The Falcon & The Winter Soldier: i segreti di Madripoor

La storia di Madripoor, la città dei criminali apparsa nel terzo episodio di The Falcon & The Winter Soldier.

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a cura di Manuel Enrico

Per i voraci lettori di fumetti Marvel, specialmente quelli legati al mondo mutante, il nome Madripoor è sinonimo di storie dal sapore pulp animate da un ambiente criminale atipico, ma gli spettatori di The Falcon & The Winter Soldier hanno fatto conoscenza con questo paradiso dell’illegalità solo in Power Broker, terzo episodio della serie che vede protagonisti i due eroi Marvel. Il contrasto tra l’originale cartaceo e la città luminosa vista nel serial di Disney+ è piuttosto marcato, con una rappresentazione di Madripoor che la rende più simile a una tentacolare città cyberpunk che non alla fumosa e pericolosa oasi di salvezza per villain e disperati conosciuta nei fumetti.

Ma come nasce Madripoor?

Tutto ebbe vita quando a metà degli anni ’80 il mondo mutante è saldamente in mano a Chris Claremont, l’artefice del rinascimento mutante, che dopo avere riportato in auge la storica formazione degli X-Men, amplia la famiglia dei figli dell’atomo aggiungendo una nuova formazione, i Nuovi Mutanti. All’interno di questa serie, dedicata a un gruppo di adolescenti entrati come studenti nella scuola di Xavier, nel numero 32 compare una misteriosa città, sorta su un’isola del sud est asiatico: Madripoor.

Madripoor, il porto sicuro dei criminali del Marvel Universe

Ideata da X-Chris e resa graficamente da Steve Leialoha, Madripoor è un covo di malviventi, con una lunga tradizione di zona franca per criminali e pirati. Non a caso, uno dei giovani mutanti la paragona a Mos Eisley, il celebre ‘covo di feccia’ visto in Una nuova Speranza. Per creare questa location esotica e letale, Leialoha si era ispirato a Singapore, al punto che nella finzione del Marvel Universe si decise di porre Madripoor proprio di fronte alla città che ne ispirò il design.

Storicamente, Madripoor viene concepita come una mecca del crimine, le cui origini affondano nei tempi della pirateria. Col passare del tempo, questo porto sicuro ha continuato a mantenere il suo ruolo di rifugio, divenendo un mondo a parte, il cui controllo è passato di mano in mano tra alcuni dei grandi villain del mondo Marvel, come Viper, l’Hydra o La Mano, ma mantenendo sempre la propria identità. Una personalità unica, quella di Madripoor, che la ha resa teatro di alcune storie Marvel in cui grandi imprese criminali o missioni borderline degli eroi della Casa delle Idee vedevano l’isola asiatica come tappa obbligata.

Dopo la sua prima apparizione in New Mutants #32 dell’ottobre del 1985, Madripoor dovette attendere che un mutante in particolare godesse della propria autonomia e eleggesse questo paradiso dell’illegalità a sua dimora: Wolverine.

Primo passo fu Wolverine e la Tigre, arco narrativo del 1988 pubblicato all’interno di Marvel Comics Presents, pubblicazione antologica della Casa delle Idee in cui erano inserite avventure in solitaria di eroi parte di formazioni più ampie o storie che non trovavano spazio all’interno di serie titolari. Firmata nuovamente da Chris Claremont, questa mini ebbe la fortuna di venire affidata al tratto di Sal Buscema, che colse al meglio le intenzioni di Claremont: dare vita a una spy story.

Wolverine è lontano dalla X-Mansion, gli X-Men sembrano esser misteriosamente spariti, e il mutante canadese finisce a Madripoor sotto mentite spoglie, girando per i vicoli malfamati con una benda sull’occhio e facendosi chiamare Guercio (Patch, in inglese). L’identità narrativa di queste storie è simile alle avventure di Bond, le prerogative del mondo mutante scemano lasciando spazio a una dimensione sociale basata su un codice criminale atipico, in cui risse e sotterfugi sono all’ordine del giorno. Tutto ruota attorno al Princess Bar, luogo di incontro di spie e criminali, in cui tutti sanno cosa evitare per non finire nel mirino di Jessan Hoan, la Tigre, la signora del crimine di Madripoor.

Madripoor divenne quindi il teatro perfetto per storie che sapessero liberarsi della loro natura per offrire ai propri personaggi avventure di altro spessore, grazie a un’ambientazione in cui elementi come crimine, mistero e un tocco di misticismo non mancano di dare vita a un luogo fuori dal tempo. Non a caso in Uncanny X-Men #238, un lungo racconto flashback vede Wolverine e Capitan America combattere fianco a fianco per le anguste vie di Madripoor ai tempi della Seconda Guerra Mondiale per salvare una bambina dalle grinfie della criminalità locale. Infante che, in seguito, il mondo conoscerà come Natasha Romanoff, ossia la Vedova Nera.

Vedere Madripoor in The Falcon & The Winter Soldier è stato sicuramente un piacere per i Marvel fan, che pur vedendo una città luminosa e moderna lontana dalla visione di Leialoha e Buscema hanno riassaporato  il fascino tipico di questo angolo del Marvel Universe. Per chi invece non ha mai percorso con il Guercio i vicoli di Madripoor sfidando la morte in agguato, la capitale del crimine vista nel terzo episodio di The Falcon & The Winter Soldier (che potere vedere su Disney+) è un’ambientazione affascinante.

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