The Marvelous Mrs Maisel e US Army: orgoglio e liberazione

Riscopriamo il valore dell'esercito americano, raccontato anche nella serie The Marvelous Mrs Maisel, in occasione della Festa della Liberazione.

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a cura di Francesca Sirtori

Siamo prossimi a una ricorrenza importante e dal significato cruciale per la storia mondiale, in particolare per quella italiana. Il 25 aprile è l'Anniversario della liberazione d'Italia, meglio noto come Festa della Liberazione, occasione annuale per ricordare l'insurrezione generale, nel lontano 1945, al fine di liberare il territorio italiano dall'occupazione nazifascista. Siamo all'epoca della Seconda Guerra Mondiale, un contesto ben diverso da quello in cui si ambientano le vicende di The Marvelous Mrs Maisel, senza contare il gap temporale dato da svariati anni di differenza.

Il benessere in cui è cresciuta Midge Maisel è proprio figlio della prosperità economica vissuta nel secondo dopoguerra, un'epoca in cui la leggerezza e la spensieratezza dominavano i testi delle canzoni e i temi degli spettacoli, come anche la nostra comedian ben sa.

L'esercito americano e Midge Maisel

Cosa ha a che fare dunque Midge con la Seconda Guerra Mondiale? Poco o nulla, di fatto, ma proprio per ricordare gli eventi di quel lontano periodo buio, ecco che "arrivano i nostri". Breve infarinatura storica per aiutarvi a contestualizzare: perché stiamo unendo Storia vera e fiction, soprattutto in un pezzo che parla di una serie Prime Video? Ve lo spieghiamo in breve: cominciamo ricordando che l'esercito americano ha contribuito alla salvezza della nazione italiana proprio al tempo del secondo conflitto mondiale, in un'operazione nota come Campagna d'Italia e durata dal 1943 al 1945.

Gli americani infatti hanno espugnato il potere nazifascista attraverso una serie di sbarchi e battaglie sanguinose, che hanno condotto l'esercito tedesco a un progressivo logoramento, alla successiva disfatta e alla ritirata dall'Italia. Oltre a questa importante operazione, ricordiamo i profondi sentimenti di stima e affetto del popolo americano nei confronti dell'esercito, frequentemente esaltato e omaggiato. Ne sono la lampante dimostrazione anche parecchi esempi regalatici dalla produzione cinematografica: da Salvate il soldato Ryan a Pearl Harbor, passando per American Sniper fino a Dunkirk, per citare solo i successi più lampanti degli ultimi vent'anni.

Aprite le danze!

Quale occasione migliore allora, per tornare a celebrare la US Army anche nella serie di Amy Sherman-Palladino? Ci riferiamo al primo episodio della terza stagione, dal titolo "Aprite le danze", proprio quando Midge partecipa a un breve spettacolo per onorare l'esercito in occasione delle celebrazioni natalizie.

Ripercorriamo brevemente questa sequenza scenica che apre in medias res l'episodio. Siamo nel 1959 e, in compagnia dell'inseparabile spalla Susie, Midge si reca presso una base militare per esibirsi di fronte a un immenso plotone di eroi nazionali. Le regole da seguire sono molto rigide, come possiamo immaginare. This is the army, del resto, ma chi o cosa ferma la nostra comedian? Non di certo l'esercito, che viene così descritto:

E' un'ottima organizzazione. Ti svegli ogni giorno fiero di essere americano e di servire il tuo paese, capisci?

Dopo una breve apparizione sul palco, notiamo che non è la sola donna presente per l'occasione: un intero cast di soubrette, abbigliate con i classici costumi scenografici dell'epoca, apre letteralmente le danze allo spettacolo offerto all'esercito americano. Il carattere scenografico dedicato a qualsiasi evento trattato in The Marvelous Mrs Maisel non viene meno neanche per questo evento, dove tutto l'insieme è il risultato dato da celebrazione ed esaltazione costante del patriottismo, tra colori nazionali e riferimenti alla propria cultura.

Notiamo allora l'ampia bandiera a stelle e strisce appesa dietro il palco, i cui colori fanno pendant con quelli dei costumi del corpo di ballo e dell'abbigliamento di Midge Maisel, durante la sua esibizione sul palco. Inoltre l'artista rimane in tema con l'ambiente militare anche quando dismette le vesti di one woman show. In perfetto stile dell'epoca, Midge non perde nemmeno questa occasione per sfoggiare la varietà del suo guardaroba, ancora una volta impeccabile (come accennavamo in questo approfondimento). E dopo una delle sue classiche performance con chiusura corale, guidata dalla voce di Shy Baldwin e delle Silver Belles, si chiude il sipario sul momento dedicato all'esercito.

Born in the USA

Da dove arriva quindi questo forte attaccamento all'esercito USA? Perché viene così frequentemente citato e inserito nella produzione cinematografica, e non solo? Considerando le origini del popolo americano, dettate da ampi gruppi di persone dalle plurime nazionalità, che hanno dovuto conquistare con il sudore il proprio territorio, il concetto di fatica, conquista e lotta sono insigniti nel DNA della popolazione. Non dimentica del proprio passato, la cultura americana anela dunque alla difesa e all'orgoglio del proprio Paese.

Non dimentichiamo ad esempio, per restare sempre in ambito "ludico", quante volte viene citata l'America nei fumetti. Pensiamo a Captain America, American Dream, Miss America: hanno tutti in comune una cosa, anzi due. Non si tratta solo di supereroi, votati alla difesa strenua del proprio Paese, ma hanno tutti nel nome il termine "America".

Un esercito, una nazione

L'orgoglio per la patria e il nazionalismo trasudano da ogni poro; questi personaggi sono l'incarnazione stessa dei valori americani e sono spesso legati anche alla Storia. Ricordiamo che la prima serie dedicata a Steve Rogers cominciava proprio nel 1940, dove il primo numero mostrava in copertina il protagonista mentre tirava un pugno in faccia proprio ad Adolf Hitler, per rimanere in tema. Un'uscita mandata alle stampe per almeno un milione di copie, un chiaro successo per l'epoca.

Questi non sono certo gli unici eroi patriottici che vanta il panorama fumettistico statunitense, ma è bene osservare come si tratti di un tema ricorrente. Unire la lotta per la propria patria al simbolo della stessa è da sempre un onore (e un onere di non poco conto) da tenere alto nell'ideale americano; valori che i supereroi incarnano, sia per i loro valori, sia per il nome che portano, sia per la divisa a stelle e strisce, ancora una volta. Entrare nell'esercito americano rappresenta una delle vette più alte per sostenere l'America, così come servire e sostenere coloro che si arruolano diventa un compito altrettanto importante.

Entrare nell'esercito americano rappresenta una delle vette più alte per sostenere l'America, così come servire e sostenere coloro che si arruolano diventa un compito altrettanto importante. Quante scene abbiamo visto nei film, tra soldati di ritorno dalla guerra, famiglie pronte ad accogliere sulla porta un padre o un figlio, o un generale mesto ma solenne per annunciare la caduta sul terreno di battaglia?

Se tutto questo mantiene nei decenni un senso ancora così forte, possiamo solo immaginare quale importanza rivestisse nel secondo dopoguerra, quando fiorivano i riferimenti a un esercito vittorioso, tra film, canzoni e fumetti. Un messaggio ripreso ancora oggi, seppur lateralmente, in The Marvelous Mrs Maisel, dove il velato messaggio nazionalista à la God Bless America non fa che rimbalzare da una parte all'altra dello schermo.

- Siete in ritardo, l'esercito non fa ritardo.

- Ricorderò di non arruolarmi.

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