Dopo una lunga, estenuante attesa, finalmente la prima serie dedicata a Star Wars di Disney+ si è mostrata in tutta la sua potenza! The Mandalorian è comparso con il suo primo episodio sul canale streaming Disney lo scorso 12 novembre e ha subito messo in chiaro come ci si possa davvero aspettare grandi cose da questo prodotto.
Quello che però diventa particolarmente divertente, in queste situazioni, è andare a caccia dei tanti riferimenti che The Mandalorian racchiude all'interno di questo primo episodio. Dall'entrata in vigore del canon di Star Wars, tutte le opere ad esso collegato sono realizzate in modo da creare una narrazione organica che doni sempre più consistenza a questa incredibile ambientazione. The Mandalorian, complice il suo ruolo di apripista come serie Tv di Star Wars, non poteva certo sottrarsi a questa caratteristica, come stiamo per scoprire assieme.
ATTENZIONE: Quanto segue contiene parecchi spoiler sul primo episodio di The Mandalorian, siete avvisati!
I riferimenti temporali
Dato il titolo della serie, è ovvio che la cultura mandaloriana sarà centrale negli eventi narrati. Tramite la storia e le tradizioni dei mandaloriani verranno fissati anche importanti riferimenti temporali per The Mandalorian. Rimanendo sempre all’interno del Canon, sono già parecchi i richiami ad eventi storici contenuti nel primo episodio.
Il principale è il modo in cui tutti i personaggi riconoscano il valore e la fama del Mandaloriano, testimonianza di come la reputazione della sua gente non sia in dubbio. Ad essere interessante è il modo in cui vengono introdotte anche le usanze dei mandaloriani. Già nei primi minuti dell’episodio, si citano elementi come la Grande Purga (lo sterminio dei Jedi dopo l’Ordine 66) e il Beskar, resistente minerale che per i mandaloriani ha un grande significato.
Il Beskar e lo stemma
In The Clone Wars, veniva spiegato come il Beskar sia un materiale estremamente raro e prezioso, ideale per la forgiatura di armature data la sua resistenza. Come per la serie animata, anche in The Mandalorian sembra che il Beskal abbia una grande rilevanza per la cultura mandaloriana, proprio in relazione alla creazione di pezzi di armature.
Rimanendo in argomento, sempre dalla cultura mandaloriana deriva la tradizione di venire identificati da un proprio stemma. Il protagonista di The Mandalorian confessa di non averlo ancora deciso, una caratteristica importante del cacciatore di taglie che potrebbe essere uno dei punti di forza di questa prima stagione. Segni identificativi e specifici colori delle armature sono fondamentali per la cultura mandaloriana. Nel Legends i mandaloriani coloravano le proprie armature in base al tipo di missione o allo scopo personale che li guidavano, ma anche nel Canon si è visto un simile approccio, ad esempio quando in Star Wars: Rebels Sabine tinge la propria armatura.
Trovatelli, la Gilda ed il Mitosauro
Anche il riferimento al passato del Mandaloriano, che potrebbe risalire proprio ai giorni della Guerra dei Cloni, ci consente di avere un ulteriore dettaglio della cultura mandaloriana. Viene fatta menzione ai trovatelli di cui si prendono cura i mandaloriani, un’attività a cui parte delle ricchezze accumulate dai cacciatori di taglie viene destinata. Si tratta di un interessante riferimento al senso di comunità dei Mandaloriani.
Altro importante riferimento alla cultura mandaloriana è la citazione della leggendaria creatura usata dai mandaloriani come cavalcatura, il mitosauro. La prima apparizione di questo animale risale ai fumetti di Star Wars pubblicati nei primi anni ’80, salvo alcune citazioni in The Clone Wars e Age of Rebellion, in cui i mitosauri sono ricordati come leggende o come simboli tribali.
E parlando di cacciatori di taglie, è interessante notare che in The Mandalorian viene citata per la prima volta la Gilda dei Cacciatori di Taglie. Nel vecchio Universo Espanso, ora Legends, questa organizzazione era citata spesso, ma nel Canon il primo riferimento alla Gilda compare nel primo romanzo della trilogia di Aftermath. Questa introduzione ufficiale nella dimensione cinematografica e seriale della Gilda potrebbe consentire in futuro di esplorare ulteriormente la sua funzione e le sue regole.
Ricordiamoci che The Mandalorian è ambientato subito dopo gli eventi de Il ritorno dello Jedi e prima di quanto raccontato in Il risveglio della Forza. Una collocazione temporale che viene ricordata anche dallo stesso Mandaloriano, che ricorda al suo intermediario come i crediti imperiali ormai non abbiano molto valore.
Evidente anche dall'atteggiamento dismesso delle armature degli stormtrooper imperiali che scortano il misterioso Cliente, il nuovo datore di lavoro del Mandaloriano. Durante il pieno potere dell’impero le armature degli stormtrooper era sempre immacolate, simbolo di efficienza, ma con la caduta di Palpatine si è passati dal dominio alla sopravvivenza.
Ma tu non eri morto?
Per diverso tempo si è ipotizzato che il protagonista di The Mandalorian potesse essere il cacciatore di taglie per eccellenza del mondo di Star Wars, Boba Fett. Jon Favreau ha sempre smentito questa voce. Eppure nel primo episodio di The Mandalorian, sembra che anche Boba Fett faccia la sua apparizione.
L’ultima volta che avevamo visto Boba Fett era diventato uno spuntino per il Sarlacc, portandoci a pensare che per il cacciatore di taglie fosse finita. Se guardando The Mandalorian fate molta attenzione a quando il personaggio di Pedro Pascal entra nell’enclave mandaloriana, potrete notare diversi guerrieri tra cui uno, nello sfondo, che assomiglia in modo incredibile a Boba Fett.
Le razze presenti nel primo episodio
Poteva The Mandalorian non ospitare vecchie conoscenze degli appassionati di Star Wars? Ovviamente no, che si tratti di semplici riferimenti linguistici o di presenza a schermo, alcune delle figure già viste in Star Wars fanno la loro comparsa in The Mandalorian.
Nelle prime scene quando il nostro cacciatore di taglie va a catturare il suo primo bersaglio, entra in una taverna. Giustamente viene accolto da un chiacchiericcio in cui si fondono molte lingue, ma curiosamente l’energumeno umanoide che lo approccia gli parla in una lingua inconfondibile: l’huttese. Non vanterà la pronuncia da madrelingua di Jabba the Hutt, ma la parlata è inconfondibile!
E proprio il bersaglio del Mandaloriano rappresenta una vera chicca! Il povero Mythrol appartiene ad una razza presentata agli appassionati di Star Wars nel leggendario Star Wars Holiday Special, uno speciale televisivo natalizio in cui erano presentati alcuni brevi cartoni animati ambientati nel mondo di Star Wars. La cerniera narrativa era l’attesa della famiglia di Chewbacca per festeggiare il Giorno della Vita. Esatto, battuta vincente del Mythrol che spera di esser a casa per il Giorno della vita, doppia citazione!
Le altre razze presenti sono sicuramente più riconoscibili, dai trandoshiani ai rodiani, passando per i Jawa. Sono due i personaggi che forse potrebbero passare inosservati, tranne che ai più attenti.
Quando il Mandaloriano riporta la sua taglia alla sua nave, il Razorcrest, incontra un alieno nascosto dietro uno spesso paio di occhiali e con un muso decisamente lungo. Si tratta di un Kubaz, una specie che abbiamo visto solamente in Una nuova speranza, rappresentato dalla spia nota come Garindan che guidava gli stromtrooper all’hangar dove Luke e soci si apprestavano ad imbarcarsi sul Millennium Falcon!
Gli spettatori più attenti avranno notato, nel primo episodio di The Mandalorian, la presenza di una scimmia lucertola Kowakiana. La possiamo vedere ingabbiata in una delle viuzze in cui passa il Mandaloriano mentre si reca alla sua enclave. Questa povera creatura sembra destinata ad una vita infelice, ma non se la passava certo meglio l’altro esemplare visto in precedenza in Star Wars: Salacious B. Crumb. Ovvero il piccolo animaletto che era sempre addosso a Jabba the Hutt, impegnato a ridere in faccia a chiunque si avvicinasse al suo mastodontico padrone, evitando di farsi schiacciare in un attimo di rabbia.
Non sarà una razza biologica, ma anche i droidi visti nel primo episodio di The Mandarlorian hanno un che di familiare. Inconfondibile il robot-guardiano che accoglie il Mandaloriano all’ingresso del rifugio del Cliente, identico a quello visto in Il ritorno dello Jedi ai cancelli del palazzo di Jabba.
Altrettanto riconoscibile è IG-11, il cacciatore di taglie che incrocia il cammino del Mandaloriano. Doppiato da Taika Waititi, questo droide cacciatore ricorda uno dei professionisti arruolati da Darth Vader in L’impero colpisce ancora per dare la caccia a Luke e compagni.
Le armi del Mandaloriano
Poche armi sono importanti per un mandaloriano come la sua armatura. Le armature mandaloriane sono una parte integrante della loro cultura, come evidenzia il fabbro dell’enclave mandaloriana. Da notare come venga quasi venerato il Beskar, il prezioso metallo con cui sono forgiate le armature dei figli di Mandalore. Durante la conquista imperiale di Mandalore, questo prezioso metallo venne requisito per le nuove armature delle truppe imperiali, privando i mandaloriani di uno dei loro tratti culturali distintivi. Da qui, la venerazione con cui la donna maneggia il blocco di Beskar offerto dal Mandaloriano.
Come tutti sanno, le armi di un guerriero mandaloriano sono parte di un letale arsenale. Nel primo episodio di The Mandalorian, il protagonista mostra bene tre delle dotazioni del proprio armamentario già noto ai fan di Star Wars. Nella rissa iniziale al bar, il Mandaloriano ad un certo punto utilizza un lazo per catturare un avversario in fuga. Un’arma già vista in azione in Star Wars, precisamente in L’attaco dei Cloni, quando Jango Fett lotta con Obi-Wan Kenobi sulla piattaforma di Kamino.
Anche il lanciafiamme utilizzato per fermare i curiosi Blurrg ricorda quello utilizzato da Jango Fett durante il suo duello con Mace Windu su Geonosys, in L’attacco dei Cloni.
Più curiosa la citazione del lungo fucile usato dal Mandaloriano. Noto come Amban phase-pulse blaster, questa arma appare per la prima volta in mano a Boba Fett nella sua primissima apparizione: una sequenza animata del famigerato Star Wars Holiday Special.
Bare di grafite
Nessuno avrà problemi a riconoscere la modalità di trasporto delle taglie catturate dal Mandaloriano: la grafite. Vista in azione per la prima volta in azione in L’impero colpisce ancora per imprigionare il povero Han Solo, questo sistema di provvisoria prigionia torna in azione in The Mandalorian. Ma nel farlo, ci regalo un momento divertente: provate a guardare chi sono i prigionieri congelati nella grafite a bordo della Razorcrest del Mandaloriano! La donna ricorda parecchio Kathleen Kennedy, mente dietro la rinascita cinematografica di Star Wars
E l’uomo sembra proprio Jon Favreau!
Il finale a sorpresa
Nelle scene finale si scopre che la taglia sulle cui traccia è il Mandaloriano è un infante. Fermi tutti, ma non si parlava prima di un fuggitivo di cinquant'anni? Giusto, ma non dimentichiamoci che non tutte le razze invecchiano allo stesso modo, come dimostrava Yoda. E non si cita Yoda a caso.
La razza di Yoda è sempre stato un mistero. Nei film al cinema si sono visti due soli esponenti di questa specie, Yoda e un’altra Jedi, Yaddle, anch’essa membro del concilio Jedi visto nella Trilogia Prequel. Nonostante questi due Jedi, non è mai stata approfondita la storia del loro popolo. Almeno sino ad ora.
La taglia su cui il Mandaloriano e IG-11 stanno lavorando si rivela, infatti, esser un piccolo della razza di Yoda. Considerato la morte degli unici due esponenti di questa specie, è lecito supporre che si tratti dell’ultimo esponente di questa razza. Che sia un clone di Yoda?
Quale che sia la sua natura, è da notare come il Mandaloriano senta un’affinità con la creaturina, arrivando al punto di abbattere il compagno droide pur di salvare la vita di questo esserino. Forse, perché tra trovatelli ci si capisce al volo. Di sicuro la presenza di questo esserino diventa la fonte di numerose speculazioni. Finalmente scopriremo qualcosa in più sulla razza di Yoda? E considerato che gli unici due esponenti di quella razza conosciuta era potenti nella Forza, siamo sicuri che questa piccola creaturina non sia un potenziale Force-user? Quale che sia il destino di questo piccolo personaggio, la sua presenza nella prima puntata di The Mandalorian rappresenta una partenza decisamente interessante per la serie.
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