Stargirl: l'eroina teenager di cui non sapevamo di aver bisogno
- Stargirl: le origini
- Da Los Angeles a Blue Valley, Nebraska: dove eravamo rimasti?
- Una lettera d'amore alla Golden Age
- Stargirl: le letture consigliate
Stargirl: le origini
Quando parliamo di un personaggio dei fumetti spesso si tende ad associarlo al suo creatore. Non è del tutto sbagliato, basti pensare a quanto della loro dura esperienza di vita misero Jerry Siegel e Joe Shuster in Superman o quanto il desiderio di uno stile di vita agiato di Bob Kane sia filtrato in Bruce Wayne l'alter ego di Batman.
Per Stargirl questo assunto assume una valenza nuova ed estremamente personale. Il personaggio fu creato nel 1999 da Geoff Johns che due anni prima stava ancora lavorando come assistente del mitico Richard Donner - regista fra gli altri capolavori anche di Superman - sul set di Ipotesi di Complotto. Lì Johns incontro Chuck Kim, all'epoca membro del team dirigenziale DC, e fra uno scambio di battute e l'altro, vedendo il suo grande amore e conoscenza dei fumetti, Kim gli propose di scrivere qualcosa.
Dopo circa un anno Johns propose il pitch per una nuova eroina, una teenager che sarebbe poi cresciuta nel tempo e avrebbe incontrato altri eroi teenager unendosi agli eroi adulti seguendo un fortunatissimo filone narrativo ed editoriale di quegli anni che vantava serie di discreto successo come Young Justice di Peter David ma anche le serie regolari di Robin e Impulso.
Quando per Johns arrivò il momento di caratterizzare la sua protagonista, Courtney Whitmore, quindi non ci furono esitazioni: l'eroina si sarebbe ispirata a sua sorella. E il motivo, un po' malinconico ma pieno di speranza e amore, è spiegato così dallo stesso autore:
Tutta la mia carriera è iniziata grazie agli eroi. Una algida chiamata all'ufficio del regista di Superman, Richard Donner, mi ha portato prima ad essere il suo stagista e poi a divenire suo assistente nel 1996. Durante quel primo anno di lavoro con lui, mia sorella - Courtney - fu una delle vittima del volo 800 della TWA. Courtney stava andando in Francia per un programma di scambio studentesco. Aveva 18 anni. Era intelligente, divertente e sempre entusiasta. Dick [Richard Donner - NdT] mi comprò un biglietto per tornare a casa a Detroit dicendomi che il mio lavoro a Los Angeles era lì ad aspettarmi e che sarei potuto tornare non appena mi sarei sentito pronto. Quell'autunno girammo Ipotesi di Complotto a New York. Invitò i miei genitori e li fece comparire in una scena del film. Ricordo che fu il primo momento che li vidi sorridere dopo la morte di mia sorella. Dick fu il mio eroe. [...] Ho scritto un sacco di storie sui supereroi nella mia carriera ma questa è senza ombra di dubbio la più personale sotto parecchi punti di vista.
Da Los Angeles a Blue Valley, Nebraska: dove eravamo rimasti?
Courtney Whitmore ha una perfetta vita da liceale a Los Angeles ma questo idillio viene improvvisamente spezzato quando sua madre che decide di risposarsi. Al matrimonio segue anche una drammatico trasferimento dalla assolata California alla bucolica Blue Valley, Nebraska. Ovviamente il cambio di scenario è drammatico per una liceale ma tutto cambierà quando, rovistando nei vecchi scatoloni del suo patrigno, Courtney scoprira che Pat nasconde un incredibile segreto: è stato la spalla del supereroe Starman!
Ma non è tutto. Courtney scoprirà anche un potentissimo artefatto, la Cosmic Staff, che potrebbe cambiarle la vita e ispirare una nuova generazione di eroi che raccoglierebbe il testimone della leggendaria Justice Society of America misteriosamente scomparsa.
Alla fine della Stagione 1 avevamo visto Stargirl, Hourman, Mid-Nite e Wildcat - una nuova generazioni di eroi messa faticosamente insieme da Courtney - sventare il piano della Injustice Society che avrebbe voluto, con l'ausilio di una incredibile macchina, letteralmente fare il lavaggio del cervello prima a Blue Valley e poi a tutto il paese. La vittoria potrebbe aver risvegliato un male antico e terribile custodito in un diamante completamente nero.
La serie TV recupera molto del tono frizzante e adolescenziale della serie a fumetti originale ovvero un teen drama famigliare che ricordava per certi versi Buffy L'Ammazzavampiri e la cui formula era stata già distillata seppur in maniera diversa in Smallville.
Una lettera d'amore alla Golden Age
Ma Stargirl è, come lo fu la serie a fumetti a cui si ispira, una lettera d'amore agli eroi della Golden Age e alla loro legacy che oramai parlando di DC abbiamo imparato essere uno degli aspetti fondamentali direttamente o indirettamente di questi eroi.
Stargirl è infatti l'ultima di una lunga serie di eroi la cui legacy inizia con Ted Knight - creato da Gardner Fox e Jack Burnley in Adventures Comics #61 datato aprile 1941 - ovvero il primo Starman. Scienziato, inventore ed astronomo, Ted inventò l'Asta Cosmica capace di catturare le radiazioni cosmiche permettendogli di volare. Membro della JSA, la vita di Ted Knight fu costellata di difficoltà fra cui la morte della storica fidanzata Doris e un esaurimento dovuto alla scoperta che parte delle sue ricerche ha contribuito alla creazione della bomba atomica.
Il nome Starman passerà poi in mano a molti eroi compreso Batman, che ne indosserà i panni in Detective Comics #247 datato settembre 1957, e alcuni alieni come Mikaal Tomas e Prince Gavyn. Passando poi i favolosi anni '80 con Will Payton, recentemente ricomparso sulle pagine della Justice League di Scott Snyder, e arrivando al 30° secolo con la Legione dei Super-eroi e Thom Kallor.
Tuttavia saranno i figli di Ted a raccogliere direttamente dal padre l'eredità di Starma ,prima David e poi il riluttante Jack protagonista di quella lunga serie firmata da James Robinson che ancora oggi rappresenta una delle miglior serie prodotte negli anni '90 dal DC e più in generale nell'ambito di tutto il fumetto mondiale.
Insieme a Courtney però come possiamo vedere dal poster qui sopra ci sono altri "nuovi" eroi fra cui spiccano Yolanda Montez, la seconda Wildcat introdotta in grande stile nell'evento Crisi sulle Terre Infinite; Beth Chapel, la seconda Dr Midnite che nei fumetti perderà la vita sulle pagine di Eclipso #13 datato novembre 1993, e Rick Tyler, il figlio dell'Hourman originale.
Come vedete si tratta spesso di eroi di seconda generazione e la loro legacy era stata portata avanti dagli anni '50 e fino alla prima metà degli '80 in serie come All Star Squadron e Infinity Inc. grazie alla competenza di autori come Roy Thomas. All'inizio del nuovo millennio sarà poi Geoff Johns il demiurgo ideale per riportare alla ribalta questi eroi sperando che nella serie possano trovare spazio altri e più rinomati eroi come Jay Garrick o Alan Scotto ovvero il Flash e la Lanterna Verde "originali".
Stargirl: le letture consigliate
Stargirl è un personaggio decisamente di nicchia, un piccolo cult. La sua serie intitolata Stars & S.T.R.I.P.E durò solo 15 numeri ma servì per proiettare Geoff Johns verso lidi molto prestigiosi ed è stata raccolta in italiano da Planeta DeAgostini in un agilissimo brossurato ora esaurito, con un po' di fortuna forse riuscirete a trovarlo nel circuito dell'usato, fortunatamente però la serie è stata raccolta in volume anche in lingua originale che potete acquistare su Amazon.
In alternativa è quasi d'obbligo recuperare tutta la JSA sempre firmata da Geoff Johns in cui Stargirl è fra i personaggi fondamentali. La serie è in corso di pubblicazione da parte di Panini DC Italia.
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Recuperate tutti i volumi della JSA di Geoff Johns: Volume 1, Volume 2, Volume 3, Volume 4.