Snowpiercer Stagione 3 Episodio 1: la lepre e la tartaruga, recensione

Snowpiercer Stagione 3 Episodio 1: la lepre e la tartaruga, lo Snowpiercer riprende la sua mortale corsa su Netflix.

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a cura di Manuel Enrico

Lo Snowpiercer ha ripreso la sua corsa su Netflix. A partire dal 25 gennaio, infatti, sul servizio streaming di Reed Hastings inizia la terza stagione di Snowpiercer, la serie fantascientifica ispirata al celebre graphic novel che ci conduce in un mondo futuro invaso dai ghiacci eterni. All’interno del palinsesto di Netflix la fantascienza sta diventando, dopo un periodo di grande esposizione, una delle suggestioni narrative più rare, dopo il finale di un’altra serie sci-fi, Lost in Space. Va ammesso che anche la concorrenza non sembra aver un’offerta sci-fi particolarmente ricca, se consideriamo che Amazon Prime Video sta assistendo alla fine del suo The Expanse, mentre AppleTV si è imposta con il suo Foundation. Snowpiercer Stagione 3 Episodio 1: la lepre e la tartaruga, quindi, rappresenta un’occasione di mantenere salda la presenza della sci-fi nel comparto seriale.

Soprattutto, se consideriamo come gli eventi della seconda stagione di Snowpiercer abbiano lasciato diversi interrogativi aperti per il nuovo capitolo della serie, che a partire dal 25 gennaio verrà raccontato con un episodio alla settimana caricato su Netflix il martedì. Il principale punto di domanda è legato al personaggio di Melanie Cavill, che da semplice responsabile dell’Accoglienza nella prima stagione si è ritagliata maggiore, divenendo la portatrice di una speranza: la Terra tornerà abitabile. La sua figura è stata una delle due colonne, assieme al Layton di Daveed Diggs per tutta la prima stagione, assumendo un tono ancora più forte nella seconda stagione di Snowpiercer, con l’entrata in scena di Wilford (Sean Bean) e della figlia Alex. Il focus emotivo dello scorso arco narrativo di Snowpiercer, infatti, era pesantemente sbilanciato su Melanie, costretta ad affrontare le conseguenze del suo tradimento nei confronti di Wilford e i sensi di colpa nel ritrovare in vita la figlia Alex.

Snowpiercer Stagione 3 Episodio 1: la lepre e la tartaruga

Eppure, il primo episodio della terza stagione di Snowpiercer, La tartaruga e la Lepre, non vede comparire il personaggio di Melanie. Viene ovviamente citata, considerata l’importanza della sua ricerca di un Nuovo Eden, ma su schermo non vediamo il viso della Connelly. Considerato che si tratta solamente del primo episodio, focalizzato principalmente sul ricollegarsi agli eventi finali della seconda stagione, non è un segnale del distacco dell’attrice dalla serie, ma è comunque un segnale importante vedere come l’attenzione dello spettatore sia ricondotto all’attuale condizione dei sopravvissuti.

Scelta non banale, considerando che allo stato attuale i due treni in moto perpetuo sulla gelida Terra futura rappresentano uno spaccato sociale simile a una gigantesca polveriera. Dopo un tentativo di convivenza tra i sopravvissuti a bordo dello Snowpiercer e i fedeli seguaci di Wilford imbarcati su Big Alice, infatti, abbiamo assistito a un ribaltamento della situazione: le mille e più carrozze che compongono l’ultimo scampolo di umanità sono ora trainate da Big Alice. La motrice di Wilford non è però in grado di alimentare tutte queste carrozze, condizione che ha portato alla chiusura della prima classe e all’abolizione della divisione in caste sociali. Ironia del destino, il sogno di Layton viene, seppure per necessità, realizzato da Wilford.

Una prigione, un gulag viaggiante, come lo definisce la voce narrante di Layton a inizio episodio. Non a caso viene mostrato un ambiente meschino, cupo e claustrofobico, in cui la vita sembra tutt’altro che l’immagine ideale che aveva promesso Wilford. Una visione opprimente, che si basa su un’ottima gestione dei movimenti di macchina e delle inquadrature, specie nei primi momenti dell’episodio, dove Christoph Schewe ritrae il duro ambiente di Big Alice seguendo una bambina che percorrere gran parte del treno, occasione perfetta per mostrare gli evidenti segni di questo regno di oppressione. Come se non bastasse la claustrofobia inevitabile all’interno di un treno, il dovere ridurre ulteriormente gli spazi costringe i passeggerei di Big Alice a rinunciare ulteriormente a piccole libertà.

E sembra quasi ironico che sia proprio chi cerca di lottare per questa libertà a vivere nelle condizioni peggiori. Guidati da Ruth (Alison Wright) e Pike (Steven Ogg), un manipolo di dissidenti cerca di mantenere vivo il ricordo di Layton, impegnato in una sorta di disperata missione alla ricerca di Melanie e del suo favoleggiato Nuovo Eden. Una dinamica che rende particolarmente avvincente la vita su Big Alice, divenuta il fulcro dell’umanità, dove sembra che le anime peggiori abbiano finalmente realizzato la propria perfidia. Su tutti, Kevin (Tom Lipinski), lacchè di Wilford che non esita a mostrare un lato sadico nell’imporre la voce del padrone sul treno.

Un primo episodio preparatorio

Se su Big Alice si combatte una guerra sociale, sullo Snowpiercer, il ‘convoglio dei pirati’ come lo ha ribattezzato Wilford, si cercano le prove che diano ragione alle teorie di Melanie. Una ricerca complessa, che sin dalla prima puntata di questa stagione mette a dura prova Layton e i suoi sodali. Per quanto mossi da differenti obiettivi, sia lo Snowpiercer che Big Alice affrontano problemi simili: gestire la temperatura (troppo calore sullo Snowpiercer e un eccessivo freddo sul treno inseguitore) e la scarsità di cibo.  Quel che appare evidente già in La lepre e la tartaruga è l’evidenza che nessuno dei due treni possa sopravvivere senza l’altro, una condizione apparentemente insolubile viste le divergenze tra Layton e Wilford.

In La Lepre e la tartaruga sono presenti tutti i tratti tipici di un episodio di inizio stagione. Si riallacciano le trame lasciate aperte nella precedente stagione, aggiungendo al contempo nuove possibilità di evoluzione e crescita per i personaggi. I prossimi episodi dovranno gestire la dura lotta tra Wilford e la resistenza a bordo di Big Alice, mostrandoci come il letale inseguimento tra i due treni si evolverà.

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