Shining è probabilmente il più famoso film di Stanley Kubrik (tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King del 1977) ed è entrato a pieno titolo nell’immaginario collettivo, lasciando il proprio segno non solo nel mondo del cinema, ma anche nella cultura popolare. Shining il gioco, edito nella sua versione italiana da Asmodee, cerca di ricreare l’atmosfera di tensione e suspense che caratterizzano il film, attraverso un gioco cooperativo horror di sopravvivenza.
Shining: il gioco
I giocatori impersonano gli attuali custodi dell’Overlook Hotel e devono riuscire a resistere all’influenza malvagia dello stesso, sopravvivendo almeno quattro mesi nella struttura prima di fuggire verso la salvezza con il gatto delle nevi.
La partita si svolge su quattro o cinque turni a seconda della difficoltà preferita dai giocatori; ogni turno è composto da due o tre round (la lunghezza è definita casualmente dalle dinamiche del gioco) durante i quali i personaggi si muovono attraverso l’hotel, diventando testimoni di strani e orribili eventi, ma cercando allo stesso tempo di racimolare la forza di volontà necessaria a non impazzire.
All’inizio di un turno ogni giocatore riceve due carte Shining, da tenere coperte e segrete (anche a se stesso): queste rappresentano l’orrore di cui il personaggio sarà testimone nel turno. Ogni carta ha un valore di orrore riportato sulla faccia ed un intervallo indicativo sul dorso: entro la fine del turno dovrà accumulare più forza di volontà della somma dell’orrore presente sulle carte, conoscendo solo l’informazione presentata sul dorso.
Overlook Hotel
Ogni round è caratterizzato da due fasi: pescare la carta evento e muoversi. La carta evento caratterizza il round corrente attraverso limitazioni o modifiche alle meccaniche base; il movimento consiste semplicemente nello spostamento delle pedine dei giocatori fra le sette aree del tabellone (stanze dell’albergo o il labirinto esterno): quando si capita su una stanza, si seguono le istruzioni presenti sulla plancia (tipicamente tese a raccogliere i segnalini forza di volontà). Per gli amanti del film è stata anche definita una meccanica per l’uso dell’ascensore con la sua iconica cascata di sangue.
Se il colore sulla faccia della carta evento del secondo round è uguale a quello del primo, allora non ci sarà un terzo round nell’ambito del turno in corso. Questa scelta è tesa alla creazione di tensione: in questo modo i giocatori non sanno subito quanto tempo hanno per pianificare le proprie azioni e lo scoprono solo al secondo round. Alla fine del turno ogni giocatore confronta la forza di volontà accumulata con l’orrore cui ha assistito: se lo uguaglia o lo supera, rimane sano, altrimenti viene posseduto dall’Overlook Hotel. I giocatori posseduti effettueranno una fase a chiusura del turno durante la quale andranno in cerca degli altri giocatori per cercare di ucciderli o quantomeno ferirli.
La partita si conclude con successo solo se tutti i giocatori riescono ad arrivare vivi alla fine del quarto turno di gioco.
Le meccaniche
La meccanica di base del gioco ruota intorno alla gestione dei segnalini forza di volontà: questi sono infatti in quantità limitata e sono messi in una riserva ad inizio partita. La riserva è usata in tre modi: per riempire gli appositi spazi sulla plancia di gioco, per aumentare il movimento delle pedine dei giocatori (normalmente si possono infatti muovere di un solo spazio, ma questo crea parecchi inconvenienti, dato il ritmo serrato del gioco) oppure per essere scartati in cambio di opzioni vantaggiose. L’unione di queste tre opportunità fa in modo che la riserva sia abbastanza scarsa e debba essere usata con cura.
I segnalini hanno anche un'altra funzione nel gioco: essi infatti forniscono un ammontare di forza di volontà diversa, dove quelli di maggiore efficacia sono quelli rappresentanti delle armi (ascia, coltello, mazza da baseball). Se da una parte questo è un aspetto positivo, dall’altro può diventare un pericolo, in quanto un personaggio posseduto è molto più pericoloso se dotato di un’arma. Normalmente infatti i posseduti possono infliggere un danno agli altri personaggi, che hanno ben tre punti di vita; in caso in cui siano però in possesso di armi possono arrivare ad uccidere un altro giocatore con un solo sfortunato colpo, chiudendo immediatamente la partita.
L’ambientazione
I richiami al film sono costanti e ben contestualizzati in tutte le componenti del gioco: nel tabellone, che rappresenta le varie aree dell’hotel, nei segnalini sporchi di sangue (e con il retro uguale alla moquette dei corridoi del film) e persino nel regolamento, che presenta in copertina la famosa scritta che il personaggio di Jack Nicholson scriveva ossessionato alla macchina da scrivere, All work and no play makes Jack a dull boy (in italiano la farse era stata localizzata dallo stesso Kubrik in Il mattino ha l’oro in bocca ma in tal senso il regolamento del gioco ha lasciato l’originale) ed è tutto scritto “a macchina” proprio per questo. Ultima chicca è sicuramente il segnalino primo giocatore, che è rappresentato dal portachiavi della famosa stanza 237.
Variante
Il gioco, oltre alla variante difficile su cinque turni, presenta anche un’ulteriore modalità di gioco, in cui sono introdotti i ruoli: uno dei giocatori sarà infatti il corrotto, cioè una persona che ha già subito l’influenza malefica dell’hotel. Il corrotto agirà segretamente contro gli altri giocatori al fine di far morire uno qualsiasi degli altri custodi dell’hotel e vincere quindi la partita. La meccanica prevede ovviamente anche una modalità di accusa e rivelazione che cambia la struttura fondamentale del gioco (la cooperazione).
Conclusioni
Shining è un gioco molto semplice, con poche meccaniche che si imparano velocemente. Il ritmo serrato non permette grandi strategie e la volatilità del numero di round impedisce grandi ragionamenti. Le scelte sono abbastanza limitate, quindi si procede in un costante sentimento di tensione cercando di limitare i danni e mantenere il più intatta possibile la riserva di segnalini forza di volontà (che diventeranno oggetto di un’attenzione al limite del maniacale). La componente di fortuna è estremamente importante: una carta o un segnalino possono determinare conseguenze disastrose in una partita fino ad un secondo prima assolutamente perfetta. E’ quindi evidente che lo scopo di creare un gioco di tensione che tenga i giocatori sempre sul filo del rasoio è sicuramente riuscito. Non è altrettanto riuscito invece in termini di complessità e di varietà; inoltre presenta qualche problema di scalabilità: la difficoltà cambia enormemente in funzione del numero dei giocatori (meno giocatori ci sono, più la partita è semplice) e i pochi elementi variabili in tal senso riescono a tamponare solo in parte questo limite.
Materiali
I materiali del gioco sono abbastanza ambivalenti: il tabellone di gioco è ben fatto e presenta dei bellissimi disegni anche nella parte coperta, mai visibili durante la partita. Le carte Shining sono ben disegnate e riprendono molte scene del film. Viceversa gli elementi di plastica sembrano provenire da un altro gioco: la plastica ed il design usato per i segnalini dei giocatori stonano con l'ambientazione ed anche i dadi non sono certamente memorabili come componenti.
Gioco indicato per
Il gioco è indicato principalmente a due tipi di persone: i primi sono ovviamente i fan del film, che non possono non avere un gioco che così ben riprende le atmosfere e gli elementi della pellicola. I secondi sono invece quei giocatori che cercano un gioco cooperativo semplice, fortemente caratterizzato dal punto di vista di ambientazione, non particolarmente elaborato, ma soprattutto che crea un diffuso senso di tensione nell’arco della partita. La sensazione che da un momento all’altro possa andare tutto a rotoli e la continua ricerca di soluzioni per tamponare gli inevitabili danni, fanno di questo gioco un’interessante alternativa per gli amanti del genere.