The Mandalorian: La Tragedia. Tutti i riferimenti e le citazioni della saga di Star Wars

La Tragedia, il quattordicesimo episodio di The Mandalorian, riporta in scena una delle figure più amate di Star Wars: Boba Fett. Ecco tutti i riferimenti alla saga

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a cura di Manuel Enrico

Con un titolo come La Tragedia, il quattordicesimo capitolo di The Mandalorian, la serie live action di Star Wars disponibile su Disney+, non poteva che essere uno snodo narrativo importante per la storia di Din Djarin e di Grogu. Sulla scia di quanto accaduto in La Jedi, gli spettatori si aspettavano un episodio che mantenesse alta la tensione e il capitolo affidato alla regia di Robert Rodriguez non ha tradito le aspettative.

Soprattutto per una presenza che i fan attendevano con ansia. Oramai è innegabile che The Mandalorian, in questa seconda stagione, stia puntando molto sull’effetto nostalgia, approfittando dei ritorni di personaggi amati per dare ulteriore concretezza all’impianto narrativo di Star Wars. Operazione che inevitabilmente porta ad avere numerosi riferimenti e citazioni della saga stessa.

 ATTENZIONE: Quanto segue contiene una serie di importanti spoiler sul quattordicesimo episodio di The Mandalorian

Quando un Mandaloriano non basta

Inutile girarci attorno, La Tragedia ha un fascino particolare per l’atteso ritorno di un personaggio a cui i fan di Star Wars sono particolarmente legati: Boba Fett. Per anni il mandaloriano per antonomasia, Fett era stato dato per morto nella prima parte de Il Ritorno dello Jedi, ma dopo anni di dubbie e perplessità sulla sua sorte in The Mandalorian abbiamo avuto la prova che il cacciatore di taglie interpretato da Temuera Morrison sia ancora vivo.

Dopo averne sospettato la presenza in Il Pistolero, lo abbiamo visto in volto in Lo Sceriffo, dopo era ricomparsa anche la sua armatura. È proprio per rientrare in possesso di quest’ultima che Fett si mette sulle tracce di Din, raggiungendolo su Tython, mentre Grogu sta eseguendo il rituale che dovrebbe attirare a lui un maestro Jedi. E quale modo di annunciare il ritorno di Boba Fett se non farlo entrare in scena a bordo della sua Slave I?

La celebre astronave di Fett è un dettaglio inconfondibile del personaggio, sin dalla sua prima apparizione in L’Impero Colpisce Ancora, quando il bounty hunter era sulle tracce di Han Solo. Solo con la trilogia prequel scoprimmo che l’astronave era un’eredità paterna, quando comparve Jango Fett, la matrice da cui è stato creato Boba Fett. Non dimentichiamo, infatti, che Boba è un clone, nato all’interno dei laboratori di Kamino, come visto in L’Attacco dei Cloni.

In La Tragedia, Boba ci regala diverse citazioni della saga di Star Wars. Oltre all’arma con cui combatte inizialmente, un bastone gaffi tipico dei Tusken, in una sola frase il cacciatore di taglie ci regala ben due riferimenti alla saga.

“Cerco modestamente di farmi strada nell’universo, come mio padre prima di me”

La prima parte di questa frase venne pronunciata da Jango Fett in L’Attacco dei Cloni, durante il colloquio con Obi-Wan nella fabbrica dei cloni di Kamino, prima di uno scontro sulla piattaforma di atterraggio della Slave I.

Difficile, infine, non sentire un tremito nella Forza quando Boba cita nientemeno che le parole di Luke in Il Ritorno dello Jedi.

Da considerare un altro aspetto della famiglia Fett. Per molto tempo, Jango era stato presentato come una sorta di rinnegato che aveva semplicemente rubato un’armatura mandaloriana. Nelle parole di Boba, invece, scopriamo che Jango ha partecipato alla guerra civile mandaloriana, avvenuta anni prima de La Minaccia Fantasma.

L’Impero è tornato

Non è certo una sorpresa per gli spettatori di The Mandalorian, ma Boba Fett rimane sorpreso nel vedere un incrociatore imperiale classe Arquitens nei cieli di Tython. Apparsi per la prima volta in Star Wars: Rebels, questi veloci incrociatori sono stati utilizzati spesso dall’Impero.

Altrettanto familiare è la conformazione delle navette da sbarco utilizzate dalle truppe imperiali, che sembrano dei prototipi della future AAL-1971, i mezzi utilizzati dalle milizie del Primo Ordine. Dettaglio non da poco, considerato che una delle promesse di Favreau è quella di mostrarci la nascita del nemico degli eroi dell’ultima trilogia di Star Wars.

In La Tragedia vediamo entrare in azione una delle armi di Gideon, tornato in scena giusto in tempo per rapire Grogu. A sequestrare il piccolo Jedi sono infatti dei letali droidi presentati come Soldati Oscuri (in originale, Dark Troopers), precedentemente visti in L’Assedio. Questi robot hanno un nome profondamente legato all’universo Legends, dove sono nati, ma The Mandalorian segna il loro ingresso all’interno del Canon.

La Forza scorre potente in lui

Seguendo il consiglio di Ahsoka, Din Djarin porta il piccolo Grogu su Tython per consentirgli di compiere un rituale che lo metta in contatto con un potenziale maestro. Questo perché il pianeta ha un valore particolare per i Jedi, grazie alla sua connessione con la Forza, che nel Legends veniva motivata spiegando che questo era il mondo natale dei Jedi.

Non è dato sapere se anche nel Canon avremo questa spiegazione, ma Tython è teatro di un rituale Jedi che vede il piccolo protagonista. In La Tragedia vediamo Grogu usare spesso i suoi poteri, non ultimo da prigioniero, quando riesce a trattenere due stormtrooper utilizzando la Forza. Purtroppo per il piccolo, utilizzare i suoi poteri lo indebolisce molto, come ben sa Moff Gideon.

Il perfido ufficiale imperiale si prende gioco di Grogu mostrandogli la Darksaber, chiedendogli se gli ricordi qualcosa del suo passato. Il riferimento è alle spade laser Jedi, che Grogu ha sicuramente visto nel suo periodo all’interno del tempio su Coruscant.

Donne forti

In The Mandalorian non mancano certo figure femminili forti, come dimostrato ancora una volta in La Tragedia. Ad accompagnare Boba Fett, infatti, è una vecchia conoscenza: Fennec Shand. Apparsa per la prima volta in Il Pistolero, abilissimo cecchino, Fennec era stata data per morta nell’episodio della prima stagione, ma a quanto pare Fett la ha salvata e lei ora segue il cacciatore di taglie fedelmente. A darle vita è Ming-na Wen, attrice già apprezzata nel ruolo di Melinda May  in Agents of S.H.I.E.L.D.

Chissà se la vedremo combattere assieme a Cara Dune, che in La Tragedia compare proprio nel finale e il fatto che Grogu sia stato catturato da Gideon non sembra averla lasciata indifferente.

The Mandalorian: La Tragedia

La Tragedia è un episodio in cui si realizza uno dei momenti più temuti: Grogu viene catturato. Ma non è solo questo l’evento che potrebbe dare senso al titolo, considerato che Gideon distrugge con un bombardamento orbitale la Razor Crest, la nave di Din Djarin. Per il cacciatore di taglie, quella nave era la sua casa, e questo ennesimo dolore si farà sicuramente sentire.

A girare La Tragedia è Robert Rodigruez, regista che ha dimostrato di saper gestire in modo egregio le scene di combattimento. In questo episodio di The Mandalorian l’azione riveste un ruolo essenziale, anche se la maestria dei mandaloriani e della cecchina, per quanto coreografica e affascinante, rischia di venire sminuita dall’incredibile idiozia degli stormtroopers. Se da un lato può esser divertente un minimo di comicità anche in questi frangenti, quando la stupidità delle truppe imperiali diventa eccessiva si rischia di chiedersi come sia possibile che la Ribellione abbia impiegato tanto a rovesciare il dominio di Palpatine.

Tralasciando questo dettaglio tipico della saga di Star Wars, va riconosciuto a The Mandalorian di riuscire a contenere questa pecca, dando vita a una storia appassionante e che con La Tregua raggiunge un picco emotivo che nei prossimi capitoli dovrà essere gestito con particolare attenzione, considerato che mancano solamente due episodi al termine della stagione. E ci sono ancora numerosi interrogativi e personaggi che sicuramente avranno un ruolo centrale da giocare, come Thrawn e Ahsoka.

Questa è la Via.

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