L’estate si tinge di giallo e di mistero con The Decagon House Murders (Jukkakukan no Satsujin), adattamento manga dell’omonimo romanzo di Yukito Ayatsuji. Il manga è illustrato da Hiro Kiyohara ed è stato serializzato sulla rivista di manga seinen di Kodansha Monthly Afternoon da agosto 2019 ad aprile 2022, con i suoi capitoli raccolti in quattro volumi tankōbon a partire da ottobre 2021. Yukito Ayatsuji e Hiro Kiyohara sono già noti per il celebre e apprezzato Another. Sia quest’ultima serie che The Decagon House Murders sono edite in Italia da Star Comics. Che cosa ci attende una volta iniziato The Decagon House Murders? Mistero, fascino lugubre e delitti che bramano solo di venire risolti: una storia che sotto molti punti di vista, ricorda le opere di Agatha Christie e una in particolare.
“Il piano è pronto. Adesso non resta che attendere che cadano nella trappola. Naturalmente, ciò che li aspetta è la morte. Ignari di tutto e senza il minimo sospetto arriveranno là.. Nella trappola decagonale…”
The Decagon House Murders 1: vedetta premeditata?
La storia inizia con un omicidio, rimasto irrisolto. Circa un anno fa, a Tsunojima, nel golfo di J-Saki, la residenza del solitario e famoso architetto Seiji Nakamura, denominata “Villa Azzurra”, andò completamente a fuoco. Dopo che l’incendio fu domato, furono ritrovati quattro cadaveri, la moglie di Seiji, i due domestici e lo stesso Nakamura, tutti morti per cause diverse. I due domestici furono ritrovati legati nella propria camera con la testa spaccata a colpi di ascia. La moglie Kazue fu ritrovata nella stessa stanza strangolata con un filo di corda o un cavo e con la mano sinistra mutilata e quest’ultima non fu mai ritrovata. Infine, Seiji morì bruciato vivo, in quanto il suo corpo fu cosparso di cherosene. In tutti e quattro i corpi vennero ritrovate dosi massicce di sonnifero. L’unico superstite il giardiniere, sparito nel nulla dopo l’omicidio.
Ora, sette studenti dell’università K, tutti membri del Circolo del giallo, si sono recati sull’isola, in uno strano edificio, dalla struttura particolare, noto come la Casa Decagonale per risolvere il mistero della morte di Nakamura. Sull’isola infatti, gira voce che il suo fantasma si manifesti nei giorni di pioggia. Il giorno seguente i sette ragazzi trovano sul tavolo sette targhe, ognuna con una parola diversa: cinque con scritto "prima vittima", "seconda vittima" fino alla quinta, due che riportano la parola "assassino" e "investigatore". Nello stesso momento gli altri due membri del circolo che hanno deciso di non andare in ritiro, ricevono lettere misteriose che affermano di provenire da Nakamura e accusano il club dell'omicidio di sua figlia Chiori. Tra i personaggi inizia a insinuarsi il dubbio, fino a quando la prima vittima viene decisa. Chi è l’artefice delle lettere? C’è un motivo per cui i sette ragazzi sono andati in ritiro proprio sull’isola dell’omicidio? E se Nakamura non fosse davvero morto? Si apre così un fitto mistero che solo i ragazzi del circolo del giallo possono risolvere, ma attenzione, perché potrebbero essere loro le prossime vittime.
The Decagon House Murders 1: un giallo ricco di mistero e di fascino, ma…
The Decagon House Murders 1 si presenta come una storia intrigante, che getta fin dalle prime pagine indizi fondamentali per risolvere il mistero. Vi è un senso di attesa mista ad ansia perché il lettore comprende immediatamente che sta per succedere qualcosa e che i sette ragazzi stanno per entrare in un luogo apparentemente senza via di uscita. Una storia oscura e inquietante, un omicidio calcolato, una vendetta premeditata e pensata da qualcuno che forse è già morto. Il lettore, insieme ai protagonisti della storia, si pone nei panni dell’investigatore, inizia a porsi domande e a chiedersi chi è che tesse le teli di questo giallo apparentemente impossibile da risolvere.
Interessante il fatto che non conosciamo il vero nome dei sette ragazzi andati sull’isola: ognuno infatti, proprio perché membro del Circolo del giallo, ha assunto il nome di uno dei giallisti più famosi della storia: Ellery Queen, Gaston Leroux, Agatha Christie, S. S. Van Dine, John Dickson Carr, Edgar Allan Poe, La Baronessa Orczy. Questi personaggi sono portati a interpretare un ruolo: cinque di loro saranno le vittime, un l’assassino e il settimo l’investigatore. Cinque vittime apparenti che saranno eliminate nel corso della storia, come in Dieci Piccoli Indiani di Agatha Christie, fino a quando nessun di loro resterà in vita.
Chi ha letto Dieci Piccoli Indiani non potrà fare a meno di ritrovare moltissime somiglianza in The Decagon House Murders, forse anche troppe. La storia, apparentemente originale e sicuramente ben strutturata, richiama la trama del libro della Christie con qualche accorgimento. I protagonisti del romanzo, a differenza dei ragazzi del manga, sono invitati per diversi motivi l'isola del Soldato, da un certo signor Owen, proprietario dell'unica abitazione sull'isola. In ogni camera c’è appesa una filastrocca che recita la storia di dieci piccoli indiani i quali, muoiono uno dopo l'altro, in modi differenti. In sala da pranzo trovano le statuine corrispondenti ai dieci indiani della filastrocca. Un po’ come accade ai protagonisti del manga, che ritrovano delle placche con il ruolo che dovranno andare a interpretare. L’ansia, l’angoscia che provano è la stessa: chi sarà la vittima? E chi manipola il gioco? Possibile che ci sia un “traditore” tra di loro?
Differente dalla storia della Christie è che a ricevere le lettere di minaccia sono due ragazzi, sempre appartenenti al circolo, ma che hanno deciso di non partecipare al ritiro. Possibile che qualcuno abbia osservato i movimenti dei giovani e premeditato tutto nei minimi dettagli? L’unica cosa certa è che il filo conduttore della vicenda è la morte di Chiori, anch’essa membro del circolo e figlia di Nakamura. Akira decide quindi di andare a porre delle domande al fratello del defunto Nakamura e insieme all’amico di quest’ultimo, Kyoshi e Morisu, altro membro del circolo, deciso di risolvere il mistero.
Interessante la struttura della storia che si presenta con due linee narrative diverse e tre punti di vista: da una parte i sette ragazzi sull’isola che dovranno cercare di sopravvivere a un gioco più grande di loro, poi Akira, Morisu e Kyoshi che dovranno lottare contro il tempo per svelare il mittente delle lettere e poi lo stesso lettore, quasi onnisciente, che dal suo punto di vista privilegiato, in quanto può seguire lo sviluppo di entrambe le linee narrative, inizia a gettare le basi per risolvere il mistero.
Qualche informazione in più sul manga
The Decagon House Murders è una storia strutturalmente ben congeniata in cui l’alone di mistero traspare in ogni singola pagina. Quest’ultimo è sicuramente ben rappresentato non solo nella scelta narrazione stessa, ma anche nei dettagliati e sensuali disegni di Hiro Kiyohara. Ricco di dettagli anche paesaggio circostante e l’ambiente in cui prende vita la storia. Ogni dettaglio è curato alla minima perfezione perché tutto può rivelarsi un indizio fondamentale per risolvere il mistero.
Per quanto riguarda l’aspetto estetico, il manga si presenta in un formato più grande del tankōbon, con una sovraccoperta sui cui sono disegnati tutti e sette i protagonisti principali e sul retro strisce di sangue che preparano il lettore al senso d'inquietudine racchiuso nella storia.