Se Atmosfera zero mescolava western e fantascienza, il misconosciuto Alien nation diretto nel 1988 da Graham Baker tenta la strada di un'altra ibridazione tra generi: il thriller fantascientifico poliziesco.
Il film infatti narra delle indagini svolte da una coppia di poliziotti, uno terrestre e uno alieno, riguardo al traffico di una droga sintetica creata proprio con l'obiettivo di essere consumata dalla comunità di pacifici profughi alieni che ha trovato rifugio proprio sulla Terra.
Film chesi interroga sui temi del razzismo e dell'emarginazione ben prima di District 9 e Humandroid
Muovendo da queste premesse, il film cerca di infondere all'interno del ritmo e della costruzione tipica di un poliziesco d'azione, una riflessione sui temi del razzismo, dell'emarginazione e della tossicodipendenza. Concetti espressi sin dall'emblematico titolo, che gioca sull'assonanza tra alien nation e alienation, e rafforzati dal parallelo istituito tra le vicende generali e quelle personali del rapporto tra i due poliziotti, che evolve dall'iniziale ostilità a un profondo rispetto.
Alien nation non è un capolavoro dal punto di vista cinematografico, risultando anzi forse un prodotto un po' tropo anonimo e privo di quella forza registica che un soggetto tale avrebbe meritato, ma è stato comunque un film seminale, se non per quanto riguarda l'ibridazione dei generi, almeno per le tematiche: sarebbe infatti impossibile immaginare titoli come District 9 o Humandroid senza di esso.
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