Con l’ottavo episodio di Star Trek Picard, A pezzi, la missione del leggendario capitano dell’Enterprise si avvicina sempre più al suo momento epocale. La puntata uscita in queste ore su Amazon Prime Video è portatrice di numerose risposte su alcuni aspetti centrali della vicenda, oltre a fare luce sul misterioso passato del capitano de La Sirena, Rios. Come sempre, però, per una risposta data sorgono altri interrogativi, e la nuova avventura di Picard riserverà ancora parecchie sorprese.
ATTENZIONE: Quanto segue contiene una serie di importanti spoiler sull'ottavo episodio di Star Trek Picard, siete avvisati!
Come accaduto per i precedenti episodi di Star Trek Picard (Ricordi, Mappe e Leggende, La fine è l'inizio, L'Assoluta Verità, Cronache di Stardust City, La scatola impossibile, Nepenthe) anche in A pezzi sono presenti dei riferimenti al mito della saga creata da Gene Roddenberry. Abbiamo cercato di trovarne il più possibile, quindi mettevi comodi, sorseggiate un Earl Grey caldo e seguiteci in questa caccia alla citazione di Star Trek.
Attivare!
Tracciatori al Viridio
Nello scorso episodio, abbiamo scoperto che Agnes Jurati era in realtà in missione per conto del Commodoro Ho. Nel suo organismo era presente un tracciatore al viridio, che consentiva a Narek di mantenere il contatto con lei e quindi seguirla.
Non è la prima volta che sentiamo parlare di tracciatori al viridio. In Star Trek VI: Rotta verso l’ignoto, in una delle scene principali Kirk rivela che Spock aveva piazzato del viridio sulla sua schiena in modo da poterlo tracciare a distanza.
Non solo Earl Grey
Nonostante il buon Picard sia un gran sostenitore dell’Earl Grey, in A pezzi viene menzionato un altro tè. Durante la chiacchierata tra Raffi e l’ologramma maggiordomo de La Sirena, l’ologramma menziona che il capitano Rios ha rimosso alcune informazioni dalla sua programmazione in modo casuale, tra cui la temperatura ideale a cui servire del buon tè yiridiano.
La bevanda è tipica degli Yiridiani, apparsi per la prima volta in Star Trek: The Next Generation, nella prima parte del doppio episodio della sesta stagione La voce del sangue. In quell’occasione, un yiridiano, tenendo fede alla fama della propria razza come ottimi informatori, forniva a Worf delle preziose indicazioni sul passato della sua famiglia.
Tecniche di navigazione perdute
Non solo il compito maggiordomo olografico è stato privato di alcune memorie da Rios, ma anche il suo navigatore sembra accorgersi dell’assenza di alcuni dati dalla sua programmazione. In particolare, non riesce a ricordarsi le tecniche di navigazione medusiane. Il riferimento è alla razza medusiana, apparsa nella serie classica, nell’episodio La bellezza è verità?. Si tratta di una specie incorporea, il cui aspetto si dice possa condurre alla pazzia.
Scozzesi e motori
Ian, l’ologramma della sezione ingegneria de La Sirena, sfoggia un accento molto particolare. Per quanto la traduzione italiana lo caratterizzi bene, per goderlo appieno è consigliabile passare all’audio originale, in cui il personaggio ha uno spiccato accento scozzese. Un ingegnere scozzese, ricorda nessuno?
Esatto, il caro vecchio Montgomery ‘Scotty’ Scott! Interpretato da James Doohan nella serie classica e da Simon Pegg nell’universo Kelvin, Scotty è l’ingegnere capo della Enterprise di Kirk, capace di fare miracoli con i motori. O di parlare con i pc tramite un mouse, ma questa è un’altra storia.
Musica d’altri tempi
Durante la sua piccola crisi personale, Rios si rifugia nel suo alloggio, dove cerca pace nella musica. Per ascoltarla, contrariamente al buon Picard, utilizza un vecchio giradischi. È un giradischi, Raffi, non un walkman! Non è la prima volta che scopriamo che un capitano apprezza la musica in vinile, visto che anche Janeway (Voyager) e Philippa Georgiou (Discovery) avevano nelle proprie sale tattiche dei giradischi, che non hanno però mai messo in funzione!
Senza dimenticare che nell’universo Kelvin, il Kirk di Chris Pine aveva un giradischi nel proprio appartamento.
Zhat Vash e mezzosangue
E quindi si scopre che il Commodoro Ho, il capo della sicurezza della Flotta Stellare, è parte della Zhat Vash. Ma non ha effettuato una fusione mentale con la Jurati? Esatto, quindi possiamo dedurre che la Ho sia una mezzosangue romulana-vulcaniana. Non sarebbe certo il primo caso, visto che in Star Trek II: L’ira di Khan uno dei personaggi, Saavik, aveva sangue di entrambe le razze.
Interessante il fatto che durante il rito dell’Avvertimento, venga detto che lo Zhat Vash sia attivo da parecchio tempo, ed abbia già tentato di fermare la vita sintetica. Ripensandoci, potremmo già aver visto un approccio dello Zhat Vash verso i sintetici, in The Next Generation.
Nell’episodio della quarta stagione Una giornata di Data, l’ambasciatrice vulcaniana T’Pel si rivelò essere una spia romulana. Durante la sua permanenza sull’Enterprise, la spia mostrò un certo interesse per Data. Che fossero le prime avvisaglie dell’arrivo della Zhat Vash? D’altronde, l’infiltrarsi all’interno della Flotta e della Federazione è sembrato un punto forte della letale setta romulana!
Filosofie a confronto
Durante la parentesi nella cabina di Rios, abbiamo modo di vedere le sue letture. Tra queste, figurano grandi pensatori della storia terrestre, da Kierkegaard a Camus, ma figura anche un libro in cui sono a messi a confronto l’esistenzialismo e Surak.
Surak è il padre della filosofia vulcaniana del controllo delle emozioni. È stato spesso nominato, si è fatto riferimento alle sue dottrine, come il kolinahr, ma è solo in Enterprise che si è indagato meglio sulla sua figura e sull’impatto avuto dalle sue rivoluzionarie filosofie.
Tecnologie pericolose
In A pezzi, l’equipaggio de La Sirena si trova a dover affrontare un tema importante e attuale, come la soglia di pericolosità delle Intelligenze artificiali. Durante il discorso, Rios menziona il nome di Zephram Cochrane, riferendosi al suo volo con il primo motore a curvatura e al conseguente Primo Contatto.
Per accorciare il viaggio verso il pianeta dei sintetici, Soji propone di usare un condotto di transcurvatura Borg. Questa tecnologia apparve per la prima volta in Star Trek Generation, nel doppio episodio a cavallo tra sesta e settima stagione, Il ritorno dei Borg. Questa tecnologia divenne centrale poi in Fine del gioco, il capitolo finale di Star Trek Voyager
Il passato di Picard
Dopo che si è scoperto il tragico passato di Rios, emerge il nome del suo vecchio capitano Alonzo Vandermeer. Durante la navigazione verso il condotto di transcurvatura Borg, Picard confessa a Rios che avevaa conosciuto il Vandermeer qundo divenne il primo ufficiale del capitano Marta Batanides, amica di Picard e suo amore mai esplorato, che avevamo visto in The Next Generation nell’episodio della sesta stagione Una seconda opportunità
In questo episodio scopriamo anche che prima di servire a bordo della Stargazer, il guardiamarina Picard era stato assegnato alla Reliant. Nome forte per gli appassionati di Star Trek, che fa subito pensare all’astronave con cui Khan affrontò l’Enterprise di Kirk nella Mutara Nebula in Star Trek II: L’ira di Khan. Non si tratta, però, della stessa nave, visto che la Reliant utilizzata da Khan venne distrutta.
Dove nessun gom jabbar è mai giunto prima
Verso al fine dell’episodio, Picard parlando con Rios svela cosa secondo lui sia la vera Distruttrice
‘E’ la paura la più grande distruttrice, Rios!’
Più che un riferimento a Star Trek, qui potremmo vedere una citazione di Dune, film del 1982 ispirato ai libri di Frank Herbert, in cui Patrick Stewart interpretava uno dei personaggi, Gurney Halleck. Nell’opera di Herbert, una delle litanie delle streghe Bene-Gesserit sosteneva che la paura portava all’annullamento totale. Legame un po’ stiracchiato, ammettiamolo, ma è bello immaginare Stewart che rende omaggio ad una delle sue interpretazioni più riuscite.
La propria passione per Star Trek si può dimostrare con elenganza, magari indossando questi gemelli!