E' arrivato Star Trek Picard episodio 1. Dopo una lunga attesa, finalmente Picard, la nuova serie di Star Trek, è uscita dalla curvatura e si è materializzata su Amazon Prime Video. Dopo aver visto i prime due episodi in anteprima, dopo avervi segnalato gli episodi da rivedere prima di avventurarsi in questa nuova avventura di Jean-Luc Picard, ora è arrivato il momento di vedere insieme questa serie, andando a scovare tutti i riferimenti e le citazioni di Star Trek che compariranno all’interno di Picard.
ATTENZIONE: Quanto segue contiene una serie di importanti spoiler sul primo episodio di Star Trek Picard, siete avvisati!
Il nostro viaggio inizia con Ricordi, un primo episodio in cui le atmosfere di Star Trek sono da subito bene evidenti. Come sempre, sappiate che andare avanti a leggere potrebbe mettervi a rischio di incappare in spoiler, quindi si consiglia la lettura dopo la visione dell’episodio. Fatte le dovute raccomandazioni, rimane una sola cosa da dire: attivare!
Blue Skie
L’apertura di Picard colpisce duramente il cuore dei vecchi appassionati di Star Trek. La canzone che ci accoglie, infatti, è Blue Skie, la stessa che Data dedicò a Riker e Troi in occasione del loro matrimonio, e le cui parole furono accennate da B4 sul finale dell’ultimo film di Star Trek con protagonista Picard e compagni, Nemesis. Dove si era finito, si ricomincia!
https://youtu.be/4wcmzxNZWJ0Poker Face
In apertura di episodio, troviamo Picard e Data impegnati in una curiosa partita a poker. La partita a poker ha rappresentato un aspetto importante a bordo della Enterprise-D, grazie alla tradizione del poker settimanale a cui prendevano parte Riker, Data, Worf, LaForge, Crusher e Troi. In queste partite, Data cercava sempre di imparare a bluffare, all’interno del suo percorso verso la scoperta dell’umanità.
Il grande escluso era proprio Picard. Un’esclusione autoimposta, nonostante i tanti inviti ad unirsi da parte del gruppetto di giocatori. Questa scelta del capitano era dovuta alla sua convinzione che servisse comunque un distacco tra un capitano e il suo equipaggio; fu solo nell’ultimo episodio di The Next Generation, Ieri, oggi, domani, che Picard finalmente si sedette al tavolo del poker con quella che era la sua famiglia.
E come non rimanere sorpresi, quando Data vince con una mano composta da ben cinque regine, che potrebbe essere un'indicazione di cinque future figure femminili chiave all'interno del futuro di Picar. Ma cinque regine sono anche cinque Q. Che sia anche un omaggio al vecchio personaggio interpretato da John DeLancie?
Ricominciare da una partita a poker, assieme a Data, è un ottimo modo per iniziare questa serie!
Chateau Picard
La tenuta della famiglia Picard a La Barre è un luogo che rievoca ricordi particolari per il buon Picard. In Famiglie, era stato il teatro di una sofferta ma dolce riconciliazione con il fratello Picard, mentre in Generazioni, il primo film al cinema di The Next Generation, era diventato la tomba del fratello e dell’amato nipote René, morti in un incendio che devastò la tenuta.
Vederla diversa da come la ricordavamo è spiegabile come conseguenza di una ristrutturazione dopo l’incendio citato in Generazioni.
Non c’è Picard senza un Numero Uno
Al fianco di Picard abbiamo un bellissimo pitbull, chiamato Numero Uno. Difficile non vedere in questo soprannome un eco dell’amicizia di Picard con William Riker, il suo primo ufficiale durante la sua carriera di capitano dell’Enterprise. D'altronde, potremmo mai immaginare un Capitano Picard senza un Numero Uno?
La scelta della razza del cane non è una casualità. Quando si è deciso che Picard dovesse avere un cane come spalla, lo stesso Patrick Stewart ha chiesto di scegliere la razza, visto la sua passione per i pitbull.
Regole dell’acquisizione a Boston
Durante la panoramica su Greater Boston, compare un simbolo noto sulla facciata di un palazzo.
Sembrerebbe che i Ferengi, comparsi proprio nella prima stagione di The Next Generation e poi definiti in Deep Space Nine, siano arrivati anche sulla Terra!
La tragedia Romulana
Durante l’intervista in cui Picard ricorda la tragedia di Romulus che lo portò a separarsi dalla Flotta Stellare, viene spiegato come una supernova abbia causato la distruzione del pianeta capitale dell’Impero Romulano. Il riferimento è all’evento al centro della trama del reboot di Star Trek ad opera di Abrams, in cui si diede avvio alla Kelvin-timeline, linea temporale alternativa che si è dipanata per bene tre film (Star Trek, Into Darkness, Beyond).
In questa intervista iniziamo a scoprire come ci sia stata una burrascosa rottura tra Picard e la Flotta Stellare, in seguito alla gestione dell’emergenza romulana e all’insurrezione dei sintetici. Non è la prima volta che Picard arriva al punto di sentirsi tradito dalla Federazione, visto che già in L’Insurrezione era pronto a rinunciare ai gradi pur di difendere i Ba’ku
Utopia Planitia
Parlando dell’attacco dei sintetici a Marte, si fa riferimento ai cantieri di Utopia Planitia. Si tratta dei cantieri navali più famosi della Flotta Stellare, in cui venne costruita anche la U.S.S. Enterprise-D
Golden Gate, che confusione
Il Golden Gate, simbolo di San Francisco, compare spesso in Star Trek, visto che il quartier generale della Flotta Stellare è da sempre sito nella città californiana. Quello che ha sempre creato confusione è il modo in cui viene mostrato il celebre ponte.
Nel primo film di Star Trek, il Golden Gate mostrava sulla superficie attualmente utilizzata come strada i binari coperti di una linea di collegamento veloce che univa il comando di Flotta al resto della città. Una funzione che rimase inalterata per tutti i film al cinema dell’equipaggio di Kirk.
In Star Trek Discovery, invece, viene mostrato come il ponte sia ricoperto da pannelli solari. Esattamente come viene mostrato in Picard.
La camera dei ricordi di Picard
Durante la visita agli archivi della Flotta Stellare, Picard accede ad un suo ufficio privato, in cui sono conservati diversi memorabilia del suo passato militare.
Quando Picard entra nel suo ufficio, in primo piano compare un modello di una nave di classe Constellation, che possiamo supporre sia la U.S.S. Stargazer, la prima nave comandata da Picard, come visto nell’episodio La Battaglia, nella prima stagione di The Next Generation
Subito dopo compaiono un bat’leth e un pugnale klingon, ricordo dell’importante ruolo avuto da Picard nel difendere l’onore del casato di Worf durante le accuse rivolte al padre del suo ufficiale, Mogh, nell’episodio I peccati del padre (durante l’intervista, l’immagine di Picard e Word è presa proprio da questo episodio) e un modellino di una nave classe Sovereign, che sicuramente è la U.S.S. Enterprise-E
Nonostante la sua leggendaria difficoltà nel rapportarsi con bambini e adolescenti, a bordo dell’Enterprise-D c’era l’usanza di avere un giorno in cui i bambini dell’equipaggio omaggiassero il capitano con disegni o creazioni in suo onore, che sarebbero stati premiati dallo stesso capitano. Picard conserva nel suo archivio segreto lo striscione dell’edizione del Giorno del Capitano Picard del 2370, quello visto nell’episodio della settima stagione di The Next Generation intitolato La Pegasus
All’interno dei memorabilia presenti in questo ufficio, è presente anche un modellino della navetta del capitano, un piccolo lusso che era stato inserito all’interno della U.S.S. Enterprise-E, nella parte inferiore della sezione a disco. Lo si era visto per la prima volta in L’insurrezione, quando Picard la usò per andare in soccorso dei Ba’ku
All’interno di questo archivio dei ricordi non poteva certo mancare una riproduzione della U.S.S. Enterprise-D, la prima Enterprise (classe Galaxy) comandata da Picard, sino alla sua distruzione su Veridiano-III
L’Istituto Daystrom
Questo celebre polo di ricerca è da sempre presente all’interno del mito di Star Trek, sin dai tempi della serie originale. Scopo dell’istituto è esplorare diversi aspetti della ricerca scientifica, con particolare attenzione nello studio delle intelligenze artificiali. Il personale dell’istituto è composto sia da ufficiali della Flotta Stellare che da civili, considerati asset importanti per l’istituto.
La relazione tra l’istituto e Picard ha un nome preciso: Bruce Maddox. La prima apparizione di questo scienziato e ufficiale della Flotta risale all’episodio La misura di un uomo, in cui Maddox, ossessionato dalla studio dei robot positronici creati dal dottor Noonian Soong, cercò di far considerare Data un oggetto di studio, privandolo del suo ruolo di ufficiale della Flotta Stellare e trasformandolo nel suo oggetto del desiderio. Dopo avere visto infranti le sue aspettative, Maddox continuò a mantenere una fitta corrispondenza con Data, che non gli serbò rancore, ma anzi decise di condividere le proprie esperienze con Maddox, come aiuto nel suo lavoro di ricerca.
La famiglia di Data
A quanto pare, la misteriosa Dahj potrebbe essere nientemeno che figlia di Data, almeno in senso robotico. Se fosse vero quanto ipotizzato da Picard, Maddox, prima della sua scomparsa, potrebbe aver cercato di realizzare un nuovo modello di robot positronico ispirato a Data, nonostante i divieti imposti dopo la rivolta dei sintetici su Marte. In realtà, avere un erede era una delle aspirazioni di Data, che nell’episodio di The Next Generation La figlia di Data, creò un androide che avrebbe voluto crescere come una figlia, battezzandola Lal. Vedremo anche lei nei prossimi episodi di Picard?
Un altro membro della famiglia di Data ha già fatto la sua comparsa in Ricordi: B4. Il fratello meno avanzato di Data, infatti, è conservato smontato all’Istituto Daystrom, complice il suo malfunzionamento dovuto alla scelta di Data di riversare in lui tutto il suo vissuto e le sue conoscenze. Alla fine di Nemesis, dove Data si sacrificò per salvare la vita di Picard, B4 però sorprese Picard fischiettando la canzone che Data cantò in occasione del matrimonio di Riker e Troi. Che ci sia ancora qualcosa di lui, in B4?
Basi romulane e vecchi incubi
Proprio sul finale del primo episodio di Star Trek Picard, Ricordi, scopriamo che esiste una comunità romulana che vive all'interno di una base spaziale. Ma la vera sorpresa è scoprire dove è stata costruita questa base: un Cubo Borg!
La resistenza è inutile, tanto vale entrare a far parte del Collettivo Borg, iniziando con l’acquisto di uno dei simboli della letale razza aliena: il Cubo!