine colorate che simulano delle pietre con incisi dei draghi. Gli elementi di gioco, nonostante i materiali siano pochi ed essenziali, rivelano una grande cura sia dal punto di vista grafico che della robustezza tattile. Le tessere di cartoncino spiccano per la stampa lucida del percorso, mentre le pedine in plastica confermano la cura maniacale con cui è stato realizzato il gioco anche dal punto di vista dell'intaglio.
Preparazione e meccaniche di gioco
Tsuro è un gioco molto immediato anche nella preparazione poiché le uniche azioni da compiere sono la distribuzione di tre tessere ad ogni giocatore (che possono essere da 2 a 8 di età superiore agli 8 anni), l'apertura del tabellone di gioco che va posizionato al centro del tavolo e la scelta del primo giocatore in base al più anziano del gruppo. Quest'ultimo posiziona la propria pedina in una delle 48 linee di partenza indicate sul perimetro del tabellone, posiziona una delle sue tre tessere che ha in mano, muove la pedina seguendo il percorso scelto, pesca un'altra tessera e ha inizio il gioco.
Gli altri giocatori dovranno compiere esattamente le stesse meccaniche: ogni giocatore, infatti, dovrà posizionare una propria tessera solo davanti alla propria pedina che, ovviamente, si muoverà in giro per il tabellone in base alle scelte del giocatore. Può succedere che uno o più draghi altrui si affaccino sulla stessa casella vuota e in questo caso le scelte di un giocatore influenzeranno anche le altre pedine perché in quel momento le vie si incrociano e i destini si uniscono.
A questo punto possono accadere due effetti: le pedine prendono strade differenti o si scontrano. Nel secondo caso perdono entrambe, nel primo caso bisogna sempre vedere che direzione segue il percorso totale poiché la pedina si deve sempre fermare dove finisce il percorso. La fine, quindi, può essere all'interno del tabellone e quindi il giocatore continua a giocare oppure può coincidere con la fine del perimetro del tabellone e questo decreta la sconfitta di quella pedina. Chi perde prima del termine del gioco, lascia le proprie tessere agli altri giocatori perché bisogna sempre cercare di avere 3 tessere percorso in mano. Qualora non si riescano ad avere, si usa la tessera Drago per indicare a chi tocca per primo la tessera di un giocatore perdente.
Scopo del gioco e varianti
L'obiettivo finale di Tsuro è abbastanza chiaro: vince chi rimane per più tempo sul tabellone e non per forza deve essere solo un giocatore. Ci sono anche due varianti di gioco che prendono il nome di Bonus di Eliminazione e Passa la Pila. La prima non è applicabile, per ovvi motivi, quando si gioca in due e permette al giocatore di turno di scambiare un qualunque numero di tessere dalla propria mano con lo stesso numero di tessere prese dalla mano dei giocatori eliminati. La seconda, invece, è alquanto banale ma utile per partite con tanti giocatori: invece di tenere la pila al centro del tavolo, si passa man mano ai vari giocatori posizionando la tessera Drago alla fine della pila così da indicare che le tessere sono finite.
Perché giocare a Tsuro?
Tsuro è un gioco molto leggero e rapido la cui durata si attesta intorno ai 15-20 minuti ed è facile da imparare anche da parte dei giocatori meno avvezzi ai giochi da tavolo. È anche uno dei pochi giochi che permette ad un buon numero di giocatori di affrontarsi in partite che generano l'"effetto ciliegia", ovvero che al termine di una ne ricomincia subito un'altra. Proprio la durata e la semplicità di apprendimento rendono Tsuro un filler fantastico.
Semplicità, però, non significa banalità poiché va sempre applicata una certa strategia affinché si possa restare il più possibile all'interno del tabellone. Bisogna quindi tenere d'occhio le mosse degli avversari e sfruttare le tessere in proprio possesso per restare il più a lungo possibile in tranquillità o portare gli avversari alla sconfitta certa. Durante le nostre partite, ad esempio, è capitato un evento rarissimo, ma possibile proprio se si segue l'andamento della partita: un percorso che forma un giro perpetuo che decreta, automaticamente, la vittoria del giocatore al suo interno. Questo, senza la giusta strategia, non sarebbe mai potuto accadere.
Al gioco, come detto poco sopra, possono partecipare dai 2 agli 8 giocatori, ma qui si nota una piccola pecca del gameplay: lo sbilanciamento. In 2-3 giocatori, la prima metà della partita scorre lenta senza alcun guizzo di genio o colpo di scena perché si parte lontani e si cerca di restarci il più tempo possibile (ciò è possibile per circa 4-5 turni). In 7-8 giocatori, invece, l'interazione tra i giocatori è praticamente immediata e la sconfitta è dietro l'angolo già nei primi turni di gioco. Il bilanciamento ottimale, quindi, si può ottenere solo se si gioca in 4-6 giocatori.
Gioco adatto a...
Tsuro è un gioco consigliato a coloro i quali cercano un titolo semplice, immediato, adatto a tutti e che possa coprire i tempi morti in maniera intelligente e divertente. Difficilmente piacerà a chi, invece, cerca un titolo più impegnativo e approfondito, ma non essendo un gioco banale nelle meccaniche sicuramente potrà coinvolgere anche coloro che dai giochi da tavolo cercano un modo per applicare la logica e una certa strategia. Indubbiamente, infine, piacerà agli amanti dei giochi artistici ed eleganti che vogliono una cantinetta di giochi da tavolo non usuali e mainstream.
Conclusioni
In conclusione Tsuro è un gioco davvero interessante che spicca sia per la sua bellezza estetica che per le sue meccaniche di gioco semplici, immediate e rapide. Le partite voleranno senza che ve ne accorgiate e potrete coinvolgere davvero tutti i vostri amici e parenti, anche quelli meno avvezzi ai giochi da tavolo o i più esperti. Dinnanzi a Tsuro sarete tutti sullo stesso piano, o meglio sullo stesso tabellone, ma per quanto tempo? Solo la giusta strategia e un pizzico di fortuna potranno dirlo.