Rollerball, 1975

Non solo Blade Runner, Alien e 2001 Odissea nello Spazio: nella storia del cinema ci sono diversi classici meno noti al grande pubblico ma altrettanto interessanti, se non da un punto di vista strettamente cinematografico almeno per i contenuti proposti. Ecco i nostri suggerimenti.

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a cura di Alessandro Crea

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Caratterizzato da scene estremamente spettacolari, che per la prima volta hanno fatto guadagnare agli stuntman il diritto di apparire nei titoli di coda, Rollerball di Norman Jewison è un film che si iscrive a pieno titolo nel filone della fantascienza sociologica ed è basato sull'ennesima rappresentazione di una società distopica completamente pacificata ma anche dittatoriale, che usa uno sport violentissimo, il Rollerball appunto, come unica valvola di sfogo delle pulsioni aggressive dei propri cittadini.

Lo spunto, come sappiamo, era ormai abusato già nel 1975 e, benché la trama offra una riflessione sempre valida e un inedito finale positivo, non è per questo che il film è diventato un classico.

Violento e spettacolare, compensa con lo stile e la capacità immaginifica una premessa piuttosto abusata

A fare la differenza, oltre all'invenzione del gioco entrato nell'immaginario collettivo e alle prestazioni degli stunt, è stato l'uso sapiente delle scenografie e delle location. La sede della corporazione ad esempio era nel quartier generale della BMW di Monaco, allora inaugurato da pochissimo. Sempre a Monaco, nell'Audi Dome, furono invece realizzate le riprese delle azioni di gioco e gli esterni della biblioteca, che era in realtà la sede del vecchio museo della BMW. La banca dati infine fu riprodotta negli interni del Palais des Nations a Ginevra.

Un futuro vintage, che però conserva ancora intatto il suo fascino asettico e distante, fatto di strutture futuribili e colori puri. Pensare che ormai mancano meno di due anni al 2018, l'anno in cui il film è ambientato, mette un po' di inquietudine.

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