Il Grand'Ammiraglio Thrawn: la vera minaccia fantasma

L'esordio in Ahsoka renderà Thrawn il villain del nuovo corso di Star Wars?

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a cura di Manuel Enrico

Non tutti i villain di Star Wars indossano armature e brandiscono spade laser. Per quanto Darth Vader rimanga il cattivo per eccellenza della saga, le diverse iterazioni della saga ci hanno consegnato una serie di pericolosi avversari per Luke Skywalker e compagni. Tra Legends e Canon non sono mancate figure capaci di imporsi come temibili nemesi partendo dai bassifondi di Coruscant, come il principe yzor, o rappresentando varianti maligne di grandi maestri Jedi, come il clone Joruus C’Baoth. Di questa incredibile schiera di affascinanti personaggi alcuni hanno mostrato un tale carisma da venire salvati all’interno del Canon, un destino che è stato riservato anche a uno dei più intriganti ufficiali imperiali: il Grand’Ammiraglio Thrawn.

Per gli appassionati di vecchia data dell’universo di Star Wars, Thrawn è uno degli avversari più letali di Luke Skywalker, comparso dopo la caduta dell’Impero e protagonista di una delle più amate saghe letterarie del Legend. I fan più giovani hanno invece conosciuto questo ufficiale atipico per lo standard imperiale in Star Wars Rebels, dove Thrawn si è rivelato un ostico avversario per i ribelli protagonisti di questa serie. In entrambi i casi, il fandom ha riconosciuto in questo alieno una figura carismatica e intrigante, portandolo a essere uno dei volti più amati nelle opere derivate. Ma ora che finalmente il suo esordio live action all’interno di Ahsoka sembra sicuro, la curiosità su questo personaggio si è fatta ancora più pressante.

L'esordio in Ahsoka renderà Thrawn il villain del nuovo corso di Star Wars?

La nascita di Thrawn (Legends)

Prima che Disney decidesse di dare una struttura organizzata al complesso escosistema di produzioni multimediali legate al brand di Star Wars all’uscita de Il Risveglio della Forza, le avventure nella galassia di Star Wars non si erano fermate con Il Ritorno dello Jedi, ma erano proseguite in altri media, come videogiochi, fumetti e romanzi.

Non è un mistero che alla conclusione della prima trilogia Lucas non avesse più intenzione di proseguire la sua avventura con Star Wars, ma i fan oramai erano assetati di nuove storie che coinvolgessero i propri beniamini. Eppure, Howard Roffman, presidente di Lucas Licensing, incaricata di gestire le proprietà intellettuali di Star Wars, nel 1986 decise che era il momento di tirare il freno e lasciare che Star Wars lentamente svanisse. Dopo avere dominato per gran parte degli anni ’80, la mancanza di nuovi film sembrò esser un segno che era ora di fermarsi.

Peccato che i fan non fossero proprio contenti di questa decisione, e la mancanza di nuovi film divenne un’assenza che doveva esser in qualche modo arginata. Si doveva trovare una modalità narrativa che ampliasse quanto noto, lo rispettasse e al contempo lo spingesse verso nuove direzioni e la decisione fu quasi unanime: libri. All’interno di un romanzo si potevano affrontare con maggior definizione e trasporto le tipiche atmosfere di Star Wars, e quando nel 1989 si decise di avviare una nuova vita per Star Wars ci si affidò proprio ai romanzi.

Ma c’era necessità dell’autorizzazione di Lucas. Inizialmente scettico, il patron di Star Wars infine diede il suo avvallo a una condizione: che non si raccontasse nulla ambientato prima di Una nuova speranza. Nella mente di Lucas era rimasta la tentazione di tornare a girare film di Star Wars e nel caso avrebbe voluto raccontare gli avvenimenti che portarono alla nascita dell’Impero. Siamo ancora parecchi anni prima de La Minaccia Fantasma, ma qualcosa sta già frullando nella testa di Lucas.

Concordato l’orizzonte temporale in cui ambientare i romanzi, a Roffman non rimaneva che trovare un editore interessato. Ma apparentemente, tutti erano propensi a credere che Star Wars fosse un filone aurifero esaurito. Tutti tranne la Bantham Books, che non solo mostrò interesse, ma propose anche uno scrittore di fantascienza che si era dimostrato particolarmente versatile e con alle spalle una carriera di prestigio: Timothy Zahn.

A lui fu affidato il compito di continuare le avventure di Luke, Han e Leia e il primo compito fu quello di trovare un villain all’altezza degli eroi. Compito non facile, visto che a Zahn venne affidato non un romanzo, ma una trilogia, che esordì con il primo capitolo, L’erede dell’Impero, nel 1991, facendo conoscere agli appassionati di Star Wars un personaggio divenuto uno degli antagonisti più amati dei protagonisti della saga: il Grand’Ammiraglio Thrawn.

Un nuovo nemico per una nuova era della Galassia

Con la caduta dell’Impero, il nuovo ordine imposto dalla Nuova Repubblica dovette comunque contrastare sacche di resistenza imperiale, che si erano raccolte attorno a comandanti imperiali capaci di catalizzare la fedeltà di vaste armate. Su tutti loro, primeggiava il Grand’Ammiraglio Thrawn, che grazie alla sua incredibile preparazione militare e alla sua carriera impeccabile era riuscito a emergere nelle fila della marina imperiale nonostante un evidente difetto: essere un non umano.

Ripensandoci, all’interno dei film di Star Wars nell’Alleanza Ribelle abbiamo visto rappresentanze di ogni specie, dai twilek ai sallustiani, senza dimenticare mon calamari e bothan. A bordo della navi imperiali, l’equipaggio è esclusivamente umano, nella Trilogia Classica, e le poche presenze aliene tollerate a bordo sono stati cacciatori di taglie viste in L’Impero colpisce ancora. Un atteggiamento fortemente razzista da parte delle forze imperiali, in cui i comandanti sono solamente umani e spesso non si dimostrano particolarmente all’altezza del loro ruolo.

Quando Zahn fu incaricato di raccontare le nuove avventure dei personaggi di Star Wars, si rese conto che era necessario farli confrontare con un avversario che fosse impegnativo e non si limitasse a rifare i medesimi errori dei suoi predecessori. Zahn spiegò molto chiaramente quale fosse stato il suo processo creativo nel dare vita a questo personaggio:

Gran parte dei comandanti imperiali che abbiamo visto nei film governano con una combinazione di paura e manipolazione. Volevo realizzare qualcosa di completamente diverso: un leader che sapesse ispirare fedeltà. Il risultato fu Thrawn, un genio della tattica le cui truppe lo seguono volontariamente, e che sono disposte a combattere per lui sia che sia alle loro spalle o meno

Il concept di Thrawn fu rivoluzionario e si rivelò una delle armi vincenti del nuovo corso letterario di Star Wars. Zahn, per realizzarlo, si ispirò a figure storiche di grandi comandanti militari, come Rommel, Lee, Annibale o Alessandro Magno, e approfondì la personalità e le competenze del personaggio con capacità deduttive mutuate dal più celebre degli investigatori, Sherlock Holmes.

La scelta di rendere Thrawn un leader militare venne presa per distanziarlo da un approccio politico e machiavellico dell’universo della saga, un modo per distinguerlo, ad esempio, dai contorti piani di Palpatine. Renderlo un semplice ammiraglio sarebbe stato poco incisivo per definirne il ruolo, mentre una nomina a Moff, grado molto elevato, forse eccessivo. Mentre Zahn stava creando questo personaggio era intento nella lettura del saggio The Rise and Fall of the Third Reich di William Shirer, in cui venivano spiegati anche i gradi assegnati agli ufficiali nazisti, compreso il titolo di Grand’Ammiraglio. Per Zahn fu un’epifania, aveva trovato la qualifica del suo villain.

Come detto, Zahn voleva distinguere il suo villain dalla massa di ufficiali inetti della Marina Imperiale. Era necessario che questo ufficiale fosse totalmente diverso nel suo approccio agli scontri, che fosse capace di vedere da una prospettiva diversa i suoi avversari.

Contrariamente ad altri leader militari imperiali avvezzi a considerare gli avversari come inferiori e a peccare di superbia, Thrawn preferisce eliminare i pregiudizi sui suoi nemici, conoscendoli. Zahn, rifacendosi al processo deduttivo tipico di Sherlock Holmes, rende il suo personaggio anzitutto un analista, una mente curiosa e assetata di conoscenza, soprattutto in merito all’arte. Per valutare i propri avversari, Thrawn colleziona le loro realizzazioni artistiche, vede nelle tecniche realizzative predisposizioni caratteriali e riesce a formulare delle previsioni sulle azioni dei nemici incredibilmente accurate. Va riconosciuto che in alcuni passaggi, questa sua dote sembrava sin esagerata, ma è un difetto che venne imputato anche a Conan Doyle. La bravura di Thrawn nel tratteggiare il carattere e la personalità di questo personaggio furono tali che questa sbavatura non riuscì a scalfire il fascino di Thrawn, che per anni è stato considerato da esperti della saga come l’elemento vincente per mantenere vivo l’interesse per Star Wars nel periodo in cui la saga rischiava di scivolare nell’oblio.

Thrawn nel Legends: le storie da leggere

La prima apparizione di Thrawn avviene all’interno della Trilogia di Thrawn, arco narrativo che prosegue quanto visto nella Trilogia Classica, mostrando i primi passi della Nuova Repubblica, mentre affronta una nuova minaccia, rappresentata dalle sacche superstiti della Flotta Imperiale, ancora intenzionate a preservare il controllo di sistemi. Tra questi signori della guerra figura anche Thrawn, che anziché puntare alla costruzione di una propria zona di potere, mira a riunificare quanto più possibile delle flotta imperiale sopravvissuta alla guerra con l’Alleanza Ribelle per riconquistare il potere in nome dell’Impero.

Da questo principio, Zahn sviluppò inizialmente la Trilogia di Thrwan:

L'erede dell'Impero - Primo capitolo della trilogia dedicata al popolare Ammiraglio Thrawn, "L'erede dell'Impero" è stato rieditato in questa edizione speciale arricchita da una lunga introduzione e dalle note personali mai pubblicate di Timothy Zahn, da alcuni commenti esclusivi di LucasFilm e di Del Rey Books e da un inedito racconto che ha come protagonista l'Ammiraglio Thraw"n. L'erede dell'impero" segue le avventure di Luke Skywalker, Han Solo e della Principessa Leila dopo aver condotto alla vittoria l'Alleanza Ribelle in Star Wars Episodio VI: Il Ritorno dello Jedi.
Sfida alla Nuova Repubblica - Il condottiero più astuto e spietato dell'Impero morente, il Grande Ammiraglio Thrawn, ha assunto il comando di ciò che rimane della flotta Imperiale e ha lanciato un'imponente campagna tesa alla distruzione della Nuova Repubblica. Intanto, Han e Lando Calrissian sono impegnati in una corsa contro il tempo per scoprire le prove di un tradimento all'interno del più alto Consiglio della Repubblica. Secondo volume della trilogia di Thrawn.
L'ultima missione - Una Repubblica alle strette cerca di riprendersi dagli attacchi del Grand'Ammiraglio Thrawn, che ha schierato le rimanenti forze Imperiali e costretto i Ribelli ad arretrare grazie ad una tecnologia abominevole recuperata dalla fortezza segreta dell'Imperatore: i cloni. Mentre Thrawn è pronto al suo assedio finale, Han e Chewbecca tentano strenuamente di dar vita ad una coalizione di contrabbandieri pronta a sferrare un ultimo attacco all'Impero; Leia che sta per dare alla luce i suoi gemelli Jedi, ha invece il compito di tenere assieme l'alleanza. Travolta dalle armate di Thrawn, la Repubblica ha una sola speranza: inviare un piccolo gruppo guidato da Luke Skywalker nella roccaforte che ospita le terribili macchine da clonazione. Lì dovranno affrontare un ultimo grande ostacolo: il Jedi Oscuro C'baoth che dirige la battaglia contro i Ribelli e vuole distruggere Luke Skywalker.

Questi tre volumi furono al centro di un’operazione crossmediale, considerato che vennero trasposti dopo breve tempo in tre volumi a fumetti da Dark Horse, che all’epoca deteneva i diritti dei comics di Star Wars, come di altre celebri saghe cinematografiche del periodo (come Alien, Terminator o Predator).

Thrawn nel Canon

Quando Star Wars venne rivoluzionato con l’introduzione del Canon, tutta la produzione precedente venne attentamente messa sotto esame da Disney, che non si fece scrupolo di considerare gran parte delle opere del fu Universo Espanso una sorta di what if…?, laddove quanto raccontato potesse andare in contrasto con la nuova cronologia imposta all’uscita de Il Risveglio della Forza.

Thrawn rimase inizialmente all’interno di questo universo parallelo, ribattezzato Legends, sino a quando Dave Filoni non lo considerò un personaggio troppo carismatico per non fare parte del Canon, motivo per cui lo introdusse nel suo Star Wars: Rebels. Nella terza stagione della serie animata di Star Wars, Thrawn fa il suo esordio nel Canon, mostrandosi da subito un avversario temibile per i ribelli.

La personalità conosciuta nelle opere Legends viene rispettata in toto, e gli spettatori possono nuovamente affezionarsi a uno dei migliori villain dell’intera saga. Divenendo parte integrante della cronologia di Star Wars, per Thrawn si aprono altre possibilità, e il suo passato diventa materia per una serie approfondimenti, che passano dai fumetti ai romanzi. Per scrivere questi ultimi non ci furono dubbi sull’autore: Timothy Zahn.

Il creatore stesso del personaggio ebbe quindi il compito di raccontare le sue nuove origini ‘canoniche’, potendo fare incontrare Thrawn con personalità chiave del mondo di Star Wars e rendendolo ancora più appassionante. Leggendo la trilogia di romanzi di Zhan, infatti, assistiamo a una sorta di racconto parallelo tra due periodi centrali nella storia di Star Wars: la Guerra dei cloni e i primi tempi dell’Impero.

Zhan ci presenta non Thrawn, ma Mitth’raw’nuruodo,n ufficiale delle forze armate chiss, che durante una missione segreta ed entra in contatto con un giovane Jedi, Anakin Skywalker, con cui stabilisce una collaborazione per raggiungere l’obiettivo comune di fermare un piano dei Separatisti che potrebbe sovvertire l’andamento della Guerra che sta distruggendo la Repubblica Galattica. Per Thrawn, la missione è più misteriosa, legata alla conservazione di un segreto della sua razza che potrebbe renderla un bersaglio di specie spietate.

Ma al contempo conosciamo il Grand’Ammiraglio Thrawn, leader militare della Marina Imperiale, che si trova a dover eseguire delle missioni al fianco del braccio destro dell’Imperatore, Darth Vader, in quella che sembra una rivalità con in palio l’approvazione di Palpatine. il lettore avvezzo all’universo di Star Wars, il fatto che i due personaggi si incontrino a distanza di tanti anni diventa un elemento appassionante, in cui si è inizialmente portati a credere che Vader sappia bene chi sia l’ammiraglio, mentre quest’ultimo non sappia che sotto la maschera del Signore Oscuro dei Sith si nasconde una vecchia conoscenza.

Zahn si muove mirabilmente su questo dubbio, dando vita ad un’alternanza tra le due linee narrative precisa e mai scontata. La scrittura di Zahn è sempre intensa, capace di far risaltare il carattere logico e misurato di Thrawn, contrapponendolo in modo eccelso alla più rigida e oppressiva mentalità di Vader.  Lo sviluppo della trama segue questo contrasto caratteriale in modo accorto, sia nel presente che nel passato, creando un eco tra le due diverse missioni che rapisce il lettore.

Soprattutto, la trilogia di Zah inaugurata da Alleanze ha il merito di inserire questo incredibile personaggio all’interno della cronologia di Star Wars, consentendoci di assistere alla sua vita da estraneo all’interno della società galattica, raccontando la sua ascesa nei ranghi militari e gli eventi che ne hanno plasmato la personalità ammirata in Rebels.

Al termine di Rebels, apparentemente Thrawn era stato dato per disperso con Ezar Brigder, facendo sparire il Grand’Ammiraglio dalla scena. A confermare che il chiss non fosse morte fu lo stesso Filoni, che confermò che Thrawn ed Ezra era sopravvissuti. Il fatto che in La Jedi venga mostrata Ahsoka alla ricerca di Thrawn può farci sperare che il Grand’Ammiraglio sia pronto per tornare in scena, consentendoci di rivedere all’opera uno dei migliori comandanti che l’Impero abbia mai avuto.

Thrawn nel Canon: le storie da leggere

Dopo il successo di Thrawn in Star Wars: Rebels, era arrivato il momento di dare al personaggio un background che lo inserisse al meglio all’interno del Canon. Quando raccontato all’interno del Legends non poteva essere traslato pedissequamente, ma serviva una nuova storia che inserisse questo personaggio all’interno della dinamica del Canon. Rispetto ai tempi del Legends, il passato della saga di Star Wars è stato approfondito dalla Trilogia Prequel, e la Guerra dei Cloni si è rivelato ottimo per introdurre i trascorsi di Thrwan, dando vito a due archi narrativi, un primo che ha raccontato la sua ascesa all’interno della Marina Imperiale mettendolo spesso in contatto con Dath Vader e una seconda trilogia che ha svelato il perché u n ufficiale dell’Ascendenza Chiss sia arrivato nell’Impero.

L'Ascendenza: Insorge il Caos - Oltre i confini della galassia si estendono le Regioni Ignote: caotiche, inesplorate e pressoché invalicabili e ricche di segreti e pericoli nascosti in egual misura. Nel cuore di quel caos turbinante si annida l'Ascendenza, la patria degli enigmatici Chiss e delle Nove Famiglie Regnanti che li governano. La pace dell'Ascendenza, un'oasi di calma e stabilità, va in frantumi quando un nemico che non lascia tracce sferra un temerario attacco alla capitale dei Chiss. Brancolando nel buio, l'Ascendenza incarica uno dei suoi ufficiali militari più brillanti di stanare i misteriosi aggressori: una recluta nata priva di titoli ma adottata dalla potente famiglia dei Mitth, che le ha impartito il nome di Thrawn. Con la potenza della Flotta Espansionistica al suo comando e l'aiuto della sua compagna d'armi, l'Ammiraglio Ar’alani, Thrawn inizia a raccogliere le risposte di cui ha bisogno. Ma quando le sue prime ricerche lo conducono a sondare il vasto tratto di spazio che la sua gente chiama il Caos, Thrawn inizia a capire che la missione che gli è stata assegnata non è quella che sembra. E che le minacce per l'Ascendenza sono solo iniziate.
Il Bene Superiore - Thrawn ha vissuto il trionfo dopo la sua ultima impresa: ha guidato i Chiss alla vittoria e ha portato gloria alla Casa dei Mitth, ma la vera minaccia all'Ascendenza non è ancora stata eliminata. I suoi avversari non inviano minacce o ultimatum e non ammassano navi ai confini del Caos. Le loro armi si celano dietro sorrisi e atti di generosità, doni offerti liberamente e servigi concessi senza condizioni. Thrawn e i suoi alleati dovranno lottare per salvare l'Ascendenza Chiss da un nemico invisibile, in questo secondo appuntamento con l'epica trilogia Thrawn: L'Ascendenza di Timothy Zahn
Il Male Minore  - I misteriosi e spietati Grysk sono un pericolo che l’Ascendenza Chiss non ha mai affrontato prima. Per sconfiggerli e garantire il futuro dell’Ascendenza, Thrawn dovrà scavare a fondo nel suo passato e in quello della storia dei Chiss, fino a svelare quale sarà il male minore da accettare per poter salvare il proprio popolo. L'incredibile conclusione della trilogia di Star Wars - Thrawn: L’Ascendenza dell’autore di best seller Timothy Zahn
Thrawn -Uno dei più astuti e spietati guerrieri nella storia dell'Impero Galattico, il Grand'Ammiraglio Thrawn è anche uno dei personaggi più affascinanti della saga di Star Wars. Fin dalla sua prima apparizione nella trilogia che ha poi preso il suo nome – L'erede dell'Impero, Sfida alla Nuova Repubblica e L'ultima missione, tutti firmati da Timothy Zahn – il Grand'Ammiraglio è diventato un'icona e uno dei "cattivi" più spietati e allo stesso tempo intriganti della fantascienza. Eppure finora poco si sapeva delle sue origini e della sua ascesa all'interno dell'Impero. Dopo che Thrawn viene liberato dall'esilio dalle truppe Imperiali, presto attira l'attenzione di Palpatine, grazie alle sue doti di infallibile stratega e al suo genio letale. E presto dimostrerà di essere tanto indispensabile quanto ambizioso, leale quanto il più fedele servitore dell'Impero, Darth Vader, e soprattutto un guerriero da non sottovalutare mai. Sconfigge ribelli, spie, pirati; le promozioni si susseguono una dopo l'altra, così come i trionfi sul campo di battaglia. Fino all'ultima sfida: nominato ammiraglio, l'implacabile combattente dalla pelle blu e dagli occhi rossi dovrà fronteggiare la più pericolosa delle minacce, che potrebbe mettere a repentaglio il potere dell'Impero sulla galassia. E tutti i temerari progetti di Thrawn
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Thrawn - Alleanze - Su Batuu, ai confini delle Regioni Ignote, sta prendendo forma una terribile minaccia per l'Impero. Per ora non è altro che una scintilla, le potenziali conseguenze sono ancora sconosciute. Ma l'imperatore Palpatine non si fida e manda a investigare i suoi emissari più potenti: lo spietato sicario Darth Vader e l'astuto stratega grand'ammiraglio Thrawn. Divisi da una feroce rivalità per conquistare il favore di Palpatine, avversari in ogni progetto riguardante l'Impero – compresa la Morte Nera –, i due non sembrano i partner ideali per una missione così delicata. Ma l'imperatore sa che non è la prima volta che Vader e Thrawn uniscono le forze, e dietro il suo ordine si nasconde un segreto che nessuno potrebbe sospettare. In quella che pare una vita fa, infatti, il generale della Repubblica Galattica Anakin Skywalker e il comandante Mitth'raw'nuruodo, al servizio dell'Ascendenza chiss, si erano già incontrati e, di fronte a una pericolosa minaccia su un mondo lontano, avevano stretto una scomoda alleanza, ignari di cosa avrebbe riservato loro il futuro. Ora si trovano di nuovo insieme, legati nella lotta per il pianeta sul quale avevano combattuto fianco a fianco. La sfida sarà duplice: dovranno dimostrare la loro fedeltà all'Impero e sopravvivere a un nemico in grado di sconfiggere persino il loro doppio potere.
Thrawn - Tradimento  - Thrawn dimostra la sua lealtà assoluta all’Impero nel capitolo conclusivo della trilogia già bestseller negli Stati Uniti! L’Imperatore Palpatine ha messo da parte i progetti militari del Gran Ammiraglio in favore della Morte Nera del Direttore Krennic, e ora Thrawn dovrà farsi strada tra le gerarchie militari e al contempo guardarsi da una minaccia che viene da suo mondo natale.

L’esordio di Thrawn in live action

Dopo che i fan hanno sperato per diverso tempo di vedere in live action Thrawn, l’annuncio della serie di Ahsoka era servito ad aumentare le aspettative in tal senso. Dopo che nel finale di Star Wars Rebels Thrawn era scomparso assiema a Ezra Bridger, apparentemente per Thrawn era giunto il momento dell’addio, ma nella seconda stagione di The Mandalorian avevamo incontrato Ahsok a proprio mentre era in cerca di Thrawn, convinta che l’ufficiale chiss fosse ancora vivo. Ora che abbiamo scoperto, durante la Star Wars Celebration che Thrawn sarà interpretato da Lars Mikkelsen, già suo interprete vocale in Star Wars: Rebels, i fan hanno iniziato a domandarsi in che modo Thrawn potrebbe ritornare all’interno del Canon. A dare degli indizi in tal senso potrebbe essere proprio il passato Legends del personaggio, che ha dei tratti specifici che si sposano al meglio con quanto è stato raccontato nella continuity del Canon, contribuendo a creare un fil rouge che unisca non solo le recenti serie televisive, ma che diventi anche parte del percorso che conduce a un personaggio fortemente criticato in L’Ascesa di Skywalker: Palpatine.

Nel Legends, Thrawn mirava a ricompattare le schegge impazzite della sconfitta Marina Imperiale, guidandoli in una lotta contro la Nuova Repubblica. Allo stesso modo, in The Mandalorian abbiamo visto come forze imperiali non meglio precisate stiano dando la caccia a Din Djarin e ai mandaloriani. Se inizialmente si poteva pensare che dietro questa missione ci fosse Moff Gideon (Giancarlo Esposito), l’annuncio della presenza di Thrawn porta a vedere proprio in questo leggendario ufficiale la vera mente dietro questo piano. Un ruolo che sarebbe compatibile con quanto letto nella Trilogia di Thrawn, dove il chiss era un genio della tattica e della pianificazione impeccabile.

Un tratto che abbiamo visto anche nella sua precedente apparizione in Star Wars: Rebels, dove Thrawn ci è stato presentato come capace di comprendere le peculiarità dei propri avversari studiandone le arti, oltre a sviluppare tattiche di combattimento avanzate. Nelle serie animata e nei volumi Canon, Thrawn era fautore di un progetto speciale che ha condotto alla creazione di TIE Interceptor, per cui aveva ideato delle apposite tattiche di combattimento, le stesse utilizzate dalla squadriglia che ha attaccato Bo-Katna Kryze e Din Djarin nella terza stagione di The Mandalorian. Frangente in cui Bo-Katan solleva dubbi su questa forza di attacco, insolita per un semplice signore della guerra ma che pare essere invece coordinata da una mente più raffinata.

A rendere ancora più intrigante il ritorno di Thrawn è la sua particolare affinità con la clonazione, tramite quelli che, nel Legends, erano noti come cilindri spaarthi, un segreto che Palpatine custodiva nella sua base segreta nel Monte Tantiss. Entrato in possesso di questa tecnologia, Thrawn mirava a utilizzare il processo di clonazione per creare una grande armata per sconfiggere la Nuova Repubblica. Tralasciando la similarità con quanto visto nella Trilogia Prequel, anche il recente corso di Star Wars ha dato alla clonazione una grande importanza.

Le ultime puntate di Bad Batch hanno fatto rientrare nel Canon il Monte Tantiss, e la presenza di una tecnologica di clonazione imperiale è stata introdotta in The Mandalorian, rendendo Grogu uno dei potenziali prodotti di questo piano. Difficile anche non ripensare come la clonazione non solo sarebbe un ottimo modo per dare a Thrawn un ulteriore elemento caratterizzante, ma potrebbe rivelarsi anche il trait d’union verso la Trilogia Sequel, spiegando anche il piano di Palpatine e i cilindri di clonazione visti in L’Ascesa di Skywalker.

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