Thor: Love and Thunder, tutto quello che dovete sapere

Thor: Love and Thunder, tutto quello che dovete sapere sul nuovo film del Dio del Tuono

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a cura di Manuel Enrico

Dopo Doctor Strange nel Multiverso della Follia, il nuovo capitolo del Marvel Cinematic Universe saràdedicata al Dio del Tuono, Thor, nuovamente interpretato da Chris Hemsworth. Quarto film solista dedicata all’asgardiano dopo Thor, Thor: The Dark World e Thor: Ragnarok, Thor: Love and Thunder sarà una diretta emanazione degli eventi che hanno interessato il Vendicatore in seguito ad Avengers: Endgame, momento in cui abbiamo potuto apprezzare una toccante caratterizzazione emotiva del personaggio. Ai tempi, la critica si è concentrata principalmente sull’aspetto da Drugo di Thor, materiale perfetto per meme e derisioni tra amici, perdendo di vista la lunga e accurata definizione emotiva del personaggio, che sembra essere invece centrale in Thor: Love And Thunder.

L’annuncio del quarto film dedicato al Dio del Tuono si è subito imposto come uno dei titolo più attesi della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe, complice il ritorno di un personaggio particolarmente amato e misteriosamente tralasciato negli ultimi capitoli della saga degli Avengers, Jane Foster (Natalie Portman). Le precedenti produzioni legate alla Fase Quattro del MCU hanno mostrato come all’interno delle idee dei Marvel Studios ci sia la volontà di sperimentare muovendosi verso nuove direttrici narrative, offrendo non solo spazio a nuovi personaggi (come Moon Knight o Ms. Marvel), ma anche dando a volti noti del franchise una nuova profondità.

Thor: Love and Thunder, tutto quello che dovete sapere

Marvel Cinematic Universe – Fase Quattro: l’anima dietro la maschera

Dopo gli eventi di Avengers: Endgame, abbiamo perso Iron Man e Capitan America. Soprattutto, la consapevolezza che ci siano minacce spaventose che prima venivano ignorate, come ha dimostrato con un semplice sciocco di dita Thanos. Questa rivelazione ha portato a una diversa concezione del ruolo dell’eroe agli occhi del pubblico, generando una certa apprensione alla scomparsa di Iron Man e Capitan America, necessità figlia del Blip e che ha consentito a un villain come Mysterio di fingersi eroe, arrivando a minare la credibilità di un eroe come Spider-Man (Spider-Man: Far From Home). All’interno di questo mutamente del contesto sociale del Marvel Cinematic Universe, si collocano anche serie disponibili su Disney+ come WandaVision e The Falcon & The Winter Soldier, in cui vengono approfonditi l’impatto del finale di Endgame non solo sulla popolazione mondiale, ma anche sui singoli eroi. La sensazione è che si sia entrati in un periodo in cui emozioni cupe e complesse, come l’accettazione della perdita e la paura preventiva, siano divenute parti integranti dello sviluppo narrativo del contesto del MCU.

Questa sensazione di pericolo costante non è appannaggio solo dell’uomo comune, ma è stata estesa anche ai supereroi, che si sono ritrovati a dover affrontare sfide non solo di carattere supereroico, ma anche più terrene e intime. Dalla scoperta della complicata dualità della vita del supereroe enfatizzata da Spider-Man: No Way Home al distacco e necessario ricongiungimento con problemi più quotidiani, come presentato in The Falcon & The Winter Soldier. Il file rouge della Fase Quattro del Marvel Cinematic Universe sembra essere non solo una ricerca di una diversa dimensione narrativa, identificata nelle potenzialità del multiverso, ma anche un ritratto più focalizzato e intimo dei vecchi protagonisti del franchise. Un’analisi che ora viene estesa a Thor.

Thor nel Marvel Cinematic Universe

Ripensando alla vita di Thor all’intenro del Marvel Cinematic Universe, sarebbe facile limitarsi all’aspetto più giocoso dell’asgardiano. Nella sua prima apparizione era gigionesco, si puntava alla costruzione di un’ironia basata sulla profonda diversità tra la vita terrestre e quella di un alieno proveniente da un mondo di dei. La presenza di Thor sulla Terra era inizialmente vista come una sorta di punizione per la sua strafottenza, la sua eccesiva baldanza nell’essere il successore designato di Odine, il Padre di Tutti, signore di Asgard. Da questo primo scontro con una diversa realtà, quella umana, Thor inizia un percorso personale di crescita, che lo porta a perdere la sua boria, spingendolo ad assumersi un ruolo più degno del suo lignaggio.

L’incontro con gli altri eroi della Terra e la successiva formazione degli Avegners rappresenta il punto di partenza di questa sua maturazione. L’incontro con Jane Foster, umana capace di far innamorare il Dio del Tuono, è un ulteriore passaggio emotivamente importante per Thor, che si ritrova presto a dover affrontare una sfida epocale: la fine del proprio mondo. La visione premonitrice vissuta durante l’intrusione mentale di Wanda Maximoff in Avengers: Age of Ultron è stato il primo sentore di una minaccia incombente per Thor, che in seguito agli eventi di Thor: Ragnarok ha assistito alla fine del proprio mondo, una morte di cui è stato deliberato artefice, scegliendo di liberare il demone Surtur per fermare la sorella Hela (Cate Blanchett).

La perdita del proprio mondo e la sua elevazione a signore degli Asgardiani, viene ribadito un concetto che diventa essenziale per Thor: Asgard non è un luogo, ma la sua gente. Motivo per cui i sopravvissuti al Ragnarok divengono una responsabilità per Thor, che nell’assistere alla distruzione della nave su cui viaggiavano i sopravvissuti del suo mondo per mano di Thanos durante le scene iniziali di Avengers: Infinity War subisce la prima di una serie di ferite che avranno una notevole influenza sulla sua personalità. Il non aver impedito a Thanos di compiere il suo gesto insano al termine della Battaglia di Wakanda, ferendolo ma non uccidendolo, e la scoperta che nemmeno con la morte del Titano Folle fosse possibile rimediare a questo dramma, è il punto di rottura per Thor.

Quando lo ritroviamo cinque anni dopo lo schiocco di dita di Thanos, Thor ha condotto i pochi asgardiani rimasti sulla Terra, creando il paesino di New Asgard. Per quanto sia nominalmente loro re, è la Valkyria (Tessa Thompson) a tenere insieme questa gente, visto che il Dio del Tuono ha deciso di chiudersi al mondo, soffocato dal suo dolore. Il Thor Grasso che vediamo non è un personaggio comico, o meglio è anche comico, ma è una figura sofferente, che ha scelto di distaccarsi completamente dalla sua precedente vita, preferendo ricordare le sue grandi imprese come una protezione, una negazione del suo più grande fallimento. Nella sua caduta interiore, Thor diventa umano, si avvicina come mai in precedenza alla condizione mortale, con la sua fallibilità. Uno stato emotivo da cui viene guarito dalla madre Frigga (Renè Russo), quando viaggiando indietro nel tempo riesce a recuperare la Gemma della Realtà e il suo Mjolnir.

La battaglia con Thanos terminata con la sconfitta del Titano Folle e il sacrifico di Iron Man, ha spinto Thor ad andare oltre al suo dolore, al suo senso di sconfitta. La conseguenza di sua consapevolezza è la scelta di nominare ufficialmente reggente di Nuova Asgard la Valkyria e partire con i Guardiani della Galassia per ritrovare il proprio spirito di avventura e il suo sé più autentico tra le stelle.

Per arrivare preparati alla visione di Thor: Love and Thunder, si può quindi rifare un rewatch dei seguenti capitoli del Marvel Cinematic Universe:

Thor (2011) – Prima apparizione di Thor, con il Dio del Tuono che viene mandato sulla Terra da Odino (Anthony Hopkins), come punizione per avere quasi causato una guerra. Mentre Thor sul nostro mondo comprende l’importanza del suo ruolo e si innamora della scienziata Jane Foster, ad Asgard il fratellastro Loki (Tom Hiddleston) usurpa il trono di Odino, ma, nonostante i tentativi di Loki di impedirne il ritorno, Thor riesce ad arrivare su Asgard e ristabilire l’ordine.

Avengers (2012) – Seguendo i piani del Titano Folle Thanos, Loki cerca di conquistare la Terra, portando alla nascita degli Avengers, formazione di supereroi cui si unisce anche Thor, intenzionato a fermare il fratello e proteggere il nostro mondo, a cui si è affezionato.

Thor: The Dark World (2013) – Jane Foster, durante una ricerca, entra in contatto con l’Aether, misteriosa materia dall’immenso potere, bramato dagli Elfi Oscri di Svartalfahemir come mezzo per imporre l’oscurità a tutto l’universo. Nel tentativo di salvarla, Thor porta la donna su Asgard, ma questo spinge gli elfi oscuri guidati da Malekith ad attaccare la reggia di Odino, uccidendo la Regina Frigga. In seguito a questa morte, Thor, Jane e Loki, che si offre di aiutare in cambio del diritto di vendicare Frigga, affrontano Malekiht e impediscono il suo piano. L’Aether estratto dal corpo di Jane viene portato al Collezionista, che rivela come si tratti di una delle gemme dell’infinito.

Avengers: Age of Ultron  - Thor assieme ai Vendicatori affronta la minaccia di Ultron, intelligenza artificiale creata da Tony Stark e Bruce Banner che si ribella ai creatori e minaccia di distruggere il mondo. Durante questa missione, Wanda, inizialmente alleata di Ultron, impone all’asgardiano una visione del Ragnarok, la fine del suo mondo. Alla sconfitta di Ultron, Thor parte per lo spazio, intenzionato a trovare le Gemme dell’Infinito, potenti artefatti che potrebbero rappresentare la salvezza per Asgard.

Thor: Ragnarok (2017) – Sparito dai radar dopo Avengers: Age of Ultron, Thor scopre come in realtà già dopo lo scontro con Malekith sul trono di Asgard sedesse Loki, che si fingeva Odino. Il vero Padre di Tutti era scappato sulla Terra, dove viene ritrovato dai figli, con l’aiuto di Stephen Strange, poco prima che il dio muoia lasciando ai figli un’ultima verità: hanno una sorella Hela, dea della morte. Alla morte di Odino, Hela compare per rinvendicare il diritto a governare Asgard, ma i suoi metodi spietati spingono Thor e Loki a contrastarla, portando infine al Ragnarok, la fine di Asgard. Mentre il demone Sultur distrugge il suo mondo, Thor riesce a condurre gli asgardiani sopravvissuti nello spazio, verso una nuova casa.

Avengers: Infinity War e Avengers: Endgame  - Mentre cerca una nuova casa per il suo popolo, Thor si scontra con Thanos, che nella sua ricerca delle Gemme dell’Infinito, non esita a uccidere Loki, che tenta di salvare il fratello, e condannare Thor alla morte nelle profondità dello spazio. Salvato dai Guardiani della Galassia, Thor riesce a creare una nuova arma, lo Strombreaker, e unirsi vanamente alla lotta contro Thanos sulla Terra, non riuscendo a impedire che Thanos realizzi il suo piano. Cinque anni dopo, Thor, uomo distrutto e isolato dal resto del mondo, viene coinvolto in un ardito piano per riparare al danno fatto da Thanos, sconfiggendolo e decidendo, a missione completata, di intraprendere un nuovo viaggio tra le stelle con i Guardiani della Galassia.

Il cast di Thor: Love and Thunder

Thor (Chris Heimsworth) – Dopo la sua ultima apparizione in Avengers: Endgame, il Dio del Tuono sembra avere ritrovato la propria voglia di avventura, partendo per lo spazio a bordo della Milano, l’astronave dei Guardiani della Galassia, lasciando a Valkyria il compito di guidare gli asgardiani sopravvissuti al Ragnarok. Sarà questa ricerca di un sé perduto e la voglia di tornare a essere un vero eroe che guiderà le imprese di Thor nel suo nuovo film

Gorr (Christian Bale) – Alieno dal tragico passato, Gorr è l’ultimo sopravvissuto di un mondo distrutto da un’immane tragedia. Una distruzione giunta nonostante le preghiere e le suppliche alle proprie divinità, rimaste orde alla disperata richiesta d’aiuto di un intero mondo. Sentendosi tradito dagli dei che avrebbero dovuto proteggerlo, Gorr decide di dare vita a una propria crociata, con l’obiettivo ultimo di eliminare ogni divinità della Galassia

Valkyria (Tessa Thompson) – Dopo esser stata presentata come una rinnegata asgardiana, Valkyria è stata elevata al ruolo di guida degli asgardiani sopravvissuti e rifugiatisi sulla Terra. La sua anima guerriera mal si concilia con questo compito, e dal trailer di Thor: Love and Thunder sembra chiaro che la sua vis bellicosa sarà una delle forze a disposizione di Thor

Jane Foster (Natalie Portman) – Dopo la sua ultima apparizione in Thor: The Dark World, Jane Foster era completamente sparita, ma ora la vediamo tornare in scena brandendo nientemeno che un Mjolnir riforgiato. Vecchia fiamma di Thor, la presenza di Jane sarà centrale nelle dinamiche del film, oltre a spiegare dove la donna sia stata in tutto questo tempo

Guardiani della Galassia – Il gruppo capitanato da Peter Quill (Chris Pratt) e composto da Rocket Racoon (Bradly Cooper), Groot (Vin Diesel), Drax (Dave Bautista), Nebula (Karen Gillian) e Mantis (Pom Klementieff) ha accolto tra le proprie fila anche il Dio del Tuono, che affronterà con loro avventure nel cosmo, almeno all’inizio del film.

Thor: Love and Thunder, storie di dei e amori

Con Thor: Love and Thunder, è nuovamente Taika Waititi ad accomodarsi sulla sedia del regista. Con questo nuovo capitolo della saga del Dio del Tuono, avremo modo di vedere Thor mentre cerca di tornare a essere l’eroe di un tempo, ma sulla sua strada farà un incontro inatteso: Jane Foster. Sparita dal MCU da Thor: The Dark World, Jane sembra esser tornata in scena con la capacità di controllare il Mjolnir, il martello di Thor distrutto da Hela in Thor: Ragnarok, ma ora ricomposto. L’incontro con Jane sarà centrale per Thor, che si troverà a dover prendere coscienza dei suoi sentimenti per la donna.

A contrastate Thor sarà Gorr, il Macellatore di dei, interpretato da Christian Bale. Gorr è intenzionato a uccidere tutte le divinità del cosmo, colpevoli, a suo avviso, di essere false e di abbandonare coloro che credono in loro. Il mondo di Gorr è stato distrutto nonostante le preghiere rivolte agli dei di questa civiltà, una perdita che ha portato il personaggio a intraprendere una propria crociata finalizzato allo sterminio delle divinità.

Il trailer di Thor: Love and Thunder

Questa la sinossi:

Il film vede Thor (Chris Hemsworth) in un viaggio diverso da qualsiasi cosa abbia mai affrontato: una ricerca di pace interiore. Ma il suo ritiro viene interrotto da un killer galattico noto come Gorr il macellatore di Dei (Christian Bale) il cui unico scopo è l’estinzione degli dei. Per combattere la minaccia, Thor chiede aiuto alla Regina Valkyria (Tessa Thompson), Korg (Taika Waititi) e l’ex fidanzata Jane Foster (Natalie Portman), che, con grande sorpresa del Dio del Tuono, brandisce inspiegabilmente il suo martello magico, Mjolnir, nei panni de La Potente Thor. Insieme, intraprendono una straziante avventura cosmica per svelare il mistero della vendetta del Macellatore di Dei per cercare di fermarlo prima che sia troppo tardi.

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