Eccoci finalmente al podio, con uno dei film più rappresentativi del compianto Stanley Kubrik. La scena iniziale mostra degli ominidi che vengono a contatto con un misterioso monolito nero, e da quel momento cominciano a evolversi. Successivamente siamo nel 2001, quando il monolito viene ritrovato sulla Luna. Ed ecco poco dopo la missione Discovery One e l'omonima astronave (40 astronavi indimenticabili dal mondo del cinema), controllata dall'equipaggio umano e dal computer HAL 9000.
Il computer impazzisce e uccide quattro dei cinque umani a bordo, e poi si assiste a una curiosa scena nella quale il computer danneggiato "regredisce" a uno stadio infantile prima di spegnersi del tutto. Bowman, l'ultimo sopravvissuto, sarà protagonista del quarto atto: incapperà in un altro monolito, e poi si troverà al centro di una sequenza tra l'onirico e lo psichedelico. Il suo viaggio lo trasformerà in qualcosa di diverso, oltre l'Umano.
Esteticamente splendido, riflessivo, dalla regia misurata e coraggiosa, questo film potrebbe risultare difficile da digerire allo spettatore moderno per via del suo ritmo lento. Il nostro consiglio è di fare uno sforzo, perché ne vale davvero la pena.