Star Wars: l'evoluzione del casco degli stormtrooper

Gli stormtrooper di Star Wars sono caratterizzati dai loro elmeti, ma come si sono evoluti questi caschi durante la saga?

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a cura di Manuel Enrico

Da quanto uscì il primo film di Star Wars al cinema, Una Nuova Speranza, uno degli elementi cardine del mito della galassia lontana lontana creata da George Lucas sono stati gli stormtrooper, i soldati dalla bianca livrea che rappresentano il braccio armato dell’autorità imperiale. Dalla loro prima apparizione, gli stormtrooper si sono evoluti, sono comparse diverse specializzazioni in seno all’armata imperiale, dagli scout troopers agli shadow trooper, ma un tratto essenziale di questi militati è rimasto il loro caratteristico elmetto. Un dettaglio che li rende facilmente riconoscibili anche da chi ha poca familiarità con il mito di Star Wars, tanto da essere ripreso anche in Il Risveglio della Forza, dove i soldati del primo ordine sfoggiano una versione moderna del tradizionale elmetto degli stormtrooper, che oggi possiamo indossare grazie alla perfetta replica di Hasbro, lo Star Wars Black Series – First Order Stormtrooper Helmet.

All’interno della lore di Star Wars, i caschi sono una componente essenziale della caratterizzazione dei personaggi. Senza scomodare il più celebri degli elmi, quello di Darth Vader, recentemente si accesa una vera e propria venerazione per questi accessori, grazie all’elmo di Djin Djarin, meglio noto come Mando, protagonista di The Mandalorian, la prima serie Star Wars disponibile su Disney+. Ovviamente, anche questo desiderabile elmo ha avuto la sua bella replica, Hasbro Star Wars Black Series – The Mandalorian Helmet, ma se questo tratto distintivo del bounty hunter mandaloriano ha raccolto il plauso dei fan, l’elmo degli stormtrooper è stato spesso deriso, per motivi tutt’altro che banali.

I caschi degli Stormtrooper dell’Impero

Bisogna fare una precisazione. Star Wars, nella sua genesi, contiene una radice storica piuttosto marcata, frutto della volontà di Lucas si fondare parte del proprio immaginario sulla storia contemporanea. Non è infatti un mistero che l’Impero Galattico sia ispirato al Secondo e Terzo Reich e alle truppe naziste, considerato che l’origine stessa delle truppe imperiali è la traduzione in inglese di Stoßtruppen, termine con cui erano indicate le squadre di assaltatori tedeschi utilizzate durante la Prima Guerra Mondiale, incaricate di infiltrarsi nelle trincee nemiche con tattiche aggressive.

A dare vita a questi elmi fu, ancora una volta, Ralph McQuarrie, il genio visionario che rese reali molte delle idee di George Lucas, come il Millenium Falcon. Nei primi concept, McQuarrie avevano un linea più compatta, venendo in seguito modificata per rendere più evidenti alcuni deattgli, come il complesso sistema di filtraggio, portando quello che era stato inizialmente concepito come un elemento monolitico in una struttura più complessa.

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Gli elmetti degli Stormtrooper imperiali, spesso, vengono equiparati a quelli delle unità speciali dell’esercito nazista, vedendo nella loro struttura un conglomerato di maschera antigas e elmo che veniva spesso sfoggiato dalle unità d’assalto naziste. A ben vedere, questa similarità può essere riscontrata maggiormente nel caso di Darth Vader, mentre gli stromtrooper sembrano avere assimilato dalle armate tedesche della Seconda Guerra Mondiale il loro profilo specializzato.

Durante il conflitto, infatti, erano nate delle squadre specializzate, come l’Afrika Korps di Rommel impegnato sul fronte africano, dove venivano impiegate dotazioni e arsenali specifici per questo terreno di scontro.  Similmente, in Star Wars vediamo gli stormtrooper specializzarsi, dopo la loro prima apparizione, come le truppe impiegate durante la Battaglia di Hoth in L’Impero colpisce ancora o gli scout trooper visti in Il Ritorno dello Jedi.

In tutte queste evoluzioni delle truppe imperiali, i caschi giocano un ruolo centrale. Partendo infatti dal design del classico ‘testa a secchio’, come vengono ingiuriosamente chiamati i fanti imperiali dai Ribelli, si possono vedere diverse tipologie di elmo, da quelle usate dai piloti di caccia TIE alla versione più spigolosa degli scout trooper o quella anfibia utilizzata dalle truppe a difesa di Scariff in Rogue One. Una tendenza alla specializzazione che porta alla creazione di una versione ulteriore in Il Risveglio della Forza, dove compaiono gli stromtrooper del Primo ordine.

Gli Stromtrooper del Primo Ordine: creare l’elmo del futuro

Uno degli aspetti più criticati degli elmi degli stromtrooper imperiale era la sensazione che fossero totalmente privi di considerazione dell’anatomia umana. Non dimentichiamo, infatti, che le armate imperiali erano composte da umani, complice la mai celata vena razzista di Palpatine. Evolvendosi idealmente dai caschi dei Clone Trooper della trilogia prequel, gli elmi degli stromtrooper sembrano perdere la loro ergonomia, mostrando le feritoie per gli occhi in posizioni tutt’altro che congeniali, dando vita a battute online che motivavano con questa scarsa cura di design la leggendaria mira delle truppe imperiali, tutt’altro che lodevole.

Consci di queste pecche di design, al momento di realizzare i nuovi caschi per gli stromtrooper del Primo Ordine si presero in considerazione tutte queste valutazioni, lasciando che fosse il costume designer Michael Kaplan a realizzare il nuovo concept per Il Risveglio della Forza. Kaplan era un nome noto di Hollywood, con alle spalle importanti collaborazioni come Blade Runner e Star Trek, un curriculum che lo rese la scelta ideale per Abrams.

La richiesta fatta a Kaplan era di trovare una crasi tra rispetto della tradizione, per dare un senso di continuità tra le armate imperiali e quelle del Primo Ordine, e rinnovare il design adattandolo al gusto moderno, in modo da ribadire anche un’evoluzione cronologia della serie. Compito non semplice, visto che questa differenza si rifletteva anche nella tecnica realizzativa, come spiegò molto bene lo stesso Kaplan:

“Gli elmi degli stormtrooper della Trilogia Classica erano realizzati sottovuoto, procedimento che richiedeva l’impiego di plastica sottile in modo da scaldarla e modellarle. Per i caschi del Primo Ordine, invece, abbiamo usato il poliuretano, più resistente e flessibile, in modo da non farli rompere facilmente”

Scelta interessante, considerato che ne sono stati realizzati ben 1500 per le riprese della Trilogia Sequel di Star Wars. Lo scopo principale, però, era dare la sensazione che i trent’anni passati sia dal punto tecnico che cronologico internamente alla saga fossero ugualmente rispettati. Se da un lato, quindi, la creazione di prop consentiva di dare vita a elmi di maggior dettaglio e con un design più curato, era ugualmente necessario mantenere un tono familiare, un’esigenza che viene soddisfatta realizzando elmi più sinuosi ma che non tradiscono la loro origine. Ad ispirare Kaplan fu un oggetto di uso quotidiano:

“Con il passare del tempo, credo che la parola chiave sia semplificazione. Considerato che gli stormtroopers sono compatti, bianchi e plasticosi, mi venne in mente la Apple”

Interessante paragone di desgin, se consideriamo che i primi modelli del prodotto di punta della Mela, l’iPhone, della sua prima apparizione ha subito una continua evoluzione di linee, passando da un aspetto massiccio e squadrato a uno più sinuoso e sottile. Per gli elmi degli Stromtrooper del Primo Ordine, dunque, Kaplan ha addolcito le linee, incassando i vistosi respiratori all’interno del corpo principale degli elmi, enfatizzando il contrasto cromatico bianco-nero inserendo dettagli che spezzino il candore dei caschi.

L’idea iniziale di Kaplan, in realtà era di abbandonare completamente il bianco per la realizzazione delle armature degli stormtrooper del Primo Ordine, preferendogli l’argento. Venne anche realizzata un’armatura di prova, che pur di non divenendo la livrea ufficiale dell’esercito del Leader Supremo Snoke venne molto apprezzata, come svelò Kaplan:

“Volevo portare gli stormtrooper nel mondo della armature, era una mio pensiero fisso, così quando un concept artist prese il mio bozzetto  e ne trasse un’illustrazione meravigliosa, la adorai subito e la appesi alla mia parte nella design room. Ricordo che un pomeriggio Kathy Kennedy venne a trovarci e fissò subito questa illustrazione, ne rimase impressionata definendola fantastica. Anche JJ la adorava, al punto che creò il personaggio del Capitano Phasma, solo per poterla utilizzare nel film”

Scelta che il regista rimpianse, visto che questa colorazione causava dei riflessi fastidiosi che causarono delle brutte emicranie al regista. Ma che, ammettiamolo, ha consentito di portare in scena un personaggio affascinante, seppur non pienamente sfruttato.

Dopo la conclusione della Trilogia composta da Il risveglio della Forza, Gli Ultimi Jedi e L’Ascesa di Skywalker, possiamo affermare che il lavoro di design di Kaplan ha saputo rendere onore all’originale elmetto creato nel 1977 da Ralph McQuarrie, specialmente se rapportato ai primi bozzetti che il leggendario concept artist realizzò nel 1975, agli albori di Star Wars. Pur rappresentando le armate del cattivo, gli stormtrooper, che siano imperiali o del Primo Ordine, è innegabile che questi bianchi soldati siano da sempre uno dei tratti distintivi della saga di Star Wars.

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