The Last of Us, le differenze fra videogioco e serie TV

The Last of Us: quali sono le differenze fra il videogioco e la serie TV? Scoprite con noi tutti gli easter egg.

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a cura di Elisa Erriu

Potreste provare a scappare, ma l'easter egg vi inseguirà come un Clicker: con l'inizio di The Last of Us, la serie in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 16 gennaio, in contemporanea assoluta con HBO, parte anche la ricerca delle differenze fra videogioco e serie tv. E vi garantiamo che non rimarrete delusi a riguardo.

Nell'adattamento televisivo del famoso videogioco di Naughty Dog, portato sul piccolo schermo da Craig Mazin e Neil Druckmann, troverete una storia che si avvicina moltissimo al materiale originale, sebbene distaccata quando necessario, un lavoro "complementare" in grado di sorprendere i fan che hanno apprezzato l'esperienza videoludica del titolo. E in ogni episodio, non mancheranno easter egg, richiami 1:1 all'opera, accenni sottili o altre curiosità profondamente curate. Pronti a scoprirle e a sopravvivere?

La storia di The Last of Us non avrebbe bisogno di presentazioni, ma per i tanti che non hanno mai impugnato un pad per dirigere Joel o Ellie lungo l'ardua strada della sopravvivenza tra gli ultimi barlumi della razza umana, facciamo un breve riepilogo: il mondo è stato messo in ginocchio da un fungo parassita che ha infettato e infestato il 60% della popolazione globale. In mezzo a ciò che resta degli esseri umani, troviamo un contrabbandiere, Joel, alle prese con una rara merce di scambio, Ellie, una ragazza che si ritroverà a viaggiare con lui lungo gli Stati Uniti.

Se il videogioco di The Last of Us ha dato ai suoi giocatori l'opportunità di provare, combattere, ragionare e vivere come l'ultima parte (buona o cattiva?) di un'umanità che cerca disperatamente di restare aggrappata dentro i suoi personaggi, nella serie trova largo spazio un approfondimento ulteriore a questa esperienza, arricchita da tutte le sfaccettature che solo la settima arte può offrire: Pedro Pascal, nei panni di Joel, e Bella Ramsey in quelli di Ellie, come già anticipato nella nostra recensione, sono due sopravvissuti credibili, con le proprie debolezze e le proprie forze. Ma non saranno gli unici grandi protagonisti e in questa prima stagione trovano spazio racconti inediti o parti arricchite che danno spessore e valore a tutta la serie, già pronta a contendersi il titolo di "adattamento migliore da un videogioco". Cosa cambia però rispetto al videogioco e cosa gli sceneggiatori hanno inserito in modo visibile e meno chiaro in questo titolo pieno di luci e ombre?

ATTENZIONE: quanto segue contiene spoiler su The Last of Us, la serie

The Last of Us, easter egg e differenze tra serie tv e videogioco

The Last of Us Episodio 1: easter egg e differenze fra serie TV e videogioco

Sin dai primi minuti della serie di The Last of Us segnaliamo qualche leggera differenza: la serie TV e il videogioco si aprono al mondo in modo diverso l'uno dall'altro, l'adattamento HBO presenta una scena del tutto originale, un'intervista televisiva del 1968.

Uno scienziato, interpretato da John Hannah, predice il futuro apocalittico, sottolineando la pericolosità di un fungo rispetto a un virus. Questa scena manca rispetto al videogioco: nel gioco iniziamo a muovere i primi passi interpretando la figlia di Joel, mentre grazie a questa scena, ci vengono forniti sin da subito (drammatici) indizi sull'epidemia che darà inizio a tutta la lore del titolo.

Dal discorso dello scienziato sino alle espressioni del pubblico, seduto ad ascoltarlo, l'intero momento serve a portare noi da casa a riflettere: il fungo non attacca l'uomo in natura. Ma se fosse costretto a evolvere? Per esempio, per un surriscaldamento globale? Ogni indizio introdotto in modo originale da Mazin e Druckmann sin da questo dialogo, serve ad anticipare e arricchire allo stesso tempo la sequenza della sigla: anche questa, con una suspense fatalista, racconta attraverso più metafore e interpretazioni la storia dietro, sopra e sotto The Last of Us. La più ovvia è realistica spiegazione che vediamo nella sigla, ci viene mostrata sin dalla crescita "a bastoncino" del Cordyceps, proprio come avviene in natura, che gioca con un effetto grafico che è simile a grattacieli; la più sottile, invece, analogia che troviamo, è come il parassita si diffonda su ciò che sembrano gli USA visti dall'alto. Infine, in mezzo a ciò che rimane (letteralmente) della razza umana, gli ultimi nostri protagonisti, frapposti davanti alla luce.

Se questa opening strizza un po' l'occhio secondo alcuni ad altre sigle di apertura iconiche, come quella di Game of Thrones, sempre della HBO, ciò che fa la differenza è anche la musica, dato che è stata scritta dallo stesso compositore della colonna sonora del gioco, Gustavo Santaolalla, che accarezza ancora una volta la sua chitarra per guidarci dolcemente verso la fine del mondo. Un easter egg musicale che dona ancora più valore e identità all'intro.

Il primo episodio di The Last of Us della HBO trascorre circa più di un terzo del suo tempo seguendo Sarah, la figlia di Joel, interpretata da Nico Parker. Questa prima mezz'ora mostra tanti retroscena prima della sua morte, fondamentale per mantenere la fedeltà all'opera originale. Ogni elemento che approfondisce la figura di Sarah e la sua relazione col padre, servono ancor di più nella serie per arricchire Joel di un'ulteriore spessore e validare ulteriormente la sua personalità che verrà pian piano scomposta da Ellie episodio dopo episodio.

Ma nel primo capitolo della stagione di The Last of Us ci sono anche parti  accennate nel gioco, altre che non abbiamo mai visto e persino contenuti inediti: la fuga in macchina, i dialoghi tra Marlene (interpretata da Merle Dandridge, che ha anche doppiato il personaggio nel gioco originale) ed Ellie, le scritte sui muri lasciate dalle Luci, la citazione a Riley richiamano il gioco originale, aggiungendo spunti che vedremo nel corso della serie, così come l'easter egg della maglietta di Sarah, presente anche nel gioco. La ragazza indossa una t-shirt con gli Halican Drops, una band che "casualmente" ha fatto un tour le cui tappe sono le stesse che Ellie e Joel visiteranno durante il loro viaggio.

A parte questi elementi fedeli al titolo pubblicato da Sony Interactive Entertainment, la serie aggiunge alcune novità, come le date dell'inizio della pandemia, slittate dal 2003 nella serie rispetto al 2013 nel gioco, le origini dell'orologio di Joel regalatole dalla figlia, il film di Curtis and the Viper 2 che si ricollega a The Last of Us Parte 2, il codice radio e la musica che conclude l'episodio (che dallo sguardo di Joel lascia presagire un significato per l'utilizzo delle canzoni anni '80) e infine la chiave inglese che Joel usa per salvare la figlia. Perché ha lasciato un'arma così efficace? L'ipotesi migliore è che questo sia un cenno al videogioco: in The Last of Us Part 1 e The Last of Us Part 2 l'utilizzo delle armi da mischia è molto limitato e si rompono continuamente. Dato che è un gioco sulla sopravvivenza, si è giustamente posta l'attenzione sull'utilizzo di più strumenti per colpire infetti e umani aggressivi. Tenersi una chiave inglese in quella situazione, sarebbe forse stato utile, per qualche tempo, ma sarebbe anche stato poco attinente all'opera originale.

The Last of Us Episodio 2: easter egg e differenze fra serie TV e videogioco

In questa nuova puntata di differenze ed easter egg tra i due media, approfondiamo cosa abbiamo trovato nel secondo episodio della serie di The Last of Us, da una scena completamente inedita che riscrive un elemento importante della trama originale fino ai Clicker.

I fan del videogioco avranno notato quanto, anche stavolta, l'adattamento creato da Craig Mazin e Neil Druckmann rispecchi fedelmente il materiale originale. Nel corso della puntata, ritroviamo Joel, Tess ed Ellie mentre si fanno strada attraverso Boston. Proprio come avvenuto nell'introduzione della premiere, anche stavolta il secondo episodio include una sequenza del tutto nuova, che nel gioco manca. All'inizio ci i ritroviamo, infatti, a Jakarta, in Indonesia, nel 2003: qui una professoressa di micologia, Ibu Ratna (Christine Hakim ), viene interrotta durante il suo pranzo e viene scortata in un edificio governativo da alcuni soldati. Qui esamina alcuni campioni di ophiocordycepsche scopre provenire da un essere umano. Riscontrando l'assurdità del fatto (il Cordyceps non infetta gli umani realmente), ha modo di esaminare il corpo di una donna e così verifica suo malgrado come il fungo parassita si sia ramificato all'interno della persona, morsa da un "infetto".

La vittima lavorava in un'azienda agricola dove si produceva farina. Prima di essere uccisa dalle forze dell'ordine, la donna ha aggredito altri colleghi e molti tra questi non sono stati catturati. Ciò fa inorridire la micologa: vuol dire che la diffusione del fungo è incalcolabile e ormai irrecuperabile. Craig Mazin ha dichiarato nel corso di un'intervista che questo, per lui, è il momento più spaventoso di tutta la serie, questo perché dipendiamo davvero enormemente da riso, grano e mais come fonti di cibo. Se qualcuno di questi venisse infettato da un agente patogeno fungino, potrebbe essere devastante.

Il gioco manteneva la sua attenzione sulle prospettive di Joel ed Ellie, così i riferimenti alle origini della pandemia sono limitati a note e vecchi giornali sparsi in giro. Si sa poco sulle cause della pandemia, che pare abbia avuto inizio in alcune culture agricole del Sud America, mentre nella serie il secondo episodio ricollegherebbe l'epicentro dell'epidemia nel Sud Est asiatico. Questa importante differenza sarebbe motivata da alcune importanti teorie, la prima riguardo al fatto che il più alto numero di sottospecie di Cordyceps si trovi proprio in Asia, e l'altra "casualità" è data dal fatto che proprio a Jakarta si trovi il più grande mulino del mondo. Oltre al fatto che alcuni fan non hanno potuto fare a meno di notare che sempre dall'Asia abbia avuto origine una certa epidemia nel recente periodo.

Ma le differenze tra gioco e serie TV non si limitano a questo enorme colpo di scena: nel titolo di Naughty Dog, il contagio da Cordyceps avveniva tramite spore, mentre nella serie l'infezione si propaga tramite questo scambio orale, un morso o, come scopriremo più avanti, un altro tipo di contatto. Mazin aveva già dichiarato questa modifica della trama originale, giustificandola ai fini di una maggior resa sul media televisivo:

Oltre ad evitare che i personaggi indossassero sempre maschere antigas nella serie, abbiamo trovato questa immagine che un artista aveva creato su un infetto e nella sua bocca c'erano dei funghi. Abbiamo discusso riguardo a questi viticci che escono dalla bocca e ci siamo chiesti: “Perché le persone infette sono violente? Se lo scopo è diffondere il fungo, perché devono essere violenti?" Siamo arrivati alla conclusione che non è così. Non sono volenti. Stanno cercando di fare resistenza, ma se non ci riesci? Così abbiamo elaborato questo pensiero da incubo [il metodo di diffusione tramite anche un bacio, NdR]. È inquietante ed è violento. Penso che sia molto primordiale nel modo in cui invade il tuo stesso corpo. Per usare una parola sola: abuso.

Nel corso del secondo episodio, al posto dei soldati del FEDRA che si precipitano nell'edificio, come succedeva nel gioco, Tess muore per colpa di un'orda di Clicker, che hanno percepito la loro presenza nel Campidoglio dato che sono "collegati" tra loro. L'introduzione del collegamento tra funghi parassiti è un'altra novità, così come la scena "del bacio", che introduce e conferma la teoria sul metodo di diffusione.

Tra la spolverata di modifiche che solo i veterani di The Last of Us noteranno, vale la pena sottolineare che gran parte del viaggio attraverso Boston è ambientato di notte nel gioco. Nel secondo episodio, tutto si svolge durante il giorno invece. Impossibile non notare, infine, l'easter egg di Ellie che non sa nuotare: nella serie, Ellie menziona che non sa nuotare prima della morte di Tess, mentre nei giochi ciò avviene dopo ed è legato a un simpatico momento di gameplay, in cui Joel era costretto a prendere una tavolozza di legno per traghettare la ragazza attraverso specchi d'acqua più profondi. Ciò è stato fatto molto probabilmente per via delle ambientazioni: in una serie TV è più efficace spaziare di più, proprio come abbiamo visto finora, con tutta una serie di diversi collegamenti in merito all'ambiente esterno, dalla vegetazione selvaggia alle rovine allagate.

The Last of Us Episodio 3: easter egg e differenze fra serie TV e videogioco

Per farla molto breve: l'intero terzo episodio di The Last of Us è una novità rispetto al videogioco firmato Naughty Dog. Nel corso della puntata, come lasciato intendere dal finale del secondo episodio, noi spettatori abbiamo effettivamente incontrato per la prima volta Bill (Nick Offerman) e Frank (Murray Bartlett). Se nel videogioco le storie di questi due personaggi sono state appena scalfite e molto del loro passato è rimasto sotto alla superficie di ciò che Bill ha confidato, scritto o raccontato, la serie della HBO espande i retroscena di questo sopravvissuto, senza tralasciare i dettagli della sua relazione con Frank.

Nel corso dell'episodio, facciamo prima la conoscenza di Bill: ci viene mostrato in un flashback come lui sia riuscito a sottrarsi dal contagio dell'epidemia, di come sia sfuggito ai soldati e si sia reso autosufficiente, l'unico abitante di Lincoln. Grazie ad alcune doti notevoli di ingegneria, ha trasformato la città in un complesso fortificato a circa 10 miglia a nord della Boston QZ. Bill sa cavarsela benissimo da solo, si prepara da mangiare, ha una fonte di energia sicura, acqua calda e corrente elettrica. Se non fosse che, nel 2010, tre anni dopo la nascita di questa sua stabile "libertà", una delle trappole di Bill ha catturato un viaggiatore, Frank.

All'inizio Bill è indeciso: lasciar vivere questo intruso e permettergli di rovinare la sua perfetta routine solitaria o ucciderlo prima che possa infettarlo con la sua "umanità"? L'intero episodio è dedicato alla ricerca di una risposta a questa domanda: Frank ripaga la carità di Bill con il suo amore e i due trascorrono così anni insieme, allargando persino la propria cerchia sociale: è grazie a Frank, infatti, che Bill incontra i contrabbandieri di Boston, Joel (Pedro Pascal) e Tess (Anna Torv).

Ma il tempo passa e vediamo verso la fine dell'episodio come Bill e Frank riescano a sopravvivere fino ad arrivare nel 2023, nel momento in cui Joel ed Ellie arrivano da loro: ricordate il codice radio che già nel primo episodio svelava il senso della riproduzione di musica anni '80? Significavano "guai" e finalmente nel corso del terzo episodio scopriamo che genere di guai. Vediamo, infatti, Bill e Frank dopo 16 anni insieme. Frank soffre di una malattia terminale, sa che presto morirà e rivela a Bill come vuole trascorrere il suo ultimo giorno: si sposeranno e condivideranno un'ultima cena, soltanto loro due. Poi Frank chiede a Bill di mescolare le sue medicine in un bicchiere di vino in modo che possa morire pacificamente tra le braccia di suo marito. Ma Bill, non volendo vivere senza Frank, rivela di aver bevuto anche lui la miscela letale. "Sono vecchio, sono soddisfatto", gli dice, "e tu eri il mio scopo".

A differenza della relazione, appena accennata nel gioco, l'adattamento della HBO svela ogni dubbio su Bill e Frank. L'intero terzo episodio di The Last of Us si sofferma su piccoli, deliziosi easter egg che ricordano affettuosamente l'opera originale: la maschera di Bill che richiama alle maschere antigas che i personaggi usavano nel gioco, il bisticcio tra Bill e Frank che ricorda le ultime parole tra i due che nel titolo originale lasciava supporre che i due si fossero lasciati in brutti rapporti, i vestiti di Joel ed Ellie alla fine della puntata che ricordano i loro abbigliamenti dell'opera videoludica. La più grande differenza riscontrabile tra i due media, però, è il finale che gli sceneggiatori gli hanno dedicato, un finale molto più felice rispetto alle loro controparti dei videogiochi. Nel videogioco, infatti, Frank viene morso da un infetto e si suicida per evitare di soccombere all'infezione da Cordyceps. Lo showrunner e co-creatore della serie, Craig Mazin, che ha scritto l'episodio 3, diretto da Peter Hoar, ha spiegato come mai sia stata scelta questa linea narrativa per Bill e Frank nel corso di un'intervista:

Per le persone che hanno giocato e adorato il gioco, questo è praticamente tutto nuovo. La storia di Bill e Frank e la lettera che Bill si lascia alle spalle [nella serie] è una parte importante e decisiva. È il motivo per cui Joel decide che continuerà [questo viaggio] con Ellie... La loro relazione alla fine diventa una specie di chiave di volta per sbloccare tutta la serie, per quanto mi riguarda.

Prima di morire, Bill scrive a Joel una nota per autorizzarlo a prendere le sue scorte rimanenti e lo invita a non salire le scale: lì troverà soltanto lui e Frank morti. Anche questo è diverso rispetto al videogioco, dato che Joel incontra Bill dopo che Frank è già morto. Mazin ha spiegato che ha voluto tenere questo cambiamento per motivare ulteriormente l'intima storia d'amore di Bill e Frank: farli morire assieme era un modo per esprimere a Joel - e allo spettatore - che "è possibile per le persone raggiungere una sorta di pace, felicità e amore, anche in questo mondo".

Penso che in una serie come questa, ambientata in un mondo ostile che spinge i nostri personaggi costantemente a odiare, temere e combattere, ci si aspetti di trovare finali tragici, violenti, bruschi e improvvisi. Ecco perché ho pensato che fosse importante mostrare come una relazione potesse durare e poi concludersi, in modo naturale. Perché la morte, anche nel mondo di The Last of Us, è una cosa perfettamente naturale.

The Last of Us Episodio 4: easter egg e differenze fra serie TV e videogioco

Avete già lasciato la "città di Bill"? Nel corso del quarto episodio di The Last of Us, avrete seguito dunque Joel ed Ellie nel corso del loro viaggio, mentre stavolta si trovano ad affrontare nuove minacce a Kansas City. Il primo easter egg della puntata vi viene offerto dai primi minuti, con Ellie che sfoglia il suo libro di giochi di parole. All'inizio dell'episodio, Joel ed Ellie si fermano in una stazione di servizio abbandonata per procurarsi il carburante e durante l'attesa, la ragazza tira fuori un libro pieno di barzellette intitolato "No Pun Intended: Volume Too". Questo libro appare spesso nel gioco originale e viene letto infatti da Ellie ogni volta che si va avanti nell'esplorazione delle aree giocabili.

Mentre i due proseguono in auto ed Ellie legge una rivista per adulti, che è un omaggio quasi 1:1 al gioco, il loro viaggio viene accompagnato da una canzone, "Alone and Forsaken" di Hank Williams. Questa canzone non è soltanto presente nella stessa sequenza del titolo originale, ma viene anche utilizzata nel primo teaser trailer ufficiale per l'adattamento della HBO. Se avete giocato il titolo firmato da Naughty Dog, noterete e apprezzerete questi dettagli fortemente fedeli al materiale originale, ma avrete notato qualche differenza sostanziale: il luogo in cui sono diretti Joel ed Ellie non è presente nel gioco per PlayStation.

Possiamo presumere che Kansas City sia stata ispirata dalla parte del gioco ambientata a Pittsburgh. Nel videogioco originale, qui incontriamo i cacciatori, sopravvissuti che si ribellano e si scontrano alla milizia. Questi umani controllano la metropoli, dopo aver rovesciato il FEDRA e l'esercito. Nel corso dell'episodio, l'introduzione dei cacciatori permette alla serie di introdurre alcune novità, tra cui la prima sparatoria di Ellie, che nel gioco avveniva in un hotel allagato e, al contrario di quanto visto nella serie, uccideva per la prima volta un uomo, oltre all'apparizione soprattutto di alcuni personaggi inediti, tra cui la spietata leader dei ribelli, Kathleen (Melanie Lynskey), e il suo braccio destro Perry (Jeffrey Pierce). Proprio lui fa parte di un easter egg speciale: oltre agli easter egg dedicati a Joel ed Ellie con le porte bloccate e alla pistola usata per insegnare alla ragazza come sparare, Perry infatti è interpretato dal doppiatore originale, nonché volto da motion capture, di Tommy Miller nel gioco. Come evidente dall'episodio 1 di The Last of Us, Tommy è interpretato da Gabriel Luna. Tuttavia, avere tenuto Pierce è un bel modo per onorare l'attore originale, usandolo con un nuovo, intrigante personaggio.

Molto di ciò che vediamo in merito ai cacciatori nell'episodio 4, è un ampliamento sulle caratterizzazioni di questi antagonisti: nel gioco la parte dedicata a Pittsburgh vede un importante coinvolgimento da parte di due personaggi fondamentali per la trama, Henry e suo fratello Sam di 13 anni: come molti sopravvissuti, si sono fermati in città per raccogliere rifornimenti, ma si sono ritrovati nel mezzo di un'imboscata da parte dei cacciatori che hanno preso il controllo del luogo. Al momento la loro presenza manca, se non per la scena finale, che lascia sospeso (e ammutolito) lo spettatore. Nel gioco, tuttavia, non incontriamo per la prima volta i due fratelli in questo modo e anche questa scena rappresenta un cambiamento rispetto al materiale originale del gioco, con Henry (Lamar Johnson) che attacca Joel da dietro e Sam che punta una pistola ad Ellie. Ma se al momento loro non sono stati approfonditi, abbiamo avuto modo di conoscere altri dettagli importanti sul fratello di Joel, Tommy.

Così come racconta Joel a Ellie, Tommy è un "falegname". Si è unito al gruppo di Tess per un periodo di tempo, poi ha seguito le Luci, dopo aver incontrato il leader dell'organizzazione, Marlene. In seguito ha lasciato anche la loro fazione, rimanendo in buoni rapporti con il fratello. Inoltre viene svelato finalmente un segreto: Tommy era un veterano di guerra, arruolatosi poco prima dell'operazione Desert Storm. La sostanziale differenza rispetto al videogioco di The Last of Us, è che Joel e Tommy si parlano ancora dopo, in un modo o nell'altro, mentre nel gioco hanno un periodo di circa quattro o cinque anni senza vedersi, con Tommy che ora vive a Jackson, nel Wyoming.

The Last of Us Episodio 5: easter egg e differenze fra serie TV e videogioco

Con il quinto episodio di The Last of Us, la serie punta ancora una volta i riflettori su alcune libertà creative rispetto all'omonimo gioco per PlayStation. Nell'esplosivo adattamento della HBO, proprio come nell'episodio 3, numerose differenze riguardano proprio i protagonisti delle vicende a questo punto della storia, ossia i cacciatori e i due fratelli Henry e Sam.

Sam è interpretato da Keivonn Woodard, che sia nella serie sia nella realtà è sordo. Il co-creatore Neil Druckmann ha dichiarato in precedenza al Washington Post che questo cambiamento è stato dettato dalla volontà di mantenere la condizione dell'attore come un "vincolo":

Uno dei cambiamenti che abbiamo apportato nella serie è che abbiamo reso Sam sordo e leucemico... Questo tipo di vincolo ha portato a decisioni narrative davvero interessanti che, in qualche modo, rendono quella sequenza più incisiva di quanto non sia nel gioco.

Oltre a voler rimanere fedeli alla natura dell'attore che ha permesso di emozionare ulteriormente la sequenza e la sua interpretazione, i creatori hanno confermato un'altra differenza rispetto al gioco, che interessa sempre Sam: il ragazzo mantiene la sua giovane età, infatti ha otto anni fuori e dentro lo schermo, mentre la versione del gioco di Sam ne ha 13, più vicina all'età di Ellie.

Per quanto riguarda, invece, la parte dedicata ai cacciatori, quasi tutto ciò che vediamo su di loro nella serie è inedita. I personaggi di Kathleen e del suo gruppo approfondiscono una sotto-trama che manca nel gioco, mentre in quest'ultimo venivano esplorate maggiormente parti della mappa che nella serie rimangono "nascoste". Nello specifico, le aree delle fogne, della periferia e dei sobborghi vengono appena mostrati nella serie, sostituiti dall'approfondimento sui personaggi, mentre coloro che hanno giocato al gioco sono fin troppo consapevoli che le città brulicavano spesso di criminali.

Anche la sequenza d'azione più scenografica finora vista nella serie, dedicata al primo Bloater dell'adattamento, avviene in modo diverso nel gioco: nel corso dell'episodio, Joel si intrufola in un edificio e disarma rapidamente un cecchino, contrariamente a ciò che avviene nel materiale originale, che avveniva di giorno e con molti più cacciatori che tentavano di frenare il nostro sopravvissuto. Una volta che si trova faccia a faccia con il cecchino, lui e Joel combattono, cosa che non accade nella serie, dove Joel offre all'uomo la possibilità di posare la pistola e andarsene, ma quando l'uomo strattona la pistola, Joel lo uccide. Successivamente, quando gli infetti si liberano dalla loro "prigione" sotterranea e iniziano ad attaccare Ellie, Henry, Sam e gli ultimi cacciatori rimasti, loro fuggono in una vicina torre radio, mentre nella serie sono riusciti ad arrivare in un motel. Vale anche la pena sottolineare che Joel ed Ellie incontrano un Bloater, in realtà, per la prima volta molto prima, proprio durante la loro permanenza nella città di Bill.

Ma forse l'elemento più innovativo nel quinto episodio, è legato verso la fine: nel gioco, Sam non rivela di essere stato ferito da un clicker, mentre nella serie abbiamo visto come Ellie, la sera prima della sua inevitabile trasformazione, tenti di essere ottimista e provare a salvare a modo suo il bambino. La sequenza non solo evidenzia l'innocenza dei due personaggi, ma rende tutto ancora più devastante quando gli sforzi di Ellie si rivelano infruttuosi. Le morti di Sam ed Henry sono tra le morti più strazianti di The Last of Us. Il gioco interrompe la sequenza non appena Henry (Lamar Johnson) si suicida. Nella serie, invece, vediamo più nel dettaglio la cupa scena che procede, a seguito della loro sepoltura.

A differenza del gioco, Ellie lascia il giocattolo di Sam, un blocco degli scarabocchi, sulla sua tomba. Nel gioco, Ellie afferma di aver dimenticato di lasciare a Sam il robot giocattolo che gli aveva regalato la sera prima, quello che Henry si era rifiutato di fargli prendere nel negozio di giocattoli. Questo è probabilmente voluto per sottolineare ancora una volta la peculiarità dell'attore di Sam rispetto al gioco: attraverso quel blocco cancellabile, il bambino era in grado di comunicare.

The Last of Us Episodio 6: easter egg e differenze fra serie TV e videogioco

Siamo ormai ben oltre la metà della prima stagione di The Last of Us e con il sesto episodio abbiamo avuto un ulteriore prova di alcune interessanti differenze della serie rispetto al materiale: stavolta le libertà narrative più significative sono state riservate a un personaggio tutt'altro che secondario, ovvero il fratello di Joel, Tommy Miller (interpretato da Gabriel Luna).

Ma prima di giungere all'insediamento a Jackson, nel Wyoming, Joel ed Ellie "catturano", o meglio, si imbattono in una coppia anziana, sopravvissuta all'epidemia: l'uomo, interpretato da Graham Greene, una delle star di Balla coi lupi, torna a casa da sua moglie dopo aver cacciato conigli e trova due sconosciuti ostili determinati a chiedere indicazioni. Si tratta di una sequenza che non è presente nel gioco ed è certamente un modo efficace per evidenziare i pericoli che attendono Joel ed Ellie, oltre a offrire ulteriori scorci di una umanità al confine.

Altra parte che è stata rielaborata nell'adattamento della HBO, è il momento in cui Joel si riunisce con Tommy: il Joel di Pascal e l'Ellie di Ramsey incontrano un gruppo di coloni di Jackson in viaggio verso il Colorado. Quando Joel ammette che sta "solo cercando suo fratello", è una certa Maria (Rutina Wesley) che interviene. Tutto ciò non succede nel gioco, dove Joel si riunisce a Tommy vicino a una centrale elettrica fuori dall'insediamento di Jackson.

Questa sequenza è importante alla fine dell'evoluzione della trama, dato che in questo momento Joel chiederà a Tommy di scortare Ellie al posto suo, dando motivo alla ragazza di scappare per colpa di questa sorta di "abbandono". Nel gioco, infatti, Ellie sente Tommy raccontare a Maria della richiesta di Joel e, in risposta, ruba un cavallo e scappa in un vicino ranch. Nella serie della HBO, invece, Ellie sente Joel chiedere direttamente a Tommy di prendersi cura di lei e semplicemente si rifugia nella sua nuova stanza. Contrariamente al materiale originale, Tommy motiva il suo rifiuto iniziale a scortare Ellie dato che presto diventerà padre. Maria, infatti, è incinta, altra differenza rispetto al titolo della Naughty Dog. Un altro piccolo ma significativo cambiamento, è sul finale della puntata: Joel viene ferito da un bandito, mentre nel gioco si ferisce in seguito a una caduta.

Ma il più grande cambiamento della puntata, rispetto al materiale originale, è lo stato mentale di Joel: nel corso dell'episodio infatti vediamo chiaramente Joel avere tre attacchi di panico, una volta dopo che Joel ed Ellie hanno sentito parlare dei pericoli oltre il fiume, una volta quando gli abitanti di Jackson interrogano lui ed Ellie, e di nuovo dopo che i due sono al sicuro all'interno delle mura, quando Joel vede una giovane ragazza che somiglia un po' alla sua defunta figlia Sarah.

I co-creatori della serie Craig Mazin e Neil Druckmann hanno spiegato le motivazioni di questa introduzione inedita:

Quello che sta succedendo è che Joel sta avendo un attacco di panico e non sa perché... È il tuo corpo che ti dice che sei in grave pericolo ma non capisci perché. E gran parte di ciò di cui parla questo episodio è che Joel fa i conti con quanto sia improvvisamente terrorizzato dal fatto che Ellie morirà e sarà colpa sua. Quando stai giocando, la telecamera rimane indietro. La fai oscillare attorno al personaggio, non c'è modo di vedere molto di quello che sta succedendo sul suo volto, quindi molto deve essere trasmesso con il dialogo. Nella serie invece possiamo mostrare questi momenti intimi perché la telecamera è proprio davanti al tuo viso, possiamo mostrare i personaggi in modi molto più sottili.

Nonostante questi cambiamenti, ci sono alcuni momenti in cui il materiale originale viene ancora rispettato, citiamo per esempio la scena con le scimmie, che è fedele quasi parola per parola.  Inoltre, molti fan avranno notato un easter egg nella sesta puntata: quando viene mostrata Jackson a Joel ed Ellie, i due vengono scortati fino alle stalle e qui incontrano un cavallo particolare, Shimmer. In realtà Shimmer non appare nella prima parte di The Last of Us, bensì gioca un ruolo significativo nella parte 2, dato che è il cavallo che accompagnerà Ellie in un ulteriore viaggio.

The Last of Us Episodio 7: easter egg e differenze fra serie TV e videogioco

Nel corso della serie, abbiamo visto come la serie di The Last of Us della HBO sia stata un adattamento fedele del videogame omonimo, prendendosi alcune libertà e inserendo diverse differenze che ricalcavano tuttavia lo spirito della trama originale. Ma stavolta la settima puntata di The Last of Us ha mostrato pochissime differenze rispetto alla storia a cui si ispira, riguardanti soprattutto il finale e la scena del videogioco che immaginano di giocare. Dove ha voluto concentrarsi è stato soprattutto con alcuni palesi easter egg. Ciò potrebbe essere motivato in questo episodio in particolare anche dal fatto che questo è l'unico episodio della prima stagione scritto esclusivamente dal co-presidente di Naughty Dog nonché co-creatore della serie, Neil Druckmann.

L'episodio riprende un DLC uscito per il gioco della Naughty Dog, una parte cruciale della storia che mostra il passato di Ellie. Dopo la toccante scelta di Joel ed Ellie di proseguire il viaggio insieme, Joel viene ferito gravemente da un gruppo di cacciatori. Ora tocca a Ellie tenerlo in vita, ma nel corso dell'episodio, intitolato "Left Behind", scopriamo come e perché la ragazza interpretata da Bella Ramsey abbia davvero conosciuto la perdita. Abbiamo visto nel corso dell'episodio un flashback dedicato a Ellie, quando viveva a Boston prima di incontrare Joel e Tess. Qui scopriamo le vicende vissute da Ellie e dalla sua migliore amica, Riley ( Storm Reid ).

Riley è stata menzionata alcune volte negli episodi precedenti e finalmente l'abbiamo conosciuta qui. Prima, però, di vederla, alcuni fan del videogioco potrebbero aver notato l'easter egg della Naughty Dog: quando Ellie viene redarguita dal della FEDRA, il Capitano Kwong, dopo aver litigato con una sua compagna, è possibile vedere per pochi secondi che il Capitano mostra le sue chiavi. Attaccato ad esse, c'è un portachiavi con il logo della zampa rossa inciso su quello che sembrava essere un accendino o una piccola scatola. È stato mostrato solo per un momento sulla scrivania di Kwong, prima che l'angolazione della scena cambiasse.

Poco più avanti nell'episodio, vengono mostrati altri easter egg dei videogiochi, tra cui un poster del film Down of the Wolf e il ristorante messicano Macho Nacho. Questa sorta di Taco Bell è stato visto per la prima volta nel DLC Left Behind, ma è stato successivamente citato in Uncharted 4: A Thief's End . Nate ed Elena, infatti, hanno una conversazione facoltativa in cui Elena fa riferimento al suo primo lavoro al Macho Nacho. Vedere questo piccolo, quasi impercettibile legame tra i due franchise della stessa casa di produzione, è non soltanto divertente, ma anche significativo.

Tuttavia il settimo episodio di The Last of Us non scherza soltanto con gli easter egg, lo fa anche con le colonne sonore, altro strumento che la serie spesso usa per lanciare messaggi o citazioni importanti. Fino a questo punto, abbiamo visto come l'adattamento abbia fatto affidamento sulla musica ad esempio negli episodi 3 e 4, intitolati come le canzoni rispettivamente di Linda Ronstadt e Hank Williams. I significati che la musica ha avuto finora per i personaggi e i temi di The Last of Us continuano con l'episodio 7: la canzone più riconoscibile presente nell'episodio 7 è "Take On Me" di A-ha. Questa canzone è stata inclusa nel trailer ufficiale di The Last of Us a causa dei suoi collegamenti significativi con The Last of Us Part II . Ciò, quindi, significa che la canzone inclusa nell'episodio 7 prefigura in un certo senso il futuro della serie.

Un'altra canzone inclusa nell'episodio 7 di The Last of Us, importante per Ellie e Riley, è "I Got You Babe" di Etta James. La canzone viene riprodotta mentre le due ragazze ballano insieme nel negozio di Halloween, un momento divenuto iconico nel gioco originale. Inoltre, il testo della canzone si adatta perfettamente alla situazione di Ellie e Riley, che stanno entrambe scoprendo per la prima volta il loro amore. Infine, la canzone più difficile da cogliere è un remix di "Just Like Heaven" dei Cure. Questo brano suona quando Riley fa partire il carosello e anche in questa occasione il significato che si trova tra le parole della canzone, fa eco ai sentimenti reciproci (e al futuro) di Riley ed Ellie.

The Last of Us Episodio 8: easter egg e differenze fra serie TV e videogioco

Riassumere le maggiori differenze tra la serie targata HBO e il gioco omonimo, si è rivelato un compito complicato anche stavolta. Ciò non significa che Craig Mazin e Neil Druckmann non abbiano apportato alcune modifiche alla storia originale: tanto per cominciare, nell'ottavo episodio di The Last of Us il più grande cambiamento introdotto riguarda il ruolo di Troy Baker.

Sapevamo già da precedenti dichiarazioni, prima di vederlo sullo schermo, che l'attore che presta la voce e il volto a Joel nei giochi, non avrebbe interpretato il sopravvissuto nella serie. Il suo ruolo ormai lo sappiamo benissimo è spettato a Pedro Pascal. Tutta via è la prima volta, nel corso dell'episodio, che apprendiamo il ruolo dato a Baker, ossia James, il braccio destro del capo dei cacciatori. Quando Baker ha saputo dallo stesso Druckmann che avrebbe fatto parte della serie, era entusiasta, ma ha confessato nel corso di un'intervista che supponeva gli sarebbe toccato il ruolo di un infetto. Invece è rimasto sorpreso dalla scelta del co-creatore: per lui ha scelto di un "villain".

Non mi stavo aspettando di far parte della serie, non ho detto a Neil 'Faresti meglio a trovare un ruolo per me'. Se ce n'era uno, bene. In caso contrario, sarei stato felice anche di guardarmela e supportarla. Invece Neil è venuto da me e mi ha detto 'Ehi amico, ho un ruolo per te. Ho pensato che fosse un clicker o qualcosa del genere. E lui ha detto, 'Voglio che tu interpreti James.' Ho detto, 'Oh mio Dio, grazie, amico... Ma... chi è James?'. Invece trovo che sia la parte più bella di questa serie: la prima stagione si concentra su Joel ed Ellie, questa è una storia sull'amore tra un padre e una figlia. Ma abbiamo anche l'opportunità di mostrare altro, senza i limiti imposti dal gioco, se posso dirlo. Possiamo esplorare altri personaggi che o non esistevano nel gioco, come Kathleen e Perry, o esistono nel gioco, ma li approfondiamo in un modo diverso, come appunto con James e David.

Oltre a questa grande rivelazione da parte di Baker, abbiamo visto altre differenze con altri cacciatori, ad esempio con il leader del gruppo, David (Scott Shepherd). Nel gioco della Naughty Dog, al di fuori di alcuni filmati, non viene mai fornita un'idea chiara su come sia la personalità di David e come eserciti il suo potere. Probabilmente il più grande cambiamento rispetto al titolo originale è l'aver associato il leader a un concetto religioso. David viene mostrato come una sorta di pastore, che dirige il suo gruppo influenzandolo con questa sorta di timore reverenziale.

Un altro cambiamento rispetto al gioco, è la prima interazione di Ellie con i cacciatori. Mentre Joel è ferito, è costretta a cacciare da sola nei paesaggi innevati del Colorado. Nel videogioco, non avevamo altra scelta se non usare arco e frecce, ma la Ellie di Bella Ramsey usa un'arma da fuoco. Un'altra differenza fondamentale è che nel gioco originale, Joel si sveglia e va a cercare Ellie dopo che è già stata catturata da David. Nella serie, invece, vediamo alcuni uomini di David farsi strada nella casa in cui lui ed Ellie si erano rintanati e finire preda del sopravvissuto interpretato da Pascal.

Sempre Joel fa parte di una differenza sostanziale seppur piccola: nel videogames, Joel trova Ellie intenta a trafiggere David e la strappa via da lui. Vedendo quanto sia angosciata, la calma e la porta via. Nell'adattamento, però, Ellie ha già ucciso il leader dei cacciatori cannibali ed è già fuori dal resort in fiamme, quando Joel si imbatte in lei.

The Last of Us Episodio 9: easter egg e differenze fra serie TV e videogioco

Siamo arrivati alla fine, la fine dei giochi: con l'episodio 9 di The Last of Us si è conclusa la prima stagione dell'adattamento della HBO ed è sicuro che vedremo una seconda stagione, dato l'apprezzamento complessivo della serie sia da parte dei fan del gioco sia dai neofiti.

Per la maggior parte del tempo, come avrete avuto modo di vedere, la serie è stata complessivamente fedele al materiale originale e per gli elementi aggiunti, del tutto inediti o parzialmente rivisitati, ci sono state alcune modifiche nel corso degli episodi che hanno permesso di adattare meglio la storia al media televisivo, donandogli anche una sua precisa identità. Di seguito, entriamo nel merito dei piccoli cambiamenti dell'ultima puntata rispetto al gioco, con quei piccoli cambiamenti che hanno fatto la grande, enorme differenza, a partire dall'inserimento dell'attore originale di Ellie, Ashley Johnson, come madre della ragazza.

Sia nella Prima parte che nella Seconda parte del gioco di The Last of Us, Ashley Johnson dà metaforicamente vita a Ellie attraverso la motion capture e, in un modo dolcemente analogo e parallelo, nella serie l'attrice fa lo stesso: vediamo, infatti, nei primi momenti della puntata, l'attrice interpretare il ruolo della madre di Ellie, Anna, un personaggio che non vediamo mai nei giochi. Attraverso le sequenze iniziali, gli sceneggiatori della serie ci mostrano il momento della nascita di Ellie, che spiegherebbe potenzialmente la sua immunità al Cordyceps: Anna partorisce sua figlia poco dopo essere stata morsa da un infetto. Nel disperato tentativo di fermare la diffusione dell'infezione al piccolo, Anna taglia il cordone ombelicale ancor prima di poter abbracciare sua figlia con lo stesso coltello a serramanico che Ellie custodisce come uno dei suoi beni più preziosi.  Viene raggiunta subito dopo da Marlene (Merle Dandridge), a cui affida Ellie prima di chiederle di toglierle la vita. Marlene esita ma alla fine fa come dice Anna. Niente di tutto questo viene mostrato nel gioco, viene soltanto accennato in pochi frammenti nei fumetti di "The Last of Us" intitolati "American Dreams". Ma con una spiegazione più accurata e approfondita come questa fornita nella serie, si spiegherebbe il legame tra Ellie e il capo delle Luci, oltre a ulteriori dettagli della trama e dei personaggi.

Compaiono anche alcuni easter egg al momento della nascita di Ellie e (non dovrebbe sorprendervi) sono legati alla musica: quando Marlene arriva e trova Anna, la madre canta a Ellie "The Sun Always Shines on TV" degli A-ha. È interessante notare che Ellie è una fan della band basata sulle cassette degli A-ha trovate nella sua stanza designata dalla FEDRA. Inoltre, la carta da parati sotto la quale Anna dà alla luce Ellie è quella di un albero che allarga i suoi rami, quasi a simboleggiare la vita e la speranza che potrebbe portare al mondo. Dopo la scena della nascita di Ellie, arriviamo al momento in cui abbiamo lasciato Joel e la ragazza dopo gli eventi visti nell'ottavo episodio. Joel sta cercando di tirarla su di morale con una conversazione spensierata, mentre si fanno strada attraverso una strada deserta piena di macchine abbandonate, sotto un cartello che annuncia che sono a Salt Lake City. Qui Joel dice a Ellie che le insegnerà a suonare la chitarra una volta che avranno finito con le Luci. Questo allude a una parte precisa e importante della seconda parte della serie.

Mentre giraffe e sogni personali vengono rappresentati con accurata fedeltà al materiale originale, un'altra incredibile aggiunta rispetto al gioco è il momento in cui Joel rivela a Ellie come si è procurato una certa cicatrice in testa: dopo aver visto un mucchio di letti d'ospedale, Joel ammette che una volta è stato mandato in un posto simile due giorni dopo l'epidemia. Quando Ellie chiede cosa fosse successo, il sopravvissuto rivela che aveva tentato il suicidio dopo la morte di Sarah, non riuscendosi a spiegare perché non sia stato in grado a premere il grilletto. In questo momento, i due si scambiano alcune frasi toccanti che sublimano il loro rapporto: Ellie ammette di essere contenta che Joel non sia riuscito ad ammazzarsi e Joel, alla fine, risponde "anch'io". Nel gioco della Naughty Dog che ha ispirato la serie, c'è un momento simile nel bagno di un hotel, ma non si arriva mai a una conclusione così esplicita e significativa. Joel esplicita a Ellie di avergli ridato un motivo per cui vivere dopo la morte della figlia.

La sezione successiva è interamente adattata dal gioco, con i principali cambiamenti che riguardano la scena d'azione di Joel: il sopravvissuto è stato reso molto più violento di quanto non fosse nel gioco, sottolineando la sua spietatezza col fatto che decide di uccidere tutte le Luci, contrariamente a quanto visto nel gioco. Concludiamo le differenze con questo curioso easter egg, se vogliamo: quando Joel fa irruzione nella sala di chirurgia pediatrica e spara a un certo dottore in testa, chiede alle infermiere di sganciare Ellie dai cavi e dalle flebo. Una delle infermiere è stata interpretata da Laura Bailey, la doppiatrice di una certa Abby. Ma lei la conoscerete nella seconda stagione di The Last of Us.

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