Nel 2001, in concomitanza con l’uscita della trilogia cinematografica di Peter Jackson dedicata a Il Signore degli Anelli, la leggendaria saga di J. R. R. Tolkien, la Games Workshop lanciò sul mercato il suo gioco di battaglie ambientato nella Terra di Mezzo. Il gioco, molto semplice nelle meccaniche di base e incentrato attorno agli scontri tra piccole forze di guerrieri guidati da possenti eroi, riscosse subito un grande successo, poiché pur ispirandosi e seguendo il corso degli eventi dei romanzi, il concept dei modelli seguiva fedelmente quanto proposto sul grande schermo, rendendolo immediatamente riconoscibile e capace di attrarre il pubblico.
Dopo anni di relativo abbandono del sistema in favore dei suoi giochi più famosi (Warhammer 40.000, Age Of Sigmar), la società di Nottingham irrompe nuovamente sul mercato lanciando la 3° edizione con l’intento di soddisfare le esigenze sia dei veterani che dei nuovi giocatori, proponendo la scatola introduttiva Battle of Pelennor Fields. Questo set per due giocatori permette di ricreare, attraverso una serie di scenari narrativi, la battaglia conclusiva del film Il Ritorno del Re: gli scontri davanti alle mura di Minas Tirith e l'epica carica dei Cavalieri di Rohan contro le orde di Sauron, al comando del Re degli Stregoni.
La speranza divampa
Aprendo la scatola viene immediatamente voglia di prendere in mano il libro delle regole: più di 200 pagine a colori di grande formato e dal design accattivante. Sfogliandolo ci si accorge che non ci sono stati cambiamenti radicali rispetto alle edizioni passate, ma l'inserimento di nuove magie ed abilità speciali, una rivisitazione di liste, profili e un nuovo sistema di composizione delle armate danno la sensazione di avere tra le mani un prodotto su cui è stato fatto un lavoro ragionato e coerente piuttosto che una semplice revisione.
Il regolamento vero e proprio, per ora purtroppo solo in Inglese, è chiaro e lineare, ricco di esempi e illustrazioni che aiutano chi vi si avvicina per la prima volta a capire tutti i meccanismi del gioco. Inoltre è presente una ricca gallery con una panoramica delle miniature appartenenti a tutte le fazioni e una sezione di circa 40 pagine dedicata a regole speciali per giocare assedi e partite personalizzate. Una nota dolente da segnalare è che, nonostante l'evidente volontà di rilanciare il gioco, la casa madre non ha ancora previsto un restyling totale della gamma di miniature che, ad eccezione di alcuni Eroi, restano quelle di quindici anni fa.
Il mio tesssssoro
Andiamo al sodo e mettiamo le mani sui soldatini! Il set offre più di 80 miniature in plastica in scala 28mm: ogni modello è composto da più parti che consentono una discreta possibilità di variare le pose ed è fornito di una basetta di movimento: staccare tutti pezzi dagli sprue e assemblare i modelli porterà via del tempo, ma vi assicuro che ne varrà la pena perché nonostante il concept di alcuni pezzi sia un po’ datato la qualità di stampa è davvero ottima. Salta subito all'occhio la ricchezza di dettagli degli Eroi e la totale mancanza di sbavature residue del processo di stampa. Manca purtroppo un vero e proprio contenitore per metter via i nostri pezzi una volta finito di giocare. Se per fanti e cavalieri si può ovviare facilmente al problema rimettendoli direttamente nella scatola, per i due mostri dovremo ingegnarci e trovare una sistemazione adatta, fermo restando che non vedo nulla di male nell'usare un Troll come fermacarte! Abbiamo poi un libretto a colori di 16 pagine con le caratteristiche di gioco di tutti i modelli e quattro scenari che, utilizzando via via un numero sempre maggiore di guerrieri, ci prendono per mano portandoci ad assimilare tutte le regole e ad utilizzare tutti i pezzi, un po’ come in un tutorial!
Le pedine si muovono
Ma come si gioca? Il punto di forza di questo gioco è la semplicità: ogni modello ha una serie di caratteristiche che indicano valore di Movimento, Forza, Difesa, Attacchi, Coraggio, Abilità nel combattimento in mischia/a distanza.Tutto il sistema si basa sull'utilizzo del d6, ad ogni azione corrisponderà un tiro di dado, con eventuali bonus/malus in funzione delle caratteristiche dei nostri modelli. Ogni pezzo si può muovere liberamente in qualsiasi direzione sul terreno di gioco; questo offre una gran varietà di opzioni tattiche e non è esagerato dire che la maggior parte delle partite vengano vinte durante le fasi di movimento. La partita si svolge a turni alternati: il giocatore A muove e lancia eventuali magie, poi tocca al giocatore B. Lo stesso procedimento si applica alla fase di tiro. Per entrare in corpo a corpo col nemico basta muoversi a contatto con esso. La fase di combattimento viene fatta in contemporanea dai due giocatori, che risolveranno i singoli scontri con dei tiri dado contrapposti. Si tratterà quasi sempre di “duelli” individuali, ma si potrebbero anche verificare situazioni più complesse con cinque o sei modelli coinvolti nello stesso scontro. Niente paura, il regolamento in questo ci aiuta e spiega passo dopo passo come risolvere qualsiasi situazione.
L’arte del comando
Una della caratteristiche più esaltanti per i fan dell’ambientazione tolkeniana è la possibilità di collezionare ed utilizzare i propri Eroi (o Malvagi!) del cuore e gestirne le gesta nel gioco; elemento questo al quale ruota tutto il sistema di creazione dell’armata. Gli Eroi sono suddivisi in base al loro Rango Eroico, in funzione del quale varieranno la quantità di guerrieri base che potranno condurre in battaglia (da un minimo di 6 per gli Eroi Minori ad un massimo di 24 per Eroi Leggendari come Sauron in persona!), e la loro scelta di Azioni Eroiche: si tratta di abilità speciali che permettono di influenzare l’andamento della battaglia fornendo bonus alla mobilità, al tiro o alle abilità in combattimento proprie e degli alleati.
Ciò che differenzia il profilo di un Guerriero da quello di un Eroe è la presenza, per questi ultimi, di una riserva di punti Possanza/Volontà/Fato che servono rispettivamente per dichiarare Azioni Eroiche, resistere agli incantesimi nemici ed evitare ferite mortali. Questa scorta di punti è limitata, ed una delle cose essenziali per arrivare alla vittoria è capire come gestirla nel modo migliore.
Fino all'ultimo uomo
Non bisogna sottovalutare l’importanza dei Guerrieri ordinari durante le nostre battaglie. Sono loro che sosterranno il peso degli scontri, conquisteranno gli obiettivi e causeranno le maggiori perdite al nemico. Spesso muovere correttamente un singolo fante decide l’esito di una partita. Occorre valutare tantissime opzioni in fase di creazione lista, e trovare le migliori sinergie i tra i pezzi in campo è davvero stimolante; in base al tipo di arma che assegneremo ad ogni modello esso potrà utilizzare il relativo “colpo speciale”, possiamo acquistare cavalcature, stendardi, pezzi di armatura supplementare o armi a distanza, tutti elementi che forniscono bonus diversi ai nostri uomini (o ai nostri Orchi!). Alcune armate hanno poi la possibilità di schierare Mostri, devastanti per il morale del nemico e letali in combattimento. Tutta questa varietà darà grande soddisfazione a pittori e modellisti che potranno cimentarsi nelle conversioni più varie, in modo da poter arrivare ad avere armate uniche e totalmente personalizzate.
Il campo di battaglia
Una delle cose più importanti, per un condottiero, è saper sfruttare il terreno a proprio vantaggio. Certo, possiamo benissimo giocare sul tavolo della cucina, ma il manuale offre una corposa sezione di regole per interagire con ogni tipo di elemento scenico. I nostri guerrieri possono strisciare, scalare, nuotare, saltare da un albero all'altro, esplorare edifici diroccati o foreste contorte, e questo aumenterà ulteriormente lo spessore tattico delle partite. Conquistare una posizione favorevole per tirare o costringere l’avversario a muovere su un terreno difficile saranno fattori fondamentali per la riuscita della nostra strategia. In aggiunta a queste considerazioni puramente di gioco, una delle cose più entusiasmanti per un appassionato è poter ricreare sul tavolo da gioco le ambientazioni viste nei film o comunque ispirate all'opera di Tolkien, e ci si può davvero sbizzarrire avendo a disposizione un così vasto repertorio a cui attingere. Se tralasciamo la stessa Games Workshop, che ha creato qualche piccolo elemento ad hoc, al momento non ci sono case che producono elementi scenici espressamente dedicati al gioco, sebbene ci siano alcune realtà (PWork, Plastcraft) che hanno a catalogo vari prodotti a tema genericamente medievale che si adattano perfettamente alla scala e allo stile da noi ricercato.
Per tutti i gusti
Bastano poche partite per prendere confidenza con le regole, e dopo aver giocato gli scenari presentati nel libretto introduttivo, verrà naturale voler alzare il livello delle nostre battaglie, e magari espandere le nostre armate. Il regolamento ci viene incontro offrendoci due opzioni, entrambe molto interessanti. Se avete sempre sognato di andare a caccia di orchi con Aragorn, Gimli e Legolas, gli Scenari Narrativi sono quello che fa per voi. Si tratta di scenari pensati per ripercorrere gli avvenimenti dei film e dei libri, schierare forze “storicamente accurate” come la Grigia Compagnia o i difensori di Osgiliath e per ricreare le più famose battaglie della Terra di Mezzo. Se invece volete qualcosa di più convenzionale sono presenti 12 scenari più generici ma molto vari, in cui vi si chiede di creare la vostra armata da zero, senza eccessivi vincoli legati al background, e affrontare l’avversario in uno scontro senza esclusione di colpi. Tutti i profili delle miniature non incluse nella scatola sono raccolti nel libro Army of the Lord of the Rings (45€).
Un occhio al futuro
Future espansioni per The Lord of the Rings: Battle of Pelennor Fields sono già preannunciate dalla casa produttrice garantiranno comunque la longevità di questa edizione. Non ha la frenesia di Warmachine e di Hordes, né l’ambientazione innovativa e la struttura machiavellica di Malifaux, ma è un gioco che vi farà sentire a vostro agio fin dalle prima partite e dal quale, una volta provato, difficilmente riuscirete a staccarvi! Poi non ci stancheremo mai di ricordarlo: per i fan dell'immaginario tolkeniano è praticamente un must, un gioco solido con una ricostruzione d'ambientazione perfetta e godibile sotto più aspetti, con vere e proprie chicche a ogni angolo. Va inoltre segnalato che il rapporto qualità prezzo di questo prodotto è davvero favorevole, e pertanto ci sentiamo di consigliarlo vivamente anche a quei veterani delle edizioni passate che vogliono rimpolpare le fila delle proprie armate senza svenarsi eccessivamente.