Star Wars - L'Alta Repubblica: Non c'è paura - Ordalia, recensione
Star Wars: L'Alta Repubblica arriva nel mondo dei comics con Non c'è paura, primo ciclo narrativo a fumetti ambientato nel nuovo contesto narrativo di Star Wars
Advertisement
a cura di Manuel Enrico
In sintesi
Star Wars: L'Alta Repubblica arriva nel mondo dei comics con Non c'è paura, primo ciclo narrativo a fumetti ambientato nel nuovo contesto narrativo di Star Wars
L’Alta Repubblica, il nuovo ciclo narrativo di Star Wars inaugurato dal romanzo La Luce dei Jedi, arriva nel mondo dei comics, grazie al primo arco narrativo ambientato negli ultimi giorni della Repubblica prima dell’ascesa dell’Impero. Dall’annuncio di questa nuova era dell’universo di Star Wars si erano subito sollevate grandi aspettative, complice la promessa di vedere questo contesto narrativo espandersi in più di un medium, passando agevolmente da romanzi a fumetti, toccando anche il mondo della serialità con l’annunciato The Acolyte. La sfida principale de L’Alta Repubblica diventa quindi l’avere una struttura narrativa coesa, fondata su una continuity ben delineata, il cui primo test è il numero di esordio della serie a fumetti. In continuità con quanto raccontato da Charles Soule nel citato romanzo, a Cavan Scott è stata affidato Non c’è paura - Ordalia, primo arco narrativo dei comics ambientati nell’Alta Repubblica.
Come ben sa chi ha letto La Luce dei Jedi, l’Alta Repubblica si sviluppa circa duecento anni prima degli eventi visti in La Minaccia Fantasma. Se nella trilogia prequel assistevamo al crepuscolo della Repubblica e alla fine dell’Ordine Jedi, con Alta Repubblica abbiamo finalmente la possibilità di esplorare un’epoca in cui la galassia è ancora un luogo di promesse e di avventure incredibili. Soprattutto, un universo in cui i Jedi sono ancora una presenza quotidiana e rispettata, parte integrante di una Repubblica che si fonda ancora su principi nobili, incarnati dalla cancelliera Lina Soh e dal suo progetto Starlight.
Non c'è paura - Ordalia, L'Alta Repubblica arriva nei comics
L’Orlo Esterno è lontano dal centro della vita politica della Repubblica, al punto che spesso su Coruscant le necessità dei pianeti remoti non vengono percepite. Per ovviare a questa pecca, il Senato ha approvato la costruzione di una serie di stazioni spaziali con lo scopo di offrire una maggior presenza della Repubblica in questi territori remoti, fornendo supporto alle popolazioni locali.
Il Faro Starlight è il primo di questi avamposti, la cui costruzione è terminata poco prima che una devastante tragedia, noto come il Grande Disastro, ha dato vita alle Emersioni, fenomeni imprevedibili con cui oggetti non identificati emergono a velocità folli dall’iperspazio, trasformati in bolle devastasse alcuni sistemi dell’Orlo Esterno. Questo evento ha spinto il Senato a chiudere le rotte iperspaziali, annullando di fatto le intenzioni della cancelliera Soh. Tuttavia, il Faro Starlight, dopo il dramma del Grande Disastro, rimane una luce di speranza nel buio dello spazio dell’Orlo Esterno, un avamposto della Repubblica affidato ai Jedi, rappresentati da Avar Kriss, Maestra dell’Ordine e nominata sceriffo di Starlight.
Tenendo fede a quanto raccontato da Soule in La Luce dei Jedi, Cavan Scott prosegue la storia di Alta Repubblica, valorizzando uno dei tratti essenziali di questo nuovo ciclo narrativo: la coralità dei personaggi. Non c’è paura - Ordalia, infatti, introduce nuovi personaggi che avranno un ruolo centrale nello sviluppo di Alta Repubblica, un intento ci Scott svolge al meglio, proseguendo sul sentiero tracciato da Soule.
Keeve Trennis è una giovane padawan, addestrata dal Maestro trandoshano Sskeer. Con il suo mentore, la giovane umana si trova sul pianeta Shuraden, dove sta affrontando l’Ordalia, il test finale a cui ogni padawan viene sottoposto per divenire un Cavaliere Jedi. Durante questa prova, Keeve deve prendere una decisione che segnerò la sua vita da Jedi, mostrando al suo maestro la sua vera indole e che tipo di Jedi potrebbe divenire.
Durante questa ordalia, Keeeve deve prendere decisioni rapidamente, affrontando ulteriori conseguenze delle Emersioni, che minacciano ora una forma di vita pacifica di Shuraden, un popolo che Keeve sente di dover difendere in quanto Jedi.
Scott coglie al meglio le possibilità offerte da Alta Repubblica per imprimere uno slancio emotivo coinvolgente, offredno ai lettori una visione più ampia di quanto offerto da Alta Repubblica. Il ruolo centrale del Faro Starlight viene enfatizzato da una cerimonia di inaugurazione della stazione spaziale che ribadisce come la presenza di Jedi nell’Orlo Esterno avrà una rilevanza centrale negli eventi futuri del ciclo, portandoli a scontrarsi con i predoni Nihil, conosciuti in La Luce dei Jedi e il cui ritorno è già assicurato nel secondo numero di Non c’è paura.
L'Alta Repubblica è pronta all'avventura
Non c'è paura - Ordalia è un primo numero in piena regola, capace di presentare i protagonisti futuri, inserendoli al meglio all’interno della dinamica narrativa di Alta Repubblica. Grazie ad Ario Anindito vediamo questa nuova era di Star Wars prendere vita sulla carta, con una costruzione delle tavole che consente all’artista di realizzare scene dinamiche atte a valorizzare l’azione e a rappresentare al meglio l’aspetto tecnologico e architettonico di questa era della Repubblica. Una bravura che ci consente di vedere in azione Keeve mentre compie prodezze tipiche di un Jedi mostrando al contempo una cura lodevole nell’arricchire le tavole di preziosi dettagli. Una bellezza che viene esaltata dalla colorazione della nostra Annalisa Leoni, abilissima nel passare dal colorato mondo di Shuraden all’ambiente più austero e artificiale di Starlight, offrendo una gamma cromatica suntuosa e foriera di avvincenti giochi di luce.
Per celebrare l’inizio di questa nuova avventura a fumetti, oltre alla copertina realizzata da Phil Noto, su cui campeggiano i tre Jedi protagonisti e il Faro Starlight, Panini ha voluto presentare ai lettori italiani Non c'è paura - Ordalia con una cover speciale realizzata da Gabriele dell’Otto, in cui la giovane Keeve è affiancata da una vecchia conoscenza del mondo di Star Wars che fa la sua apparizione anche all’interno dell’albo: il maestro Yoda.
Il primo numero di Star Wars – L’Alta Repubblica: Non c’è paura - Ordalia testimonia la cura con cui questa serie è stata realizzata, inserendosi al meglio all’interno della continuity del nuovo ciclo narrativo di Star Wars. Dalla presenza di un riepilogo cronologico delle opere Canon, alla cura grafica dell’albo, in linea con l’impostazione generale del progetto Alta Repubblica, questa sinergia viene rispettata anche nella presentazione di una ricca sezione di extra, in cui sono presentati i bozzetti preparatori di Diogo Saito per le livree dei Jedi e di Pascal Blanché per la realizzazione del profilo del Faro Starlight.
Come per La Luce dei Jedi, anche questo primo capitolo di Non c’è paura rende ulteriormente appassionante la prima wave di prodotti legati al nuovo contesto narrativo di Star Wars.
Alta Repubblica: le altre storie
Alta Repubblica vede in La Luce dei Jedi la sua prima incarnazione, ma gli eventi legati alla tragedia nota come il Grande Disastoro,che ha condotto alla chiusura delle rotte iperspaziali e l’inaugurazione del Faro Starlight sono solo il punto di partenza di questa nuova era della storia di Star Wars. Ecco l'ordine di lettura cronologico di L'Alta Repubblica:
- La Luce dei Jedi
- Non c'è paura - Ordalia
- Una prova di coraggio
Voto Recensione di Star Wars – L’Alta Repubblica: Non c’è paura - Ordalia
Voto Finale
Il Verdetto di Tom's Hardware
Pro
-
- Storia semplice ma promettente
-
- Disegni di Anindito dettagliati e avvincenti
-
- I colori di Annalisa Leoni sono perfetti
-
- Cura editoriale impeccabile
Contro
-
- Non pervenuti
Commento
Non c'è paura - Ordalia è il primo capitolo dei comics di Star Wars: L'Alta Repubblica, proseguimento de La Luce dei Jedi. Un passo inziale appassionante e convincente, che lascia un'ottima sensazione nei confronti del nuovo arco narrativo di Star Wars.