Thunderhead è il secondo capitolo della trilogia delle Falci scritta da Neal Shusterman. Edito in Italia da Mondadori, il romanzo è il seguito di Falce, fortunata storia young adult che ha come protagonisti i tristi mietitori in azione in una società utopica dove la malattia e, così, la morte sono state debellate. Solo le falci hanno il potere deterministico di togliere la vita una volta per tutte, in maniera casuale o studiata secondo una filosofia personale.
L'attesissimo secondo capitolo della trilogia arriva in Italia ed è già un successo tra i fan della serie. Ritornano i protagonisti del primo, appassionante, libro, Rowan e Citra, due giovani apprendisti falci che, con le loro vicende che si intrecciano e dividono come in un eterno loop, racconteranno ai lettori una narrazione più matura e introspettiva. Se Falce è servito da introduzione a una trama che prometteva già grandi colpi di scena e rivelazioni adrenaliniche, Thunderhead ci proietta in un mondo ormai dominato dal caos, dove il libero arbitrio è un diritto riconquistato dall'umanità inerme.
Thunderhead, tra dominio artificiale e libero arbitrio
Nel romanzo Falce abbiamo appreso che a governare questo nuovo mondo perfetto, dove criminalità e morte non esistono più, c'è una intelligenza artificiale chiamata, appunto, Thunderhead. Un occhio onnisciente che conosce tutto e tutti e che prende provvedimenti immediati per ogni azione malevola compiuta. Ma, qual è l'unico discrimine? Il Thunderhead non può occuparsi, in nessuna maniera, di fatti (e misfatti) che riguardano le falci. Per questo motivo, il nuovo autoproclamato Maestro Lucifero (di cui non riveleremo l'identità per evitare spoiler) è un giustiziere che agisce nella notte e che fa delle falci, sature di vita e bramose di potere, le sue prede più succulente.
Nel primo capitolo della trilogia abbiamo appreso che parte delle falci ha iniziato ad agire in maniera puramente edonistica, traendo piacere dal proprio lavoro, cioè recare la morte alle persone. Ciò è considerato, in maniera ufficiale, assolutamente deprecabile, poiché le falci devono, per assunto, essere al di sopra del bene e del male e agire solo per puro dovere, così come stabilito dal loro regolamento.
Il fatto però che il Thunderhead non possa avere voce in capitolo in merito alle azioni delle falci, rende la loro organizzazione satura e soggetta a corruzioni di ogni tipo. A tal proposito ricordiamo che l'intelligenza artificiale governativa, in questa dimensione utopica della realtà creata da Shusterman, in poco tempo, ha acquisito una coscienza e si è sostituita a tutti i governi nazionali poiché questa è risultata equilibrata e totalmente super partes, talmente giusta da arrogarsi l’onere e l’onore di governare l’intero pianeta Terra.
Ma, accanto al governo assolutamente incorruttibile del Thunderhead, due giovani falci anomale cercano di portare equilibrio nel sistema in cui l'intelligenza artificiale non può operare. Maestro Lucifero è il giustiziere delle falci corrotte, mentre Madame Anastasia, con il suo modo di spigolare così ricco di pietà e compassione, sfida apertamente tutto il sistema dell'Ordine basato sulla pura impersonalità. Entrambi i personaggi insieme alla new entry Greyson Tolliver, cercheranno di cambiare il sistema dall'interno, con il bene placito del Thunderhead.
Qui, l'intelligenza artificiale che tutto domina diventa di fondamentale importanza perché segna le sorti di tutta l'umanità e racconta ai lettori gli avvenimenti da un punto di vista assolutamente impersonale, un po' come in una eclissi autoriale, dove a dominare è l'oggettività dei fatti.
Una storia in bilico tra bene e male
Il romanzo di Neal Shusterman, rivolto a un pubblico giovane, fa riflettere sul sottile confine tra bene e male che non è mai ben definito. La trama, così come nel primo volume della trilogia, è complessa e non si può esaurire con un riassunto, poiché diversi e importanti sono gli spunti di riflessione. Possiamo dire, però, che la storia mette dinanzi al lettore un problema morale non indifferente: quando è lecito commettere giustizia personale? Se sappiamo che farsi giustizia da sé in un mondo come il nostro non è mai lecito e plausibile, in una dimensione utopica (che in questo secondo capitolo diviene sempre più distopica) tutto è lecito al fine di raggiungere un bene più grande e comune.
Il Thunderhead, grande intelligenza che governa la Terra, in questo romanzo diventa il vero protagonista, anche se non può agire direttamente e funge da spettatore, quasi inerme, alle lotte intestine nella Compagnia delle Falci. Madame Anastasia e Maestro Lucifero saranno le due facce di una stessa medaglia, entrambi vorranno portare la Compagnia delle Falci al suo ordine naturale, la prima attraverso una lotta silenziosa dall'interno, in secondo, invece, con brutali assassinii che renderanno ancora più labile il confine tra bene e male.
Il romanzo è assolutamente ben costruito e invita il lettore ad andare avanti nella lettura. La scrittura è semplice e scorrevole e questo è assolutamente un plusvalore all'opera. Parliamo ora dello stile perché la pluralità dei punti di vista ci fa riflettere maggiormente a proposito del confine tra bene e male che fa da cardine a tutta la storia. Se il Thunderhead è il bene per eccellenza, esso non può agire in questioni che riguardano le falci, per questo, l'operato di Madame Anastasia e Maestro Lucifero diviene ancor più emblematico poiché cardine di tutta la storia e confronto diretto tra legalità e giustizia. Questioni non di poco conto che inducono il lettore a riflettere anche sulle scelte morali più deprecabili compiute dei protagonisti della storia.
Conclusioni
Thunderhead, secondo capitolo della Trilogia delle Falci, è un libro da non perdere. La lettura e scorrevole e avvincente e può interessare non solo un target di giovani adulti. Anche i lettori più navigati possono trarre piacere dalla lettura di una storia egregiamente costruita. I personaggi sono caratterizzati in maniera ineccepibile e facciamo fatica a trovare dei rivali letterari nella letteratura di questo genere e target.
La storia, poi, racconta l'eterna lotta tra bene e male, condita con elementi morali che non sfociano mai nel "moraleggiante" anzi, spesso le azioni più deprecabili sono quelle che più fanno riflettere il lettore, anche il meno avvezzo al genere fantascientifico. Anche perché, la fantascienza qui è solo un pretesto per raccontare la storia di una società corrotta dove anche il più grande dei governanti, il Thunderhead, non può avere voce in capitolo in merito alla legalità. L'opera è anche didascalica e fornisce un grande insegnaemento, ciò quello di lottare, con tutte le forze, per i propri ideali e per le proprie idee, senza perdere di vita il confine tra bene e male.