Slumberland, recensione: le avventure nel Mondo dei Sogni

Se volete vivere un'avventura da sogno, non dovete far altro che guardare Slumberland, disponibile su Netflix dal 18 novembre!

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a cura di Francesca Borrello

Il mondo dei sogni è da sempre un argomento che affascina l’uomo in maniera consistente, sia nella scienza che in campo artistico. I tempi moderni non sono certo esuli da questa curiosità, anzi: sembra quasi che recentemente in campo televisivo si sia riscoperto l’interesse per ciò che succede quando ci addormentiamo. The Sandman infatti, è una serie che parla di sogni (e non solo) che ha raccolto un enorme successo da parte del pubblico, tanto da guadagnarsi anche un episodio speciale. Non c’è quindi da stupirsi che Netflix abbia deciso di offrire ai propri spettatori un prodotto un po’ più adatto alle famiglie ed in grado di intrattenere e divertire come Slumberland. La trama però non è un originale del servizio di streaming: si basa in realtà su le strisce a fumetti degli inizi del 900, create da Winsor McCay con il titolo di Little Nemo in Slumberland. Nonostante il film si differenzi sostanzialmente dall’opera originale, molti elementi sono stati mantenuti, adattandoli però ad un contesto moderno.

Slumberland: la trama senza spoiler

La protagonista della storia di Slumberland è Nemo, una ragazzina che vive assieme al padre Peter nel faro di cui si occupano ogni giorno. La giovane non va a scuola, ma viene educata dallo stesso genitore, che oltre a insegnarle tutte le materie scolastiche come la matematica, vive con lei ogni aspetto del faro. Nonostante questa vita quasi idilliaca, ben presto la loro quotidianità viene stravolta da una tempesta che strappa via Peter dalla propria figlia. Distrutta per la perdita del padre, Nemo viene affidata all’unico parente che le è rimasto, lo zio Philip, uomo alquanto pratico e decisamente impostato che cerca però di essere presente per la propria nipote.

Ma le avventure per Nemo non sono affatto finite, ma anzi ne iniziano di nuove quando questa si addormenta una notte e sogna di tornare alla sua vecchia casa nel faro. È qui che incontra Flip, un fuorilegge del Mondo dei Sogni con tanto di corna, votato alla ricerca della mappa di quel mondo per trovare delle perle misteriose e magiche capaci di esaudire un sogno qualsiasi. Riuscirà l’improbabile coppia ad andare d’accordo per superare i numerosi ostacoli distribuiti lungo la strada per il Mare degli Incubi e raccogliere così l’unico modo per Nemo di rivedere suo padre?

Dai fumetti al film

Come vi abbiamo già accennato il film non è un’opera totalmente originale ma affonda le proprie radici nelle avventure di Little Nemo in Slumberland di Winsor McCay. Pubblicate agli inizi del 900, queste storie autoconclusive e lunghe una tavola soltanto, hanno riscosso un enorme successo in quel periodo, anche grazie alla ricercatezza dei disegni creati interamente da McCay. Dopo aver debuttato nel 1905 come inserto domenicale del quotidiano New York Herald, il fumetto veniva pubblicato con alcune innovazioni destinate a cambiare il mondo dei fumetti per gli anni successivi: per esempio, la struttura era mutevole, pur avendo un concetto di base costante, cioè i sogni di Nemo che finiscono tutti nell’ultima vignetta con il suo risveglio.

Oltre a questo particolare, i disegni stessi presentano una cura e una ricercatezza quasi maniacale, tanto da farla considerare una delle più straordinarie opere a fumetti per la qualità con cui è stata creata. Tuttavia, l’opera originale ha numerosi aspetti che non collimano con il film Slumberland: il protagonista originale infatti è Little Nemo, un bambino di cinque anni che vive fantastiche avventure nel mondo dei sogni per raggiungere Principessa, figlia del Re Morfeo di Slumberland, ed esserne il compagno di giochi. Flip, personaggio interpretato da Jason Momoa nel film di Netflix, è in realtà il primo nemico del protagonista che, geloso del fatto che Principessa vedrà Nemo per primo, tenterà di ostacolarlo più e più volte, finché alla fine non diventeranno amici.

L’adattamento targato Netflix dunque ha stravolto gran parte di ciò che era Little Nemo in Slumberland, finendo con il creare un prodotto quasi totalmente diverso, ma che risulta funzionare bene a livello di trama. Nemo diventa quindi una bambina che sogna ciò di cui ha bisogno, ma non necessariamente ciò che vuole. Possiamo infatti notare come il suo primo sogno dopo l’evento tragico per cui perde il padre, è qualcosa di rassicurante come ciò che conosce di più: il faro. I toni stessi della scena sono caldi, allegri, rassicuranti e coinvolgono lo spettatore ricordando ciò che era la vita della ragazzina con il padre. Lo stesso Flip sembra indossare ogni volta qualcosa di estremamente eccentrico, per lo più bizzarro ma dai toni caldi che mantengono il collegamento con la parte di vita felice di Nemo. A fare da tramite tra la realtà e il mondo dei sogni è invece un maialino di peluche, che accompagna la giovane nelle sue avventure e l’aiuta in ogni momento di bisogno.

Pur avendo ben pochi attori all’interno della trama, Slumberland riesce a non essere mai noioso o ripetitivo, ma mantiene l’attenzione dello spettatore pur essendo un po’ scontato sotto certi punti di vista. Attenzione però, la prevedibilità di alcuni momenti non lo porta ad essere stancante o snervante, anzi: riesce quasi ad infondere un senso di sicurezza con cui gli spettatori (specie i più piccoli) vengono accompagnati nelle avventure di Nemo senza terrorizzarli o gettarli nello sconforto. E Jason Momoa in questo, gioca un ruolo fondamentale: l’attore hawaiiano nei panni di Flip, nonostante la sua stazza e l’aspetto non esattamente confortante, riesce ad essere il punto cardine di Nemo e la guida che le serve per navigare acque difficili, facendole vivere così incredibili avventure.

In conclusione

Al netto del fatto che Slumberland è comunque un titolo rivolto principalmente ai bambini e alle famiglie, risulta comunque essere un buon film adatto un po’ a chiunque ed è in grado di intrattenere piacevolmente per una serata. Se per i più piccoli è solo un altro modo per sognare, per gli adulti Slumberland sembra quasi essere un espediente per mettersi in contatto con la propria infanzia perduta, ricordando le avventure, immaginarie o dei sogni, che ne facevano parte. Se volete quindi partire anche voi per il Mondo dei Sogni assieme a Nemo, non vi resta che accedere a Netflix e godervi una serata in compagnia di Slumberland, disponibile dal 18 novembre in streaming.

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