The Mandalorian episodio 6 è stato trasmesso da poco nei paesi già raggiunti dal servizio di streaming di Disney+. The Prisoner è il sesto episodio di The Mandalorian, la serie TV in cui seguiamo le avventure di un cacciatore di taglie impegnato in una fuga inarrestabile che tenga al sicuro lui e d il suo piccolo compagno di viaggio dalle mire degli altri bounty hunter della Galassia. Disney Plus, il servizio streaming del colosso dell’entertainment, sta puntando molto sul fascino di questa serie, un impegno che oltre ad un’ottima resa visiva si è sviluppato anche nel creare una sempre più solida aderenza al canone di Star Wars.
ATTENZIONE: quanto segue contiene una serie di importanti spoiler su The Prisoner, il sesto episodio di The Mandalorian
The Mandalorian, come abbiamo visto in occasione del primo episodio, di The Child, The Sin, Sanctuary e The Gunslinger, è una miniera di riferimenti e citazioni della storia di Star Wars. The Prisoner non si discosta da questa tradizione, inserendo alcune piccole chicche che faranno la gioia dei più affezionati fan della saga.
Dopo gli eventi di The Gunslinger, Mando e il piccolo amico sono ancora in fuga, ma la loro corsa tra le stelle richiede una certa dose di fondi. Motivo per cui, il mandaloriano è costretto ad accettare un lavoro non proprio pulito: liberare un criminale da una nave prigione della Nuova Repubblica. Arruolato in una squadra di personaggi dalla dubbia moralità, Mando è fondamentale al piano soprattutto per la sua Razor Crest, un’astronave che non è nei radar di Nuova Repubblica e dei resti dell’Impero.
Una squadra poco affidabile
Il nostro mandaloriano si trova a far squadra con un team alieno in cui figurano alcuni facce note, anche sotto la maschera.
Il mercenario Burg è un devaroniano. Caratterizzati dalla pelle rossa e due grossa corna, i devaroniani fanno la loro prima apparizione in Una nuova speranza, quando un alieno di questa specie figura come uno dei clienti del Chalums, la taverna in cui Luke e Obi-Wan incontrano Han Solo per arruolare il contrabbandiere ed il suo Millennium Falcon.
Ad interpretare Burg è Clancy Brown, attore che ha alle spalle una discreta carriera di piccoli ruoli in produzioni care alla pop culture, da Star Trek Enterprise a Stargate Atlantis, oltre ad essere stato il kurgan del primo Highlander.
La morte di Burg è un piccolo richiamo a Il ritorno dello Jedi. Il mandaloriano ferma il violento devaroniano facendo calare la porta della stanza su di lui, colpendo da lontano il comando. Idea avuta da Luke Skywalker qualche anno prima per fermare il letale rancor durante la sua non proprio amichevole visita al palazzo di Jabba.
Poteva mancare una presenza Twilek? Ovviamente no. Introdotti nell’universo di Star Wars con Il ritorno dello Jedi, gli alieni originari di Ryloth furono rappresentati inizialmente dalle sfortunate ballerine di Jabba e dal suo viscido ciambellano, Bib Fortuna.
In The prisoner, ci son ben due rappresentanti di questa specie, anche se a far la parte del leone è Xi’an, donna che guida la missione per recuperare dalle carceri della Nuova Repubblica il fratello. Ad interpretare la twilek è Natalia Tena, che molti ricorderanno come il volto di Nymphadora nella saga cinematografica di Harry Potter. Da notare come Xi’an sia particolarmente fiere dei suoi pugnali, indicando che sono una delle produzioni più famose del suo pienata natale.
Piccola apparizione, in una delle celle della prigione, per un ardenniano, creatura con sei mani apparsi per la prima volta in Solo: A Star Wars Adventure. Nello spin off dedicato al giovane Han Solo, un ardenniano di nome Rio Durant era stato interpretato vocalmente da Jon Favreau. Di sicuro non è lo stesso personaggio, visto che Durant non sopravviveva al finale di Solo, ma solo un omaggio a Favreau.
Menzione d’onore per uno deli alieni meno amati della saga: Jar Jar Binks! O meglio, per la sua specie, i gungan, che vengono citati da uno dei criminali, Mayfield, quando si chiede quale sia il volto dietro la maschera del Mandaloriano, ironizzando che sotto l’elmo ci sia un gungan. E lo dice con la tipica parlata dei gugan! Il fatto che nella versione italiana il doppiatore di Mayfield sia Christian Iansante, già voce di Jar Jar, il che rende la sua parlata ancora più simile a quella del goffo alieno. Tra l’altro, in questo episodio di The Mandalorian, la razza aliena originaria di Naboo viene pronunciata come gàngan
Il buon Mayfield è ancora al centro di un’altra citazione della saga di Star Wars. Raccontando del suo passato, Mayfield si presenta come un ex tiratore scelto imperiale, precisando che non era un semplice stormtrooper. Il motivo è semplice: gli stormtrooper hanno una mira pessima, lo sanno tutti! Nonostante in Una Nuova Speranza Obi-Wan sostenesse che gli stormtrooper fosser ottimi tiratori, non esiste un film di Star Wars capace di dare sostegno a questa sua affermazione.
Pianeti familiari e nuovi citazioni
All’attivo della Razor Crest nella base dei criminali all’inizio dell’episodio, uno dei presenti paragona l’astronave del mandaloriano ad una slot machine di Canto Blight. Il pianeta casinò è stato introdotto in Gli ultimi Jedi, quando Fynn e Rose sono in cerca di un craccatore di codici.
Nell’episodio di The Mandalorian, Xi’an e Mayfield, parlando del mandaloriano, fanno riferimento ad un lavoretto su Alzoc III. Il pianeta citato è stato esplorato dai giocatori dei due MMORPG ambientati nell’universo di Star Wars, Star Wars: Galaxies e Star Wars: Old Republic. Dopo la citazione nel romanzo Last Shot e in questo episodio di The Mandalorian, Alzioc III è ora ufficialmente Canon.
Facce già viste
Non mancano volti cari ai più fedeli fan di Star Wars. Spesso ci sono dei nomi che sono sinonimo di Star Wars, ma le cui facce rimangono ignote agli appasionati. Nel sesto episodio di The Mandalorian alcuni di questi nomi hanno finalmente un volto!
Il soldato della Nuova Repubblica a guardia della nave prigione, Davan, è interpretato da Matt Lantern. Lantern è stato la voce di molti personaggi in Star Wars Clone Wars, ma viene principalmente ricordato per aver interpretato vocalmente Anakin Skywalker.
E parlando di Clone Wars, il primo nome che viene in mente è quello di Dave Filoni. La mente dietro la serie animata (oltre che creatore di Rebels) gode di un cameo in The Prisoner, interpretando uno dei tre piloti della Nuova Repubblica che fanno la loro apparizione nel finale dell’episodio. Per la cronaca, il personaggio ha anche un nome ufficiale, Trapper Wolf
Ma la squadriglia di caccia della Nuova Repubblica offre l’occasione di conoscere altri due volti importanti del dietro le quinte di Star Wars.
Il pilota Jib Dogger ha il volto di Rick Famuyiwa, regista del sesto episodio di The Mandalorian.
Ad interpretare il terzo pilota, Sash Ketter, è invece Deborah Chow. La Chow è la regista del terzo episodio di The Mandalorian, The Sin, e sarà alla guida della futura serie dedicata ad Obi-Wan.
La Nuova Repubblica
Dopo gli eventi di Endor, la società galattica si sta assestando, come abbiamo visto anche nei precedenti episodi. La Nuova Repubblica ha ricostruito la propria struttura, adottando anche un nuovo simbolo, considerato che quello della Vecchia Repubblica è stato adottato come insegna ufficiale dell’impero. La Nuova Repubblica ha eletto il simbolo dell’Alleanza Ribelle come nuova insegna, utilizzando una colorazione blue e oro, come possiamo vedere anche sulla divisa del soldato a guida della nave prigione.
È evidente anche che il crollo dell’ordine imperiale e la fatica della consolidazione della Nuova Repubblica hanno consentito l’emergere di un nuovo sottobosco criminale. Ex-ufficiali imperiali sono diventati criminali, mentre chi come il Mandaloriano riesce a muoversi ai margini di entrambi i mondi è un alleato prezioso.
Non a caso per gli eventi di The Prisoner, è essenziale l’utilizzo della Razor Crest, capace di passare inosservato ai controlli di ogni fazione.
Se il Mandaloriano è ormai il vostro eroe, non potete fare a meno del Funk-Pop dedicato al cacciatore di taglie!