Dopo aver padroneggiato il grande schermo, la Marvel ha tentato di portare i suoi supereroi anche nelle case dei propri fan, con serie più o meno innovative sia a livello di storia che di regia. Tuttavia, l'enorme successo avuto da show come WandaVision, Ms. Marvel e What if...? non sembra aver fatto così tanto breccia nei cuori degli spettatori tanto quanto i piani alti della Disney probabilmente si aspettavano. Una sorpresa che oggi viene sancita da una notizia che ha dell'incredibile: nel comparto streaming, gli eroi Marvel sono stati battuti su tutti i fronti da The Boys.
Nel 2022 infatti, secondo il calcolo di visualizzazione Nielsen Ratings, società che si occupa di misurazione dell'audience televisiva e radio, nessuna delle serie targate Disney o Marvel è riuscita ad entrare nella top 15 dei programmi originali più guardati. Ecco quindi che lo sfondamento della quarta parete in She Hulk e l'avvicinamento al pubblico teen con Ms. Marvel paiono non essere sufficienti ad accaparrarsi un posto tra show come Stranger Things, Wednesday e Bridgerton, decretando un certo fallimento in casa Disney.
The Boys straccia i supereroi Marvel nello streaming
Ma se sul primo posto del podio non sembra poi così incredibile che ci sia la creazione dei fratelli Duffer, quello che fa stridere un po' di più l'assenza di casa Marvel è la presenza di uno show così controverso come The Boys. Nati come una parodia dei supereroi classici come Capitan America e Superman, gli eroi poco convenzionali e decisamente scorretti sono approdati su Amazon facendo strage tra le serie degli stessi super che critica.
Abbiamo così Patriota che fa il verso a Capitan America con una vena omicida, A-Train che riprende sulla falsariga Quicksilver e addirittura Stormfront dalle idee naziste ma che ricalca i poteri di Shazam. Insomma, The Boys non le manda di certo a dire proprio come i suoi protagonisti che forse grazie a questo loro essere crudi e senza filtri, vengono preferiti dagli spettatori. Certo, un minimo di affinità viene sempre creata, ma in The Boys questo legame viene fatto attraverso i difetti, mostrando i protagonisti per ciò che sono realmente prima di tutto: umani. Gli errori che fanno, i pensieri non proprio in linea con la società odierna, persino le azioni efferate per raggiungere i propri scopi: tutto ciò che la serie ideata da Eric Kripke porta sul piccolo schermo, non è altro che una serie di piccoli specchi della società, in cui chiunque può effettivamente rivedersi.
Magari in realtà non sono gli eroi Marvel ad aver stancato, dopotutto ai bambini viene lasciata l'aspirazione a diventare come Iron Man o Capitan America, e al botteghino supereroi come loro siamo sicuri avranno sempre successo. Più probabilmente è la perfezione stucchevole anche durante i momenti più cupi proposta costantemente da casa Marvel che passa a non essere più in linea con la visione del mondo attuale. Di conseguenza, non avendo più attori di punta come Robert Downey Junior o Chris Evans a tenere le redini dei supereroi, il Marvel Cinematic Universe cede malamente il passo ad attori amati ma passati forse un po' troppo spesso in secondo piano come Karl Urban, Anthony Starr e Jensen Ackles.
E se perdere i punti di riferimento per il proprio universo sia già un duro colpo da dover accusare, Marvel deve fare i conti anche con una continuity decisamente ampia che si espande dai film e articola in tutte le varie serie tv. I nuovi spettatori si sentono duque un po' troppo in soggezione nel dover seguire diversi media e storie che si intrecciano attraverso gli anni e gli universi, mentre invece con The Boys possono godersi una storia semplice senza troppi giri e incastri. Che sia forse giunto per Disney il momento di cambiare la sua politica della perfezione perenne nei propri eroi e finalmente fare una vera e propria concorrenza sul piccolo schermo ai più politicamente scorretti The Boys?