Giugno '38 è la nascita fumettistica di Superman, che nel film diventa la sua nascita biologica sul morente Krypton. Annunciato dai titoli di testa volanti e dalla musica gloriosa di Williams, il neonato Kal è lanciato nel classico viaggio interstellare, durante il quale cresce pochissimo seppure passi l'equivalente di dieci anni terrestri.
Nel giugno '48 atterra negli USA e viene adottato dai Kent. Diciotto anni più tardi, nel '66, Clark è maggiorenne e parte da Smallville per raggiungere la Fortezza della Solitudine. Qui il fantasma tecnologico di Jor-El lo accompagna in un viaggio formativo nello spazio lungo dodici anni; per ricondurlo infine, trentenne, sulla Terra come supereroe... nel 1978! Tutte le informazioni cronologiche sono consegnate, con grazia sottile, dalla stessa sceneggiatura. L'omaggio al mito è bellissimo.
Alcune innovazioni sono così azzeccate da divenire canone fumettistico. Ad esempio, l'Uomo d'Acciaio indossa l'indistruttibile costume ancestrale di famiglia: esso infatti è un manufatto kryptoniano spedito sulla Terra da Jor-El con il figlio neonato. Quella che sembra una grande esse, stampata sul petto, è in realtà l'emblema del clan El. Il nome 'Superman' viene ideato da Lois, dopo il loro primo incontro, associando il misterioso simbolo alieno, appunto, a una esse.
Nel film Superman parla poeticamente della magia letteraria del Peter Pan di J.M. Barrie (qui una bella edizione illustrata). In realtà, raffigura un cortocircuito di fantascienza extraterrestre inserita, magicamente, in un realistico ambiente di fine anni Settanta. Tutto è riconoscibile ma l'insistenza nel chiamare Metropolis quella è chiaramente New York trasporta lo spettatore in una dimensione fatata.
L'impianto fiabesco è basilare; crea un'opera pomposa e solenne ma allo stesso tempo ironica e divertente, legata all'attualità. Contribuisce alla magia il credere veramente che 'un uomo possa volare', correggendo l'errore grammaticale del lancio d'epoca: alcune scene di volo a telecamera fissa con sovrimpressione sono oggi discutibili, ma le traiettorie, i decolli e gli atterraggi con i cavi rimangono impressionanti. Superman sfoggia in modo credibile tutti gli incredibili superpoteri, eccetto la vista calorifica.
La trama è vasta come le "ventotto galassie conosciute" citate: da un visionario cataclisma cosmico alla crisi dei missili nucleari, segno dei tempi che sembra allineare il tutto sulla scia dei film catastrofici in voga in quegli anni; passando per il deflagrante cine-mix di giornalismo d'inchiesta e commedia di caratteri che spadroneggia nella redazione del Daily Planet.