Dibattito: Star Wars è fantascienza?

Esistono persone che non conoscono Guerre Stellari? Nel dubbio, questa guida è per loro e per chi vuole rinfrescarsi la memoria.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Quando c'è di mezzo questa saga le discussioni sono spesso molto accese, anche prescindendo dalle rivalità con altri prodotti di culto come Star Trek (il nemico giurato), Il Signore Degli Anelli, Ritorno al futuro o altri.  Cercare di stabilire quale sia il migliore non ha molto senso, per quanto sia un modo perfetto per animare una serata tra amici. Potrebbe essere più interessante invece tentare collocare Star Wars come prodotto di genere.

La maggior parte del pubblico è generalmente d'accordo nel dire che Star Wars è un'opera di fantascienza, il che è più che comprensibile: ci sono le astronavi, i robot, le spade laser e alcuni gadget piuttosto curiosi. Tutti elementi che ben si associano al genere Sci-Fi.

Fantasy?

Vale la pena però domandarsi se questi elementi siano sufficienti a dire che Guerre Stellari è fantascienza, e c'è un buon numero di persone convinte che non sia così.  D'altra parte George Lucas si è rifatto a opere storiche, all'epica medioevale e al fantasy, non certo a "2001, Odissea nello Spazio".

Per molti si tratterà di un dibattito da risolvere all'arma bianca, ma chi scrive ha sposato la tesi opposta: Guerre Stellari è una storia fantasy, non fantascientifica. Tutti e sei i film sono fantastici, e sono tutto "fanta", senza "scienza". Come si può difendere una tesi del genere?

Tanto per cominciare ci sono i referenti che hanno ispirato Lucas, e in particolare i film di cappa e spada giapponesi firmati dal grande Akira Kurosawa. La loro impronta emerge in Star Wars soprattutto nei combattimenti con la spada - persino l'impugnatura e lo stile degli Jedi ricorda quelle dei samurai. Lo stesso ordine Jedi poi ricalca più o meno fedelmente il modello dei samurai e dei monaci guerrieri. Fino a qui di elementi fantastici comunque non ce sono, e nemmeno di fantascientifici.

###old2871###old

In difesa della tesi "Guerre Stellari è fantascienza" ci si potrebbe appellare al fatto che Han Solo in un'occasione usa l'unità di misura parsec, che effettivamente esiste. Un po' poco, anche perché si tratta di un'unità di misura valida in astrometria che non si adatta molto bene a misurare la velocità di un oggetto nello spazio. Oppure si potrebbe controbattere che ci sono tanti pianeti diversi, e questo è un elemento fantascientifico classico. Questi mondi fittizi sono tuttavia una forma di finzione tipica più del fantastico che del fantascientifico.

Ma c'è soprattutto un elemento che più di tutti mette Star Wars sullo scaffale del fantasy, vale a dire la Forza. Come abbiamo detto nelle pagine precedenti questa è la forza magica delle opere fantasy. Lucas le ha cambiato nome e aspetto ma resta magia, un elemento soprannaturale e ascientifico che influenza tutta la trama e i personaggi. Gli Jedi di fatto sono "maghi abili con la spada".

In favore della collocazione Sci-Fi va detto che in "La Minaccia Fantasma" saltano fuori i Midi-chlorian, una sorta di microbi che rendono alcuni individui capaci di usare la Forza. Ammesso e non concesso che questo elemento si possa definire fantascientifico resta il fatto che la Forza resta un qualcosa d'inafferrabile, un potere insondabile che solo alcuni eletti possono controllare - proprio perché i Midi-chlorian stessi non sono la Forza. Che si chiamino Jedi o "arcimaghi del settimo circolo" non fa una gran differenza.

A questo si potrebbe aggiungere anche il fatto che gli elementi tecnologici, pur presenti, sono fini a sé stessi e privi di spiegazioni. Non sappiamo bene cosa faccia volare le astronavi, come funzioni una spada laser o su quale tecnologia si basino quei bellissimi messaggi olografici. Ci sono e basta.

Un modo per mettere tutti d'accordo forse però c'è: si può infatti parlare di "Science Fantasy", con un termine ibrido che abbraccia entrambe le componenti di Guerre Stellari. Alcuni preferiscono invece parlare di "Space Opera", che Wikipedia definisce "un sottogenere della fantascienza". La sua catalogazione è tuttavia piuttosto ambigua e lascia molto spazio all'interpretazione.

Accettare diversi livelli di "scientificità" in un'opera di finzione è del tutto legittimo, è di certo non tutte le produzioni devono essere "hard sci-fi". Sdoganare anche una grande presenza di misticismo, una potenza magica che influenza tutta la trama, è però probabilmente un passo eccessivo. Insomma Guerre Stellari non sarà Ben Hur, ma è di certo più vicino al Signore degli Anelli che a Matrix

Leggi altri articoli