Un antico detto recita: Non giudicare un libro dalla copertina. Certamente, nella storia della letteratura si sono susseguiti testi che provano ad esercitare la loro attrazione sul lettore grazie proprio alla copertina o a qualche altra particolarità fuori dagli schemi. In questo speciale vogliamo proporvi cinque libri contemporanei, che proprio per la loro indiscussa “stranezza” sono riusciti ad attrarre milioni di lettori, stregandoli, affascinandoli con la sola forza delle pagine, tanto da divenire spesso oggetti di culto e forsennata ricerca.
Avete mai sentito parlare di un libro dove il lettore decide l’ordine di interi capitoli? O di un libro dove l’autore in realtà non esiste e il libro stesso fa parte di un’altra narrazione dove voi stessi siete i protagonisti?
Molti di questi volumi – tanto per rendersi ancora più strani e misteriosi – diventano anche introvabili, aumentando a dismisura l’interesse dei bibliofili. Iniziamo insieme questo viaggio e vediamo quali di questi vi è già capitato per le mani.
Casa di foglie
“Questo non è per te”.
Il libro d’esordio di Mark Z. Danielewski inizia proprio con questa “dedica”. Un inquietante monito che dovrebbe già far capire al lettore che ci si trova davanti a qualcosa di diverso, o perlomeno insolito. Il romanzo ruota attorno a un misterioso manoscritto rinvenuto in un baule dopo la morte del suo autore, l'anziano Zampanò, che porterà all’esplorazione della casa stregata di Ash Tree Lane in cui viveva la famiglia del regista, Will Navidson. Il protagonista verrà inghiottito da un vortice di eventi legati alla casa che vengono narrati in modo assai singolare da Danielewski: lo stile narrativo è proprio della letteratura ergodica, con il font delle parole cambia di continuo, come la direzione delle parole, l’assenza di altre parole o alcune pagine quasi del tutto bianche. Una narrazione fortissima e un metodo quasi del tutto inedito, se non per qualche precedente nella poesia, che obbligano il lettore ad essere letteralmente protagonista del racconto, richiedendo uno sforzo non indifferente per la lettura.
Casa di foglie è stato definito da Stephen King come il Moby Dick del genere horror, e dopo aver fatto breccia nel cuore degli appassionati americani, il romanzo arrivò qui in Italia grazie a Mondadori (Collana Strade Blu, Mondadori 2005). Per tanti anni, però, il libro divenne pressoché introvabile: non c’era Libraccio o mercatino a venire in aiuto dei bibliofili incalliti ossessionati dalla ricerca di questo libro quasi leggendario, se non l’esborso di cifre incredibili presso la Baia. Ebbene, se rientrate in questa cerchia di lettori – e ricercatori – sappiate che grazie a 66th22nd, Casa di Foglie è tornato disponibile (66th22nd, Collana Bookclub, novembre 2019) in una versione aggiornata e di gran lunga più fedele all’originale, a differenza dell’edizione Mondadori che non includeva alcuni elementi ergodici e l’appendice “Le Lettere di Whalestoe”. Un libro che vi impegnerà moltissimo, ma che con buona probabilità segnerà una lettura senza precedenti.
La nave di Teseo di V. M. Straka
“Ciò che inizia sull’acqua, sull’acqua finisce e ciò che finisce sull’acqua là ricomincerà.”
Dopo aver portato a casa S. La nave di Teseo, sarete sorpresi di trovarvi davanti a quello che sembra un libro…già usato. Il dorso del libro riporta l’etichetta del catalogo di una biblioteca, tant’è che ci sono anche i timbri e le date dei prestiti registrati, mentre al suo interno si cela un intero mondo. Ci sono allegati cartoline, fazzoletti, telegrammi e tante, tantissime note a bordo pagina con diversi colori d’inchiostro che identificano diversi protagonisti che leggono come noi la storia de la nave di Teseo, ma che a loro volta ne raccontano un’altra. Un libro nel libro.
La nave di Teseo di V.M. Straka (autore di fantasia n.d.r.) racconta di un uomo senza passato, che imbarcandosi in una misteriosa nave inizia un viaggio verso l’ignoto. Mentre i due (o forse più di due?) protagonisti che si scrivono e si conoscono passandosi il libro attraverso le note scritte, sono Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa indietro con gli esami, che cercheranno di svelare a loro stessi i misteri dello scrittore Straka.
La nave di Teseo di V. M. Straka (Rizzoli Lizard, 2014), l’intera opera è stata concepita dal visionario J.J. Abrams e scritto dal romanziere Doug Dorst, e come la precedente opera, vuole essere un’esperienza ergodica incline a stimolare il lettore alla ricerca di indizi, significati, enigmi da risolvere e, dunque, a una lettura discontinua e impegnativa. Le pagine invecchiate ad arte, le scritte a penna onnipresenti e tutti gli allegati, rendono quest’opera unica e moderna nel suo genere. Quando avrete capito a dovere come leggerlo – soprattutto a riguardo le note -, fateci un fischio.
Il libro rosso. Liber novus
“Quella notte ho conosciuto la morte, il perire che si stende sull’universo intero. Ho visto come viviamo procedendo verso la morte, come l’ondeggiante grano dorato si abbassa sotto la falce del mietitore, come un’onda che si appiattisce sulla spiaggia.”
Carl Gustav Jung fu uno degli studiosi della psicoanalisi più illuminati dello scorso secolo. Molto vicino allo studio dell’inconscio, dapprima sulle stesse concezioni di Sigmund Freud, poi si modernizzò con una maggiore ricerca analitica sull’inconscio collettivo. Pare che in vita, Jung scrisse un libro segretissimo, che non fece leggere praticamente a nessuno: Il libro rosso. Il volume definito da lui stesso come "viaggio di esplorazione verso l'altro polo del mondo" appare come una discesa agli inferi, con immagini interiori che provengono da un aldilà mitico, e soprattutto con l’introduzione di un innovativo strumento terapeutico che Jung chiamò "immaginazione attiva". L’opera originale è un manoscritto, compilato in testo calligrafico e corredato da numerose illustrazioni che evocano immagini fantasmatiche, è considerato un esercizio di immaginazione attiva, pratica che Jung teorizzò come strumento di scoperta ed analisi dell'inconscio.
Il libro rosso, noto inizialmente come Liber Novus, fu scritto tra il 1913 e il 1930, ma fu pubblicato per la prima volta nel 2009, dopo che gli eredi resero ufficialmente nota la sua esistenza nel 2001. Oggi, potremmo considerare il libro rosso come un testo evocativo e incredibilmente immersivo come una modernissima “Divina Commedia”, ma anche come elemento di studio della psicoanalisi. Senza dubbio, resta un libro affascinante da sfogliare almeno una volta nella vita di ogni amante di libri che si rispetti. Una versione completa di tutte le tavole è disponibile anche in lingua italiana Il libro rosso (Bollati Boringhieri, 2012).
In balia di una sorte avversa
“Ma io questa città la conosco!”
Comprate un libro e quando lo leggete non tenete conto dei capitoli, decidendone voi stessi l’ordine di lettura. Bizzarro? È un’idea sviluppata negli anni sessanta, ripresa brillantemente B.S. Johnson nel 1969 con il suo In balia di una sorte avversa (titolo originale The Unfortunates) concretizzando quello che poi tutti riconosceranno come un "libro in una scatola" (book in a box), forse uno degli esempi massimi di letteratura ergodica. Anche stavolta, una volta vista la luce della pubblicazione, il libro diviene praticamente introvabile a seguito della morte dell’autore. È soltanto grazie a Jonathan Coe, autore della prefazione, che il libro acquisisce nuova notorietà e il grande pubblico di cui gode oggi.
Il romanzo è ambientato nelle Midlands. Un cronista sportivo arriva in treno per seguire la partita che si terrà nello stadio locale, ma un vortice di ricordi lo assale quando realizza di trovarsi nella città dove uno dei suoi più cari amici è morto di cancro. Ci saranno molteplici elementi, come luoghi, colori e, ovviamente ricordi, che ricostruiranno la storia di una grande amicizia, ma che metterà alla luce un’ingovernabilità del ragionamento umano, potendo mischiare a proprio piacimento le 27 sezioni del libro non rilegate: il romanzo inizierà sempre in un modo, proseguirà come decidete voi, ma ci sarà sempre e solo un finale dal quale non ci si può sottrarre. L’ordine casuale della lettura riprodurrà gli scatti aleatori della memoria, delle immagini di una vita.
Oggi il libro viene ancora pubblicato da Rizzoli (In balia di una sorte avversa, BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, 2011), anche se come l’originale è spesso introvabile. Quindi, se vi dovesse capitare per le mani non fatevi sfuggire uno dei libri più strani e oggetto di ricerca da migliaia di collezionisti.
Il codice delle creature estinte. L'opera perduta del dottor Spencer Black
Arriva anche in italiano uno dei libri più ricercati degli ultimi anni: The Resurrectionist: The Lost Work of Dr. Spencer Black di E.B. Hudspeth, con un titolo assai diverso per la nostra penisola. Il codice delle creature estinte. L'opera perduta del dottor Spencer Black (Moscabianca Edizioni; 2019) vuole aprire una porta che colleghi la scienza col mondo fantastico. Come? Immaginate di trovare dei reperti anatomici di un centauro o di una sirena. Impossibile direste voi, sono creature fantastiche, eppure l’autore di questo stranissimo volume si è divertito a illustrarne, con assoluta magnificenza, le loro tavole anatomiche. Folle. Abbastanza da scriverci anche una storia incredibile che accompagna tutte le illustrazioni che corredano quest’opera.
Siamo a Philadelphia, fine Ottocento. Il protagonista della nostra storia è il dottor Spencer Black, uno scienziato che ha sviluppato un’originale teoria: le più famose creature mitologiche della storia, come sirene, minotauri e arpie, non sarebbero altro che gli antenati evolutivi della razza umana. La storia di cui vi parlavamo prima, non è altro che la biografia immaginaria di questo scienziato, fatta di studi, scavi nei cimiteri e infine la sua misteriosa scomparsa in tarda età. Il suo lascito è la seconda parte del libro, costituita dal "Codex Extinctorum Animalium" (da cui la traduzione del titolo italiano dell’opera n.d.r.), ovvero uno studio sugli animali leggendari come draghi, centauri, fauni e sirene, rappresentati in dettagliate e affascinanti tavole anatomiche. Il risultato, ovviamente, non ha nulla di scientifico, ma si tratta di una delle opere di natura fantasy più originali e incredibili della letteratura contemporanea.
Anche in questo caso, si tratta di un libro di difficile reperimento, soprattutto nell’edizione italiana da poco approdata sul mercato, che va esaurita di continuo.
Il codice delle creature estinte. L'opera perduta del dottor Spencer Black (Moscabianca Edizioni) disponibile su Amazon.
Codex Seraphinianus
Andando oltre alla nostra classifica, vogliamo parlarvi del Codex Seraphinianus. Prendetela come una menzione d’onore.
Abbiamo deciso di aggiungere alla nostra TOP5 questo volume, poiché Il Codex Seraphinianus è un libro interamente asemico, e non trascrive alcuna lingua esistente o immaginaria, classificandolo, senza dubbio come uno dei libri più strani e fantastici del mondo. L’autore è l’italiano Luigi Serafini, scritto e illustrato tra il 1976 e il 1978, con una prima edizione nel 1981 a cura di Franco Maria Ricci.
Il libro è composto da circa 360 pagine, si presenta come una sorta di enciclopedia trascritta in una grafia indecifrabile e contiene una lunga serie di curiose metamorfosi grafiche, che ammaliano il lettore nonostante non si capisca cosa possano rappresentare. Le tavole illustrate interpretano quindi in chiave fantastica elementi di zoologia, botanica, mineralogia, etnografia, fisica, tecnologia e architettura, affascinando personalità del calibro di Italo Calvino, Federico Zeri, Giorgio Manganelli, Achille Bonito Oliva, Tim Burton, Douglas Hofstadter e Philippe Découflé.
Il lavoro di Serafini ricorda molto – e con buona probabilità ne avrà tratto ispirazione - quello che ad oggi è il testo più misterioso del mondo: il manoscritto Voynich, un testo illustrato risalente al XV secolo, che ancora oggi resta indecifrabile. Ma questa è un’altra storia…
Racchiudere qui tutti quei libri che ci hanno sorpreso, incuriosito e, perché no, ossessionato, risulta davvero impossibile. Siamo certi che almeno uno di questi avrà stimolato la vostra curiosità, ma altrettanto sicuri che voi possiate suggerirne altri o raccontarci la vostra esperienza avuta leggendo quelli appena presentati. Aspettiamo dunque le vostre impressioni!