Più grande, più forte e con più barba: era quasi inevitabile che la seconda stagione di The Legend of Vox Machina si rivelasse vincente. Ma non era poi così prevedibile che si dimostrasse anche migliore della prima. Come mai la serie si conferma essere uno dei titoli di genere fantasy più di successo e più ben riusciti della nostra epoca? Forse è merito delle sue origini e del suo collegamento con Dungeons and Dragons? O forse la serie, diretta evoluzione del gioco di ruolo, è un caso unico e irripetibile e non è davvero possibile trarre di meglio da due media così diversi?
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L'evoluzione di Dungeons and Dragons: The Legend of Vox Machina
- The Legend of Vox Machina: una serie nata per "gioco"
- Andare oltre, rimanendo sempre gli stessi
- The Legend of Vox Machina: e se...?
The Legend of Vox Machina: una serie nata per "gioco"
The Legend of Vox Machina è nata dalle campagne di gioco dei Critical Role, una serie web in cui diversi doppiatori si sono riuniti per una lunga partita di Dungeons & Dragons. Il nostro gruppo di avventurieri è formato dai famosi doppiatori Matthew Mercer, Ashley Johnson, Laura Bailey, Taliesin Jaffe, Marisha Ray, Liam O'Brien, Travis Willingham e Sam Riegel, che hanno prestato le loro voci per la campagna intitolata appunto, in onore dei loro talenti vocali, "Vox Machina".
I personaggi, l'ambientazione e le narrazioni che hanno vissuto durante le partite, sono servite per fornire il materiale di partenza per la serie di Amazon Prime Video. Ma prima di arrivare sul canale streaming, la serie web dei Critical Role ha suscitato un simile interesse da generare già molto prima che uscisse l'adattamento televisivo, graphic novel, guide e libri sulle loro avventure di ruolo, come Critical Role: Vox Machina - Kith & Kin e Critical Role: Vox Machina Origins. Il successo della serie, dunque, è figlio a sua volta di un successo nato sui tavoli da gioco e poi cresciuto tra altri media.
Andare oltre, rimanendo sempre gli stessi
L'aspetto più affascinante della storia delle origini di The Legend of Vox Machina, infatti, è il modo in cui il progetto è iniziato: con un gruppo di amici che giocavano semplicemente a Dungeons & Dragons, senza ambizione di volerci lucrare sopra. La trama dell'adattamento è per lo più derivato dalle campagne e dalle personalità dei membri del cast, che sono tornati a doppiare i personaggi a cui hanno dato vita nel corso delle sessioni di gioco, creando un fenomeno che è riuscito ad andare persino oltre lo stesso D&D.
Ambientato nel regno fantastico di Tal'Dorei, anche la serie di Prime Video di The Legend of Vox Machina è interpretato da una banda di mercenari rudi, sfaccettati e sfacciati, profondamente imperfetti e con un ampio bagaglio di esperienze e traumi. Tra le tante caratteristiche che contraddistingue la serie e ne ha determinato il successo, ancor più proprio per l'intensità e la ricchezza aggiunte nel corso della seconda stagione, c'è sicuramente la capacità di saper dosare più ingredienti complementari: comicità e serietà, elementi fantasy con cruda realtà, dolcezza e violenza, animazioni pulite e colorate contro cupi sotterranei e ancor più cupi draghi. La serie è un viaggio epico nella sua piacevole semplicità, una lettera d'amore alla fantasia che ogni giocatore di ruolo compila mentre sta creando la sua scheda del personaggio. È una grande avventura e forse neppure l'ultima.
The Legend of Vox Machina: e se...?
Se da una parte ci siamo domandati e risposti su cosa aspettarci in futuro tra le collaborazioni di altre campagne di D&D e il cinema, non possiamo fare a meno di chiederci cosa potremmo vedere tra altri media e altre storie. Che cosa sarebbero, ad esempio, i videogames senza i giochi di ruolo? Da dove avrebbero tratto ambientazioni, personaggi e gameplay se non proprio dalle campagne di D&D, i vari Skyrim, Dragon Age e Baldur's Gate, per citarne soltanto alcuni? E di conseguenza, cosa potrebbe succedere se si ripetesse l'esperimento di una serie tv derivata da un gioco di ruolo o da altri contenuti derivati a loro volta da campagne di D&D, a maggior ragione dopo il successo di questi due prodotti che condividono la stessa storia, ma con "forme" diverse?
Ci sono innumerevoli storie, derivate da campagne di Dungeons and Dragons, che stanno aspettando anche loro la stessa occasione data ai Critical Role. Facciamo un esempio: il podcast The Adventure Zone. Ospitato dai prolifici podcaster The McElroy Brothers and Dad, questa serie di partite ricordano i momenti divertenti ed emozionanti dei Vox Machina. Questo non vuol dire che The Adventure Zone sia privo di carattere o di momenti strazianti. Ci sono alcuni colpi di scena nella storia che non hanno nulla da invidiare alla serie di Prime Video. E per concludere, una riflessione: perché non creare voi una campagna così bella, all'altezza di questa serie? Perché forse l'evoluzione e il messaggio più luminoso che i Vox Machina hanno trasmesso a ciascun spettatore, è proprio questo: basta un gruppo di amici, un paio di dadi e la fantasia a creare un'avventura così meravigliosa, da attraversare tutti i media.