Spegne oggi, 17 Dicembre, la sua trentunesima candelina la famiglia più irriverente del piccolo schermo, I Simpson. Nati dal genio di Matt Groening, I Simpson hanno fatto il loro debutto televisivo negli Stati Uniti in prima serata, divenendo in pochissimo tempo il prodotto di punta dei 20th Century Studio. La sit-com, però, arriverà in Italia solo tre anni più tardi, il Primo Ottobre del 1991.
La storia della famiglia Simpson è molto lunga e sfaccettata e in tutti questi anni di messa in onda, lo show televisivo è diventato un vero e proprio fenomeno di culto che è riuscito ad accomunare diverse generazioni, rimanendo sempre attuale.
I Simpson: Genesi di un fenomeno di massa
All'inizio degli anni Novanta fino ai primi anni Duemila, I Simpson hanno dettato legge sul modo di fare satira politica e sociale, divenendo, nel 1999, il miglior prodotto del secolo secondo la celebre rivista Times. Ma il successo dei Simpson è sicuramente dovuto ai suoi emblematici protagonisti: Homer, Marge, Lisa, Bart e Maggie, i componenti della famiglia.
Attorno a questi personaggi principali, i veri e propri protagonisti della serie Tv animata, ruotano un corollario di coprotagonisti e personaggi secondari di tutto rispetto, ognuno di essi è la personificazione di cattive abitudini americane, luoghi comuni, stereotipi e cattiverie di ogni tipo.
Il politicamente corretto, come possiamo bene evincere, non è una prerogativa dello show televisivo targato FOX, soprattutto nelle sue prime stagioni, dove gli attacchi personalistici e l'irruenza degli accadimenti sul piccolo schermo hanno influenzato il modo di fare satira degli ultimi trent'anni.
La genialità di Matt Groening e dei personaggi da lui creati sono stati notati, in prima istanza, dalla produzione di un programma televisivo che, sul finire degli anni Ottanta, precisamente nel 1987, stava riscuotendo un discreto successo, The Tracy Ullman Show. In questo talk show la famiglia Simpson comparve per la prima volta come intermezzo tra una pubblicità e l'altra, un brevissimo episodio di pochi minuti che avrebbe cambiato per sempre la storia della televisione.
Avendo ricevuto delle critiche piuttosto buone, l'avventura dei Simpson presso la casa televisiva di Tracy Ullman durò dal 1987 fino al 1989, quest'ultimo fu, poi, l'anno del debutto vero e proprio de I Simpson come show televisivo indipendente.
Personaggi iconici di un'epoca borderline
Tutti i personaggi che, negli anni, hanno preso parte allo show de I Simpson non iconici e raffigurano in maniera emblematica le problematiche della società da trent'anni a questa parte, una società borderline, in bilico tra innovazioni, benessere, crisi, mancato progresso sociale per la middle class. Una società alla deriva che lo show di Matt Groening fotografa con spietata consapevolezza.
Gli stessi protagonisti dello show, i componenti della famiglia, sono un corollario di luoghi comuni e stereotipi, questo però non rende la narrazione vuota di significato, anzi, nella semplicità della messa in scena Matt Groening rende espliciti i riferimenti, le critiche e finanche le accuse verso la società contemporanea.
Nella serie TV d'animazione, poi, non mancano tutti i riferimenti alla cultura pop che ha caratterizzato questi ultimi tre decenni di storia, ma ci si riferisce anche alla scena politica internazionale con particolare occhio critico alle questioni razziali ed economiche. Non possiamo non ricordare le aspre critiche mosse, ad esempio, al personaggio di Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti d'America è stato più volte protagonista dello show televisivo, a volte anche al centro delle famosissime "previsioni", la più famosa delle quali risale all'anno Duemila e più precisamente nella puntata Bart to the Future.
In questo episodio, Bart compie un viaggio nel futuro, nel 2030 per la precisione, dove scopre che sua sorella Lisa è diventata la prima presidentessa donna degli Stati Uniti d'America. Lisa, lamentandosi della crisi economica da lei ereditata in qualità di inquilina della casa bianca, si riferisce a Donald Trump come causa di essa. Insomma, una vera e propria previsione che si sarebbe realizzata qualche anno più tardi.
La preveggenza de I Simpson
Da Lady Gaga al SuperBowl, alla diffusione dell’ebola, dalle biblioteche gestite da robot, allo scandalo FIFA, dallo Shard della città di Londra, alle invenzioni più cool e all’avanguardia della Apple; dal coronavirus, all’attacco alle torri gemelle. Sono davvero tantissime le puntate nelle quali I Simpson ci hanno visto lungo e hanno lanciato sul piccolo schermo la loro profezia.
Molti degli spettatori e dei fan della serie hanno visto in queste previsioni la capacità di Matt Groening di leggere con spirito critico la società contemporanea, sta di fatto, però, che alcune di esse sono davvero terrificanti, ne vogliamo, perciò riportare qualcuna per rispolverare insieme l'album dei ricordi, sicuri che anche voi possiate dire "è vero, questa puntata la ricordavo".
Una delle profezie più divertenti e a cui anche noi utenti dell'internet spesso ci appelliamo per trovare giustificazione ai nostri errori (o orrori) di ortografia, è quella che riguarda il correttore automatico. In una puntata del 1994, Homer ha in mano un palmare della Apple e scrivendo un messaggio, il correttore automatico cambia totalmente il senso della frase scritta dal padre della famiglia Simpson. A chi di noi non capita almeno un paio di volte al giorno? Sempre citando la Apple, I Simpson pare che abbiano predetto anche l'arrivo degli smartwatch già nel 1995 in una puntata ambientata nel futuro dove il fidanzato di una Lisa ormai adulta fa una chiamata telefonica proprio con il suo orologio. Un'altra simpatica profezia risale al 1998, quando in una puntata compare quella che possiamo chiamare l'intuizione di Farmville, lo storico gioco di Facebook.
Nel campo della politica, oltre alla già citata profezia su Donald Trump presidente degli Stati Uniti, Matt Groening ci avvisa sui pericoli del voto elettronico, pratica molto utilizzata negli USA che però potrebbe dare seri problemi circa la veridicità delle votazioni e spingere i vari candidati a millantare brogli elettorali, insomma, la cronaca delle scorse settimane riguardante le nuove elezioni alla Casa Bianca.
Gli episodi migliori di sempre
È quasi impossibile fare una classifica circa i migliori episodi de I Simpson. In trent'anni di storia lo show ci ha regalato, però, delle perle indimenticabili che vogliamo ricordare con voi. Innanzitutto non possiamo non ricordare tutte le puntate dedicate a Halloween, festività particolarmente sentita e citata nella serie di Groening ambientata a Springfield. Per cavalcare l'onda della paura, non possiamo non ricordare la seconda puntata della quinta stagione dal titolo Il Promontorio della Paura, parodia del celeberrimo film con Robert De Niro. In questo episodio Bart è alle prese con il suo acerrimo nemico, Telespalla Bob che tenta di uccidere il piccolo di casa Simpson e avere così, una volta per tutte la sua agognata vendetta. Il Promontorio della Paura ci regala delle gag e dei dialoghi indimenticabili, su tutti c'è sicuramente la scena dei rastrelli.
Altra puntata al limite del visionario è la nona dell'ottava stagione dal titolo Il Viaggio Misterioso di Homer. In questo episodio Homer, appunto, preso dalla sua proverbiale ingordigia, si abbuffa di peperoncini molto piccanti che lo portano a un vivere viaggio stile freak, una sorta di richiamo a tutta la cultura degli indiani d'America e all'utilizzo del peyote. Altra indimenticabile puntata è Homer nello Spazio Profondo andata in onda durante la quinta stagione, in cui Homer diventa un astronauta dalle dubbie capacità, ovviamente, e contribuisce al fallimento di tutta l'operazione spaziale. La scena clou di questa puntata è sicuramente quando Homer, fluttuando in assenza di gravità, mangia le patatine uscite dalla confezione e posizionate tutte intorno a lui, come in una sorta di sogno godereccio senza fine.
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